Su desiderio della Regina, oltre al fatto che aveva ancora bisogno di essere protetta, Alice non ebbe scelta se non accettare di essere sua ospite finché Ciel non fosse tornato dal suo incarico in Germania. Passò lunghi ed estenuanti giorni a far la vita di corte, essere servita come una nobile, a seguire noiose etichette reali e chiacchierare con la Regina Vittoria nei momenti in cui non era impegnata altrove; chiaramente era intenzionata a conoscerla meglio e metterla alla prova. Fortunatamente la ritenne all'altezza tanto da prenderla in simpatia e anche Alice a sua volta dovette ammettere che per quanto restasse una donna furba e pericolosa poteva anche mostrarsi una dolce e gentile vecchia signora. Una mattina Alice venne informata che Ciel era tornato prima del previsto e che il pomeriggio stesso sarebbe venuto a prenderla; si sentì felice che di lì a poco sarebbe tornata a casa. Si, ormai la tenuta Phantomhive era diventata la sua casa e in quei giorni di lontananza aveva sentito terribilmente la mancanza di tutti i suoi abitanti. Fino a pochi mesi prima sarebbe stata felice di allontanarsi da quel posto, soprattutto dalla cupa e soverchiante presenza di Sebastian e ora invece desiderava solo trovarsi ancora una volta tra le sue braccia.
Nell'abitacolo della carrozza regnava il silenzio mentre i tre passeggeri avevano i volti rivolti ai finestrini intenti ad osservare pensierosi il paesaggio che scorreva avvolto nella luce del tramonto.
«Ciel?» disse improvvisamente Alice per attirare l'attenzione del ragazzo.
«La Regina si è sentita in dovere di farmi un dono e quando tutta questa storia sarà finita avrò una piccola magione e un titolo nobiliare. So benissimo che lo ha fatto principalmente per tenermi dalla sua parte ed evitare che un giorno possa cambiare idea e come principessa reclamare il mio diritto al trono, ma almeno con una possibilità come questa potrò fare ciò che più desidero.»
«Lo so che non sopporti di rimanere chiusa a casa mia e sotto la nostra protezione.» Il tono di voce di Ciel insieme ai suoi occhioni blu sembravano quasi celare della tristezza, una sorta di dispiacere al pensiero che Alice un giorno se ne sarebbe andata via. «E so anche che non sei nata per fare la serva. Non c'è più bisogno di fingerti chi non sei dato che tuo padre sa benissimo che ti trovi con noi, perciò d'ora in avanti verrai trattata come la nobildonna che meriti di diventare. Sebastian» disse voltandosi verso il maggiordomo «Alice non è più una serva dei Phantomhive, d'ora in avanti le riserverai tutto il riguardo che si confà ad una donna del suo rango.»
«Yes, my Lord.» Si mise la mano al petto e chinò leggermente la testa.
«Ti ringrazio Ciel, ma quello che volevo arrivare a dire era che io desidero rimanere con te. Non come serva... ma come alleata si.»
Ciel spalancò gli occhi colto di sorpresa da quell'ultima frase, convinto che una volta risolto il problema lei preferisse sparire dalla sua vita.
«Ho capito di desiderare veramente essere come mio padre. I suoi doveri, come anche i tuoi, comportano grandi sacrifici e responsabilità, ma sono sempre stata pronta per questo genere di vita. Con l'approvazione della Regina continuerò a portare avanti lo stesso rapporto che aveva con mio padre, l'unica differenza è che non lo farò come mercenaria ma come membro dell'Aristocrazia del Male e tua alleata. Perciò ho deciso che come tale, come prima cosa voglio aiutarti nella tua vendetta.» Fece una piccola pausa per permettere al ragazzo di assimilare la notizia.
«L'unica famiglia che al momento sento di avere sei tu, Ciel. Nonostante un inizio non dei migliori ti sei guadagnato la mia amicizia, il mio rispetto e la mia lealtà, perciò ti permetterò pure di usarmi come pedina se ti sarà d'aiuto. Come tu stai aiutando me a mettere la parola fine su un brutto capitolo della mia vita, io farò lo stesso con te. Starò al tuo fianco fino alla fine e ti proteggerò, anche se hai già Sebastian a farlo. Ti va bene? Perché anche se non fossi d'accordo, stavolta sarai tu a non avere scelta se non accettare.»
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The touch of a Demon
FanfictionAlice giurò che mai si sarebbe lasciata lusingare dalle parole tentatrici di un demone. Mai avrebbe ceduto al fascino di una creatura generata dalle fiamme dell'Inferno. Ma dopo che la sua intera vita venne stravolta, si trovò a ricevere attenzioni...