(Gaia)
Sto tornando a casa dopo la chiamata di Martina e ho il cuore in gola, la sua voce mi è sembrata abbastanza sconvolta e tremante, non mi ha voluto dire di cosa si tratta e ho una paura matta che abbia scoperto la cazzata che ho fatto. Io la amo e non potrei sopportare un nostro allontanamento, ho davvero tanta paura.
Non ho nessuna giustificazione perché non ricordo neanche che cosa ho fatto, so solo che mi sono svegliata accanto ad una persona che non era lei e che mi sono sentita sporca, so che ho continuato a fingere con lei e so anche che non mi perdonerebbe mai un tradimento. Resto davanti la porta a fissarla, sospiro mentre le mie mani tremano come le foglie scosse da un forte vento. Ho il groppo in gola e vorrei scappare via, vorrei ritornare a qualche mese fa quando eravamo felici.
Non so come trovo il coraggio di aprire la porta ed entro dentro.
È seduta di spalle e non si volta neanche a guardarmi, cammino verso di lei e mi avvicino per salutarla ma lei si scansa e scuote la testa.-Prima dobbiamo parlare.- mi dice con un tono fermo e gli occhi persi nel vuoto.
Annuisco colpevole e mi siedo di fronte a lei. Sono pronta a crollare davanti i tuoi occhi amore mio.-Di...di cosa dobbiamo parlare?- chiedo.
-Beh dovresti essere tu a parlare, no?-
-Vorrei sapere di cosa prima.-
Sorride amara e volta il telefono verso me. Vengo colpita da un flash nel momento in cui leggo quelle parole. Io che ballo con quel coglione, io che bevo a mai finire e poi il vuoto totale.
-Allora? Che cosa è successo? - mi domanda.
Vorrei saperlo anche io, vorrei poterti dare una risposta certa. Vorrei poterti urlare che non è successo nulla ma non posso perché non lo so, sono una cretina. Ho voglia di piangere e credo che i miei occhi stiano parlando per me.-Gaia, non stare zitta. Devi dirmi che cazzo è successo!- dice alterandosi.
-Era un momento difficile, ti avevo vista con quella tizia e ho iniziato a pensare che mi avessi tradita.- inizio.
-Ma non l'ho fatto. Non lo farei mai, nella mia testa ci sei solo tu.-
No, non dire così. Sento già mille lame conficcarsi nel cuore.-Lo so.- abbasso lo sguardo, -Non so perché ho pensato questo, forse i problemi dell'ultimo periodo mi hanno fatto perdere le certezze.-
-Non dovresti dubitare del mio amore. Mai, Gaia, mai.-
-Sono una cretina.-
-Dimmi che non hai fatto quello che sto pensando. Dimmi che è tutto una bugia, una notizia inventata. Dimmelo.-
-Martina, quella sera ho bevuto parecchio. Hai visto come mi sono ridotta?-
-Gaia, voglio una risposta.- si avvicina a me e mi constringe a guardarla tenendomi il viso tra le sue mani.
-Non lo so, Marti.- dico alzandomi e allontanandomi da lei.
-Che significa?- si alza anche lei e cerca il mio sguardo che fugge via immediatamente.
-Non so che cosa ho fatto, ero troppo ubriaca e quando cerco di ricordare sembra che la mia testa voglia esplodere.-
-Come fai a non ricordare se sei andata a letto con un altro o no. Come diavolo fai, Gaia?- questa volta urla e le mie lacrime scorrono sul viso.
-Non lo ricordo, te lo giuro.-
-È assurdo, è assurdo. Gaia, l'alcool non ha il potere di farti dimenticare tutto! Devi dirmi la verità.-
-La sto dicendo... -
È davvero la verità, non so come e non so perché non lo ricordo ma è la verità. Forse è il forte schifo che provo nei miei confronti che non mi fa ricordare quello che ho fatto o forse perché ogni volta che ricordo di essermi svegliata accanto a lui mi sale il vomito.-Non ti credo. Io non ti credo. - dice con le lacrime che sembrano inondare i suoi occhi, -io che ti ho sempre creduto, non ti credo più. Che cosa mi hai portato a fare? Lo vedi?-
-Io... mi dispiace Marti, mi dispiace.- piango, stavolta senza controllarmi e lei scuote la testa.
-Le tue lacrime non mi sfiorano, non più. Mi hai praticamente distrutta.-
-Non dire così. - dico avvicinandomi a lei, provo a toccarla ma lei si allontana immediatamente.
-Mi hai tradita. Io non posso crederci.-
-Non sono sicura di averlo fatto.-
-Eri con lui, sei rimasta con lui fino a tardi. Quando sei uscita ricordi in che condizioni eri? -
Ricordo il suo corpo accanto al mio, ricordo che eravamo coperti ed entrambi poco vestiti e...non posso averla tradita.
Non posso, cazzo.-Ero...ero nel letto con lui.- dico cercando di ricordare.
-Eri vestita?-
La guardo restando in silenzio e lei socchiude gli occhi.-Eri vestita? Dimmi di sì, ti prego. - mi supplica e io vorrei poter dire di sì ma devo essere sincera.
-No.- rispondo.
La guardo e lei scoppia a ridere, una risata isterica che mi fa quasi paura.-Ho capito tutto.- dice.
-Marti...-
-No, Gà. Non parlare, non dire più nulla.- dice avviandosi verso la porta.
-Dove stai andando?- dico seguendola.
-No! Non mi seguire. Non ti importa dove sto andando.-
-Martina.-
-Non sono più un tuo problema.- mi dice aprendo la porta.
-Non andare via, ti prego.-
Scuote la testa ed esce velocemente chiudendo la porta, io scoppio a piangere.
L'ho persa e forse per sempre.
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~... Tu in grado di bruciare anche la cenere~
FanfictionTenebrosa, orgogliosa, testarda e troppo schietta. Martina è una ragazza di soli diciannove anni che decide di intraprendere un'avventura, 'Amici', per niente facile. Una ragazza dal carattere forte che si ritrova a dover lottare per affermarsi, una...