Capitolo 22

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Capitolo 22
(Gaia)

Sono passate delle ore, non so quanto esattamente e ancora non so come sta Martina.
Sto male, sento il cuore spezzato in due e fa male anche respirare.
Subito dopo l'intervento l'hanno portata in stanza senza dirmi una parola sul suo effettivo stato, mi hanno detto solo di aspettare e pazientare perché vista la gravità dell'incidente non potevano sbilanciarsi.
L'attesa mi sta praticamente distruggendo.
Sono ancora incredula di essere in una sala d'attesa di un ospedale quando dovrei essere con lei, a casa.
La sua famiglia è arrivata da qualche ora e quando ho visto Cinzia sono corsa da lei e siamo scoppiate a piangere, ci siamo fatte forza a vicenda e adesso come me anche loro sono in attesa. I miei genitori mi chiamano praticamente ogni mezz'ora e volevano anche raggiungermi ma io ho detto di no e che li avrei aggiornati io stessa. Martina per loro è come una figlia, la amano.
Chi non lo farebbe?
Martina non si da subito, inizialmente se non vai oltre il suo carattere frizzantino può starti sulle palle ma quando la conosci cambia tutto. Martina è fragile, così fragile da sentirsi in colpa per qualsiasi cosa e tornarci su dopo giorni.
Anche io non sono una tipa facile, ci siamo scelte.
Quando ad "Amici" litigavamo dopo giorni ritornava sul litigio o con una lettera o prendendo argomento e questa cosa mi faceva sorridere parecchio.
In pochi hanno imparato ad apprezzarla subito e infatti mi faceva male leggere i commenti pessimi sotto le sue foto, mi faceva male vederla stare male per quei commenti, una volta dopo averla vista piangere fino ad addormentarsi appoggiata alla mia spalla, ho deciso di creare un account su Instagram e sono andata a difenderla sotto i suoi post e quando il giorno dopo è venuta da me e felice mi ha detto che qualcuno la stava difendendo come se la conoscesse mi si è riempito il cuore, sembrava una bimba.
Martina quando decide di aprirsi ti da anima e corpo, ti dona il suo mondo e fa di tutto per farti stare bene.
Martina è speciale.
Martina è bella.
Martina è indispensabile.
Muovo la gamba ininterrottamente da mezz'ora, Martina riderebbe di me e riuscirebbe a farmi calmare in pochissimo tempo.
Nicolò si avvicina a me e appoggia una mano sulla mia gamba guardandomi con dolcezza.

-Come stai?- mi chiede.

-Sto morendo d'ansia e ho tanta paura, Nico.- sospiro cercando di non far scendere le lacrime.

-Devi stare tranquilla, quella piccola peste è forte quindi sono sicuro che ce la farà. Deve.- dice con voce tremante, sta cercando di farmi forza ed è la prima volta che vedo Nico così serio e fragile perché di solito cazzeggia più della sorella.

-Deve. Non immagino la mia vita senza di lei, solo che questo silenzio è davvero pesante. L'hanno portata in stanza però non dicono nulla e non possiamo neanche vederla.-

-Sicuramente diranno qualcosa a breve, dobbiamo avere pazienza.-

-Mi sento in colpa.- abbasso la testa.

-Perché?-

-Stava venendo da me perché mi sono incazzata con lei, io...-

-Ma non dire cazzate, Gaia.- mi interrompe, -Marti voleva farti una sorpresa a prescindere e poi mica guidavi tu quella macchina che si è buttata su mia sorella. Non hai nessuna colpa.-

-Non lo so.-

-Smettila di farti paranoie.- si tira su e allarga le braccia, -non sarò Martina ma sono sicuro che hai bisogno di un abbraccio, vieni qua su.-
Sorrido e mi tuffo tra le sue braccia, ha ragione non è lo stesso perché tra le braccia di Martina mi sento davvero al sicuro però avevo davvero bisogno di un abbraccio.
Sentiamo un suono insistente provenire dal reparto e ci stacchiamo immediatamente.
Che succede?
Mi avvicino alla porta e vedo correre i medici verso la stanza dove prima hanno portato Martina.

-Ma che succede?- chiedo sgranando gli occhi.

-Non lo so.- risponde Nicolò cercando di avvicinarsi.

-Non è un buon segnale.- dice Cinzia in lacrime alzandosi ma consapevole di non poter fare nulla.

-Io vado dentro.- dico e inizio a camminare verso il caos.

-Fermati, Gaia. Dove vai? Non puoi entrare.- dice Nico fermandomi prima, -lasciamoli lavorare.-

-Non dicono nulla, ho bisogno di sapere che cazzo succede.-

I medici continuano ad agitarsi mentre io sento il cuore in frantumi.
Non fare cazzate Martina. Non ti permettere.

~... Tu in grado di bruciare anche la cenere~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora