Capitolo 25

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(Gaia)
È passato esattamente un mese e mezzo dal suo incidente e le cose con Martina non vanno bene, è tutto così strano e mi manca il nostro rapporto. Io sono innamorata di lei e lei lo è di me ma nonostante questo litighiamo ogni giorno e io vado a lavoro sempre con il groppo alla gola, tutto questo mi fa stare male. Martina sembra non tollerare la mia presenza, mi ha spinta a tornare a lavoro nonostante volevo starle vicina e da qualche giorno ha iniziato la fisioterapia ma non mi parla di nulla e non vuole che io l'accompagni dentro, sono costretta a guardarla da lontano mentre entra dentro il centro; quando le chiedo di parlarmi mi evita e ci scambiamo davvero poche parole al giorno, la sera quando torno a casa sta seduta sul divano a guardare la TV e ceno praticamente da sola.
Mi manca, mi manca la mia Martina. Non capisco il motivo di questo atteggiamento.
Oggi per l'ennesima volta abbiamo litigato e adesso io sono distratta, stiamo facendo le prove per il tour con la mia band ma ho la testa completamente a lei.
Sbaglio l'attacco della canzone e sbuffo.

-Niente. Scusate ragazzi, oggi non è giornata.- dico rivolgendomi a quei poveri ragazzi che annuiscono subito, -Riprendiamo domani.-

Sono davvero stanca, dovrebbe essere un bel periodo e invece lo sto vivendo davvero male. Sistemo le mie cose per tornare a casa anche se la voglia mi manca perché so già che situazione troverò.
Sento una presenza alle mie spalle e mi volto. È Mike, il batterista della mia band.

-Tutto bene, Gaia?- mi chiede.

-Si, va tutto bene. Oggi sono molto stanca e non riesco a concentrarmi.-

-Io non penso che sia così.-

È un bel ragazzo, sembra quei classici bad boy delle band. Occhi verdi, capelli disordinati e tatuaggi in ogni parte del corpo. Si avvicina spesso a me per chiedermi come sto, spesso penso che ci stia provando ma a me poco importa, il mio cuore appartiene a Martina e questo sarà per sempre.

-Si, Mike. Sto bene.- dico quasi scocciata e me ne rendo subito conto, -Scusami.-

-Tranquilla. Non vuoi parlarne e lo capisco, non insisto.- mi dice sorridendo.
Ha un bel sorriso ma non paragonabile a quello di Martina, il suo sorriso è meraviglioso. Mi mancano i suoi sorrisi rivolti a me, ultimamente è sempre altrove e sorride solo quando sta al telefono o legge un messaggio e questo mi infastidisce parecchio però non voglio pensare che ci sia altro, conosco Martina e non mi farebbe mai nulla del genere.

-Grazie.-

-Senti...mi chiedevo, ti va un drink? Magari ti alleggerisci la giornata.- mi dice.
Abbiamo iniziato le prove da due settimane e da qualche giorno sento il suo sguardo sempre addosso, so benissimo che ci sta provando con me e questo può anche farmi piacere fin quando non si supera il limite ovviamente. Sorrido al suo invito e scuoto lievemente la testa.

-La mia ragazza mi aspetta, mi dispiace.- dico e vedo il suo sguardo cambiare, sa benissimo che sono fidanzata quindi non ne vedo il motivo.

-Va bene, sarà per un'altra volta.- finge un sorriso, -buona serata allora.-

-Buona serata a te.- dico fissandolo per qualche minuto.
È un ragazzo molto ambiguo.

Dopo quindici minuti passati a guidare sono finalmente a casa, spero che Martina oggi sia presa bene perché non ho proprio voglia di litigare ancora.
Entro in casa e la trovo seduta sul divano, si volta a guardarmi e mi sorride.
Sorride?
Non è il suo solito sorriso però mi si riempie lo stesso il cuore, raramente lo fa e quando lo fa passiamo sempre una bella e serena serata abbracciate a guardare film.
Mi manca fare l'amore con lei, mi manca sentire la sua pelle sotto le mie dita e il suo respiro farsi più pesante, mi manca fremere sotto il suo tocco però non voglio farglielo pesare e sono certa che succederà di nuovo quando lei si sentirà pronta e sarà ancora più magico.
Mi avvicino e le lascio un bacio sulle labbra.

-Buonasera amore.- mi dice, -mi dispiace tanto per oggi.- abbassa lo sguardo e io mi sento quasi sciogliere.

-Buonasera a te, amore. Dispiace anche a me, odio litigare con te.-

-Anche io, sono una stupida.-

-Smettila, okay? Non importa più, l'importante è chiarire.- dico lasciandole un altro bacio. -Hai mangiato?-

-Ho ordinato la pizza per entrambe.-

-Davvero? - chiedo.

-Ti brillano gli occhi, ami la pizza più di quanto ami me.- mi prende in giro.

-Mai, quello mai.- dico sicura e la vedo sorridere di nuovo.

-Cambiati e vieni sul divano con me, tra poco arriva.-

-Mi faccio una doccia veloce e sono da te.-

-Ti aspetto, non mi muovo da qui.-
Sorrido e corro subito in doccia.


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