Capitolo 26

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(Gaia)

È stata una settimana davvero piena e oggi Paola mi ha concesso un giorno libero, un giorno per me e un giorno che io voglio passare con Martina.
L'ho accompagnata a fare la fisioterapia e subito dopo andremo a pranzare fuori e poi decideremo cosa fare. Questa mattina mi sono alzata veramente carica e quando ho comunicato la notizia a lei non mi è sembrata entusiasta, forse saranno paranoie mie e dovrei smetterla di pensare troppo perché Martina mi ama e non vedo perché non dovrebbe voler passare del tempo con me. Sono in piena confusione e mi mancano tante certezze e forse Martina ha ragione quando dopo un litigio, ormai diventati pane quotidiano, mi ha detto che non posso avere sempre il controllo di tutto e che dovrei essere meno pesante.
Ho chiesto a Talisa di vederci mentre Martina è al centro e insieme abbiamo scelto proprio il bar di fronte, così Martina non deve aspettarmi appena finisce, non le ho detto nulla e mi farò trovare già fuori. Negli ultimi giorni mi ha sempre chiamata un'ora dopo dalle altre volte forse perché le hanno aumentato le ore di fisioterapia e io ho cercato di non fare domande per non infastidirla.
Io e Tali siamo sedute una di fronte all'altra e proprio in questo istante mi sta scrutando.

-Stai bene amore?- mi chiede.
Sono stata meglio, dovrei dirglielo? Lei parla spesso con Martina e non vorrei creare situazioni imbarazzanti però non posso tenermi tutto dentro.

-Eh... bella domanda. Sto bene forse.- dico e lei mi guarda confusa.

-Che vuoi dire?-

-Le cose con Marti sono strane.- abbasso lo sguardo sul mio caffè e sospiro.

-Perché? Marti non mi ha detto di questo, nulla. Parla sempre bene della vostra relazione.-
La fisso stupita.

-Davvero?-

-Si, mi dice che sei molto attenta a lei e che non merita tutte queste attenzioni.- mi confessa.

-Litighiamo ogni giorno, la sento distante e mi sembra poco felice quando sono con lei. Come se le pensasse la mia presenza.- butto fuori le mie sensazioni e sento il magone.

-Non mi ha detto questo, può essere solo una tua sensazione?-

-Forse... oggi, ad esempio, quando le ho detto di essere libera non mi è sembrata felice come al solito, la Martina di qualche mese fa avrebbe fatto i salti di gioia.- sbuffo.

-Siete ogni giorno insieme, prima vi vedevate con meno frequenza, forse è questo. Ne hai parlato con lei?-

-Mi direbbe che sono paranoica e che non è vero niente. Mi ha già detto che sono pesante.- dico facendo spallucce.

-Non sei pesante, ci stanno le paranoie. Siamo donne.- dice allungando la sua mano per toccare il mio braccio, -pensa un po' meno, nella vita poche cose sono sicure e una di queste è che Marti ti ama, non ho mai visto nessuno amare come lei. Never, sister.-
Sorrido e annuisco.

-Grazie, Tali.- dico sinceramente.

-Poi di altro, come va? Il lavoro?-

-Sto preparando il tour.-

-Qualche ragazzo carino c'è? Magari mi presenti qualcuno.-

-Con Javier non va bene?-

-Lasciamo perdere.- scuote la testa.

-Sono tutti carini, posso presentarti un ragazzo che ci prova con me da giorni. Il batterista.-

-Non sa che sei fidanzata?-

-Lo sa benissimo e non demorde.-

-Martina lo sa?-

-No e non credo glielo dirò, non mi importa nulla di lui e sinceramente non voglio litigare per nulla.- dico sincera.

-Hai ragione.-

Restiamo a chiacchierare per un'altra mezz'oretta fino a quando non vedo Talisa cambiare espressione.

-Che succede Tali?- chiedo preoccupata.

-A che ora finisce Marti?-
Innarco un sopracciglio confusa e guardo l'orologio.

-Tra mezz'ora circa, perché?-

-Promettimi che stai calma.- dice e poi indica un punto alle mie spalle, mi volto e resto a bocca aperta.
Martina accompagnata da una tizia; dovrebbe essere Jessica, la fisioterapista, non posso crederci.
È uno scherzo?
Mi ha parlato spesso di questa Jessica, omettendo la sua bellezza, i suoi anni e il fatto che invece di far fisioterapia vanno in giro.

-Ma che cazzo vuol dire?- dico scattando in piedi.

-Gà, calmati non fare...-
Non la lascio finire e mi avvio verso colei che dovrebbe essere la mia ragazza ma che non riconosco più.
Sento Talisa chiamarmi ma non le do ascolto e quando sono vicina a loro mi fermo e osservo, stanno ridendo.
Martina sta ridendo.
Davvero? Con me non si comporta neanche lontanamente così, sembra spensierata.

-Martina.- la chiamo.
Si volta e mi guarda sorpresa.
Sorpresa. Quella che tu hai fatto a me.

~... Tu in grado di bruciare anche la cenere~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora