10 - ICEBERG E MORTI VIVENTI

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La sera dopo Ciel, Sebastian ed Alice riuscirono ad intrufolarsi nella sala fumatori dove si sarebbe tenuta la riunione della Società Aurora grazie alla parola d'ordine usata dai membri che il demone aveva scoperto e lì incontrarono niente meno che Undertaker. Alice non lo aveva più rivisto da quel famoso giorno perciò fu immensamente felice e anche sorpresa di incontrarlo proprio in quell'occasione.

Si trattenne dall'abbracciarlo solo perché erano tutti e tre travestiti e non dovevano dare nell'occhio o essere riconosciuti.

«Cosa ci fai qui tu?» gli chiese Sebastian.

«Per lavoro. Si da il caso che l'ospedale sia un mio ottimo cliente» disse sorridendo.

«Stiamo investigando su degli esperimenti illegali su esseri umani che si dice siano stati condotti da questo ospedale. Per caso sai nulla di morti che son stati resuscitati?» chiese Ciel al becchino.

«Fammi pensare» rispose Undertaker picchiettandosi il mento «se sono informazioni quelle che vuoi, devo ricevere una ricompensa. E con questo intendo una bella risata.»

Ma Ciel venne distratto da un'altra persona che dopo aver fatto la sua entrata trionfale gli si avvicinò. Era il Visconte di Druitt.

Alice gli diede le spalle per non essere riconosciuta e continuò a parlare con Undertaker. Non fece neanche in tempo a chiedergli se il giorno seguente avrebbero potuto vedersi che arrivò il fondatore della Società Aurora Rian Stoker e catturando l'attenzione di tutti mise in scena la resurrezione del cadavere di una ragazzina. Fu allora che il soggiorno sulla Campania si trasformò in un viaggio dell'orrore e quello a cui Alice stava per assistere sarebbe stato solo la prima delle innumerevoli cose orribili di quella notte.

Il cadavere prese vita trasformandosi in una sorta di morto vivente che cominciò ad aggredire le persone più vicine fino a squartarle. Tutti scapparono terrorizzati non sapendo che le due stive della nave erano ricolme di bare di altri cadaveri che si stavano risvegliando pronti per compiere strage di passeggeri. A peggiorare la situazione la Campania colpì un iceberg provocando una falla nella chiglia così grave che la nave sarebbe affondata in un paio d'ore.

La situazione era disperata e il caos regnava ovunque; una parte dei passeggeri era riuscita a rifugiarsi sulle scialuppe, moltissimi erano stati massacrati dai cadaveri ambulanti e altri ancora vagavano per i corridoi nel tentativo di salvarsi. La nave continuava ad imbarcare acqua velocemente, la prua cominciava ad inabissarsi e i morti continuavano la loro ricerca di vittime nonostante molti fossero stati eliminati dopo averli privati della testa.

Alice, Ciel e Sebastian dopo essersi assicurati che la famiglia Midford e Snake fossero al sicuro sulle scialuppe, si ritrovarono nel salone della prima classe insieme al Visconte di Druitt, Rian Stoker, Undertaker e ben due Shinigami. 

Uno di loro era il ragazzo biondo che Alice aveva visto in terza classe e rispondeva al nome di Ronald Knox, l'altro, Grell Sutcliff, era un tipo molto eccentrico con capelli lunghi e rossi, cappotto ed occhiali della stessa tonalità cremisi e chiaramente gay dato che non nascondeva minimamente l'apprezzamento per Sebastian.

Quando i morti cominciarono a raggrupparsi in massa attorno al gruppo, il Visconte attivò un macchinario in grado di fermarli che aveva rubato a Stoker nell'intento di costruire il suo impero attraverso il loro controllo, ma non accadde nulla.

In quel momento Undertaker si mise a ridere come un matto e con lo stupore di Alice, mise in mostra i suoi bellissimi occhi verde fosforescente rivelando a tutti la sua identità di Shinigami che fino a quel momento aveva tenuto accuratamente nascosta. Confessò di essere stato lui a permettere a Stoker di riportare in vita i morti, le sue "bizarre dolls", per soddisfare una sua curiosità personale e inoltre li informò che c'era un cliente interessato ad usarli come arma per le guerre; la loro presenza sulla nave era un esperimento per vedere quanti fra bizarre dolls e umani sarebbero sopravvissuti. Quei cadaveri resuscitati erano così aggressivi perché a loro mancava l'anima e non potendo vivere senza di essa cercavano disperatamente di prenderla alle altre persone. Ma non potevano sapere che l'anima non poteva essere rubata e ne esisteva solo una per ognuno.

The touch of a DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora