Capitolo 14
Ci siamo, è il mio momento.
Le ho promesso che avrei fatto di tutto per arrivare al serale.
Passo per passo insieme.
Guardo i suoi occhi e mi sorride annuendo, è sicura di me.
Si fida.
Perché io non ci riesco?
Perché sento questa brutta sensazione addosso?
Questi mi fanno fuori, lo so.
Mi lasciano cantare quello che voglio e io metto tutta me stessa ma sento che qualcosa non va. Mi sento stretta in una morsa, ho paura.
Voglio andare al serale, voglio farmi conoscere e non voglio stare lontana da Gaia. Non adesso.
Maria mi guarda e dice che è il momento del verdetto. Ho la gola secca e gli occhi pieni di lacrime, deglutisco e annuisco.-Mi dispiace, Martina. L'ultima maglia non è tua.- dice Maria.
Sento un brivido attraversarmi la schiena, l'acqua gelata in confronto sarebbe bollente per me in questo momento.
Le lacrime non scendono, mi volto verso Gaia.
Non mi guarda, mi da le spalle.
Ride, ride di me e quando si volta a guardarmi mi guarda con disprezzo e delusione.
Respiro a fatica.
Che cazzo succede?
Sento due mani scuotermi, una voce sicura riportarmi alla realtà e apro gli occhi di scatto.
I suoi occhi azzurri mi guardano preoccupati, mi passa una mano sul viso spostandomi i capelli dalla fronte.
Ho il respiro affannato.
Era un incubo, un fottuto incubo.
Guardo l'orologio e segna le sei del mattino.
Non riesco a parlare, sono troppo scossa.-Marti, respira. Okay? Va tutto bene.-
Il suo tocco sulla mia schiena mi rilassa ma il respiro è ancora affannato.-Era un incubo.- dico, -davvero un brutto incubo.-
-Lo so, ti sei agitata parecchio.- dice comprensiva.
Io non la merito. È una ragazza d'oro.-Sono una cogliona, ti ho svegliata per le mie stupidaggini.-
-Ma che dici? Sei una cogliona se pensi questo. Non sono stupidaggini, sei solo in ansia e immagino tu abbia sognato qualcosa che riguarda l'accesso al serale, vero?- chiede.
Annuisco e le spiego il mio sogno.
Mi guarda seria e poi scuote la testa.-Punto primo, tu la maglietta la prenderai. Punto secondo, tu non mi deluderesti mai qualsiasi sia il risultato. Hai capito?-
-Mi stai odiando, lo so.-
-Martina Beltrami se no la smetti ti butto fuori dalla mia camera.- dice guardandomi male.
-Non hai il coraggio.- dico.
-Eh no, purtroppo no.-
Mi abbraccia forte e mi lascia un bacio sulla spalla.
Mi volto e ci baciamo sulle labbra. Mi abbandono tra le sue braccia, il mio posto preferito.-Andrà tutto bene.- mi sussurra.
Adesso ci siamo davvero. Questo non è un sogno, questa è la mia vera possibilità. Gaia mi ha stretta tra le sue braccia per tutto il tempo prima di entrare, credo che l'ansia e la paura hanno investito anche lei.
Mi è dispiaciuto averle riversato addosso le mie sensazioni ma nonostante tutto mi ha rassicurato.
Si è voltata a guardarmi non so quante volte, mi ha tranquillizzata con lo sguardo non potendo farlo a voce.
Ultima maglia. Ultima possibilità.
Tre persone che si contendono una fottuta maglietta, che strazio.
Canto mettendo l'anima, l'amore e la voglia di restare. Canto e sento che le lacrime vogliono uscire per bagnarmi il viso e appena finisco mi siedo senza dire una parola cercando con tutta me stessa di non piangere.
Maria chiede ad alcuni miei compagni cosa ne pensano, io non li ascolto neanche.
Non mi importa cosa pensano.
Poi nomina lei e alzo lo sguardo. Non mi volto a guardarla ma nonostante questo quando sento la sua voce spezzata scoppio a piangere come una stupida.
Il giudice prende la parola subito dopo il discorso di Gaia sulla bravura di tutti, sul fatto che crede parecchio in me e che merito il serale senza sminuire nessuno.-Martina, l'ultima maglia è tua.-
Sgrano gli occhi e non capisco più nulla.
Non so cosa succede subito dopo.
Ritorno alla realtà quando mi ritrovo tra le sue braccia. Mi stringe forte come a volermi tenere con sé.
Ma non vado da nessuna parte senza di te, Gaia.-Ce l'ho fatta.- dico in lacrime.
-Sono orgogliosa di te.- mi sussurra.
Sorridiamo.
Finalmente.Bene ecco a voi, spero vi piaccia e finalmente ci siamo riuscite a farla arrivare ahahah un parto no? Vi auguro una buona lettura e vi informo che domani arriva il capitolo dell'altra storia e se riesco anche il primo capitolo di una nuova storia che sto pensando da un pochino... Sono pazza, lo so ma queste due mi fanno questo effetto.
Buona lettura.
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~... Tu in grado di bruciare anche la cenere~
FanfictionTenebrosa, orgogliosa, testarda e troppo schietta. Martina è una ragazza di soli diciannove anni che decide di intraprendere un'avventura, 'Amici', per niente facile. Una ragazza dal carattere forte che si ritrova a dover lottare per affermarsi, una...