22 - CATTURA

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La folla accalcata davanti alla Funtom Music Hall stava per entrare nel teatro e godersi l'esibizione dei Phantom Five alla quale avrebbe assistito anche Alice. Ciel aveva acquistato questo stabile per far concorrenza alla Sphere Music Hall che si trovava di fronte; l'aveva fatto perché la Regina gli aveva ordinato di indagare, preoccupata dalle possibili implicazioni che potevano derivare dalle numerose persone di ogni ceto sociale che una volta alla settimana si riunivano in quel luogo per partecipare alle attività che si svolgevano all'interno. E come se non bastasse la sua fidanzata Elizabeth dopo aver partecipato ad una di quelle serate era sparita; si pensava fosse stata trattenuta con la forza dall'uomo che gestiva gli eventi, il chiromante Blavat Sky, ma quando Sebastian si intrufolò nello stabile e riportò Lizzy a casa sana e salva, lei poco dopo fuggì di nuovo per ritornare alla Sphere Music Hall come se in quel luogo ci fosse qualcosa dalla quale non voleva separarsi. 

Le preoccupazioni della Regina si rivelarono fondate; la Sphere Music Hall infatti era diventata popolare perché garantiva intrattenimento, cibo e bevande gratis a tutti, ma era solo una facciata per nascondere un culto che estraeva sangue all'insaputa dei suoi fedeli clienti. Blavat con la scusa della chiromanzia, pungeva un dito a tutti quelli che si prestavano e con la goccia di sangue mescolata ad un liquido in una tazza individuava il loro gruppo sanguigno; in base al risultato affibbiava loro una stella protettrice e donava loro dei braccialetti diversi in base alla stella di appartenenza che fungevano come permesso a partecipare ad eventi privati. A quegli eventi che si svolgevano in vari giorni della settimana partecipavano in pochi alla volta, i clienti venivano fatti addormentare in un ambiente rilassante in modo da poter loro prelevare il sangue. 

Oltre a non sapere lo scopo di tutto ciò, in un boschetto poco distante scoprirono una fossa comune piena di cadaveri di persone a cui avevano prelevato talmente tanto sangue al punto da ucciderle.

Lo scopo di Ciel nell'organizzare eventi che facessero concorrenza alla Sphere Music Hall era quello di portar via a Blavat più clienti possibile e costringerlo così a prelevar loro più sangue, in modo che le morti aumentassero al punto da poterlo incastrare e smascherare.

Il Conte era dietro le quinte con Sebastian, il quale dato che aveva scritto le canzoni e coreografato l'esibizione, stava dando gli ultimi consigli ai cinque ragazzi che avrebbero dovuto cantare e ballare di lì a poco. I ragazzi in questione erano niente meno che il Principe Soma, Edward Midford fratello di Lizzy e tre studenti del Weston College con cui Ciel aveva fatto amicizia. Oltre ad essere stati allenati personalmente dal maggiordomo per diventare degli idoli soprattutto per il pubblico femminile, avevano a disposizione nuove tecnologie e gadget ideati e forniti da Lady Sullivan per rendere la loro performance indimenticabile. Anche se per suo tornaconto personale, la Regina aveva donato alla piccola Sieglinde una casa e fondi perché potesse dare sfogo al suo genio creativo e lei si stava sbizzarrendo. 

Alice stava per uscire dall'ufficio di Ciel che si trovava ai piani superiori del teatro quando qualcuno bussò e parlò attraverso la porta. «Signorina, lo spettacolo comincerà tra poco, il Conte Phantomhive mi manda a dire che le conviene scendere al più presto!»

«Arrivo subito!» Si affrettò ad aprire la porta aspettando di trovarsi davanti ad una maschera del personale di sala che l'avrebbe accompagnata al suo posto in teatro e invece presa alla sprovvista, fu aggredita da un uomo che la afferrò e tappandole la bocca la spinse all'interno della stanza chiudendo con un calcio la porta dietro di sé.

Lei cercò subito di ribellarsi e divincolarsi dalla stretta ma l'uomo aveva un'arma in più, teneva in mano un coltello che nella lotta finì per provocarle un lungo taglio al braccio che subito cominciò a sanguinare.

«Sssh ragazzina. Non urlare e non cercare di fare movimenti bruschi o ti farai male prima che abbiamo avuto il tempo di parlare. Da brava, se la smetti di ribellarti ti lascerò andare, non ho intenzione di ucciderti. Almeno non subito» disse l'uomo puntandole la lama alla gola.

The touch of a DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora