Capitolo 11

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Capitolo 11

Una settimana e mezza, è passata una settimana.
Un'altra settimana.
Altra puntata e penultima possibilità di prendere la maglia andata in fumo.
Io l'ho buttata la possibilità, completamente.
Ho cantato male e mi è stato sbattuto in faccia.
Con me non ci sono mezze misure, con me non usano le buone maniere e nessuno mi viene a consolare.
Per non parlare della punizione presa a causa della mia uscita anticipata.
Ma non importa.
Domani ultima possibilità di prendere la maglia.
Dentro o fuori.
Vinco o perdo
So già la mia sorte, ho perso qualsiasi speranza.
Una settimana e mezza, un macigno enorme.
Non ho parlato praticamente con nessuno, ho trattato male chiunque e ho evitato qualsiasi contatto con Daniela. In realtà, dopo essere state insieme le ho detto di non provare nulla per lei e dopo i suoi pianti e i suoi insulti ha capito e ha lasciato stare. Sono uscita ogni sera dall'hotel solo per fare una passeggiata mentre tutti pensavano fossi con lei. Sono andata nei posti più belli di Roma, preferendo restare con me stessa e i miei pensieri.
Il mio unico pensiero.
Gaia.
Le cose tra di noi non sono migliorate, anzi. Lei non mi parla e io non le parlo, ci limitiamo solo a salutarci. Mi sento il cuore spezzato in due parti, non le ho mai confessato quello che provo per paura di perderla e la sto perdendo lo stesso.
Sono arrabbiata con me stessa e con lei.
Con me stessa perché rovino tutto.
Con lei perché non capisco il motivo di tutto questo.
Domani uscirò e avrò il rimpianto di aver rovinato uno dei rapporti più belli mai costruiti.
Oggi Talisa mi ha costretta a restare in camera per "fare qualcosa di bellow" detto a modo suo e dopo varie preghiere e minacce ho accettato, spero non abbia in testa di fare baldoria perché non ho proprio voglia.

-Marti, smile. Sembri ad un funerale.- mi dice mentre io pizzico le corde della mia chitarra.

-È l'ultima sera insieme, Tali. Mi mancherai.- dico sincera.

-Ma smettila! Tu non esci.- dice lanciandomi un cuscino.

-La prende Ste la maglia e a me sta bene così.-

-Martina, tu la prendi.-

Faccio spallucce.
È convinta ma io non la penso così e non riesce a convincermi.
Gaia ci sarebbe riuscita. Lei riuscirebbe a convincere chiunque con i suoi discorsi in cui ti perdi. Inizia dei sermoni, ti perdi nei suoi occhi e inizi a vedere come vede lei.
Ha un dono.
Bussano alla porta e Talisa apre.
Stefano, Nyv, Matteo, Francesco, Jacopo e Gaia entrano nella stanza.

-Meno male che era una cosa piccola.- borbotto.

-Siete venuti solo voi?- chiede.

-Solo? Direi che sono abbastanza.- dico ironica.

Talisa invita tutti a sedersi a terra e formiamo un cerchio, io resto sul letto con la mia chitarra mentre Gaia è di fronte a me però a terra invece di solito si sarebbe attaccata a me perché odia star seduta sui pavimenti.

-Oggi ultima sera.- dice Stefano.

-Oh my God, Stefano. Non ti mettere pure tu eh. Ho finito con Martina adesso.- dice.

-Che ha detto la testa calda?- chiede Nyv.

-Che esce.-

-È la verità.- dico sistemandomi meglio.
Lo sguardo di Gaia lo sento addosso a me.
Mi guarda ma non dice nulla anche se sono sicura che vorrebbe dirmi qualcosa.

-Ma smettila, cretina.- dice Nyv.

-È la verità, raga ma non voglio parlare di questo. Cantiamo qualcosa? - dico battendo la mano sulla chitarra.

Ricevo il consenso da parte di tutti e inizia un giro di canzoni.
Penso alla canzone che ho scritto per Gaia e vorrei cantarla.
Preme per uscire e forse è una pazzia ma devo farlo.
Finisce la canzone e i ragazzi iniziano a proporre altri.
Guardo Gaia che a sua volta guarda me e abbassa lo sguardo.

-Io ho una canzone da cantare.- dico attirando tutti gli occhi su di me. -L'ho scritta da pochissimo e avrei voluto cantarla domani ma voglio condividerla con voi.-

"Dimmi se hai tempo da perdere 
mal che vada lo perdo con te 
che ho cercato di nascondere 
quello che non mi è venuto bene 
dimmi se c’è un posto 
per ricominciare ad odiarci insieme 
che sia l’inferno tra le fiamme 
se in mezzo al fuoco mi vuoi ancora bene 
tu in grado di bruciare anche la cenere 
e di annientare queste mie difese"

Capisci cosa sei in grado di fare?
Sono completamente persa senza di te.
Il mio sguardo è su di lei.
I suoi occhi color cielo sono su di me.
La sto cantando per te, Gaia.
Questa è per te.

"tu che sai brillare nelle tenebre
Ma il buio fa paura
ed io ho le luci accese
dimmi se e ora guardo giù
chi ci sarà quando sto per cadere
se ripenserai quel che non siamo più
forse a quello che avresti voluto avere"

Ho gli occhi lucidi.
Ha gli occhi lucidi.
L'azzurro brilla ancora di più quando trattiene le lacrime.
Continuo a cantare e sento le lacrime scorrere sul mio viso.
La canzone riesco a finirla nonostante tutto. Poso la chitarra e mi alzo in piedi.

-Scusate, ho bisogno di aria. Continuate voi.-
Non aspetto risposte, apro la porta ed esco.
Ho bisogno di stare sola.
Ho fatto quello che non dovevo.
No, non dovevo.

~... Tu in grado di bruciare anche la cenere~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora