8. ''... Non ho parole... ''

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La giornata non è stata certo delle migliori. A parte la mattinata movimentata(la prof di italiano ci ha fatto un compito a sorpresa, le macchinette non funzionavano, i bagni erano occupati e non ho potuto nemmeno rilassarmi con una sigaretta, e quando sono arrivata a casa, non c'era nulla da mangiare), adesso mi ritrovo qui immersa nei compiti, o almeno dovrei. Non ho voglia di fare niente, ho la mente altrove e il libro, in questo momento, mi sembra solo un inutile ingombro sulla mia scrivania, perciò lo chiudo e mi butto sul letto.
<<Marty...>> sento dire a Giada, dopo aver sentito bussare.
Oggi non è proprio giornata.
Lei entra.
<<Non mi sembra di averti detto di entrare>> dico frustrata.
<<Sono ancora arrabbiata con te per quello che hai detto a nostra zia, quindi mi sembra il minimo>>.
<<E dai, non essere arrabbiata per una sciocchezza innocente>>sghignazzo.
<<Sciocchezza innocente? A te quella pare una sciocchezza innocente?! Sei stupida? Quella non è affatto una sciocchezza, hai detto a zia Elena che ho perso la verginità quando in realtà non è vero! Sai che lei su questo dettaglio è particolarmente ossessionata. Tra tutte le bugie che dici, questa è una delle peggiori, stron... Cretina>>alza la voce lei.
<<Oh, oh, oh, inizi a tirar fuori le unghie>>affermo fingendo una faccia scioccata.
Finalmente inizia a sembrarmi più una ragazza e non una suora.
Lei fa un profondo respiro.
<<Okay, poniamo fine a questa conversazione e iniziamone un'altra. Oggi, mentre andavo a scuola, Ace mi ha seguita>> dice.
<<Ma non mi dire>>rispondo annoiata.
<<Perché non mi sembri così sorpresa?>>domanda.
<<Perché Law ha seguito me mentre andavo a scuola. Quindi era logico che l'altro fosse da te>>.
Mi sembra scontato.
<<Davvero? E che ti ha detto? >>.
<<Ha cercato di essere '' gentile'', fallendo spudoratamente. Poi mi ha praticamente costretto a dirgli come poteva tornare indietro, ma io che ne so>> rispondo.
<<Con me Ace non ha parlato molto. Diciamo che si, mi ha costretto anche lui a dirgli come tornare, ma anche io gli ho ripetuto per l'ennesima volta che non sappiamo come fare>> continua lei .
Certo che sono proprio cocciuti.
<<Comunque dicevo, potremmo instaurare un rapporto pacifico con loro. Magari invitandoli a vivere qui>>continua.
Faccio qualche colpo di tosse per alleviare il bruciore dovuto alla saliva andatami di traverso.
Forse ho sentito male.
Ho sicuramente sentito male.
<<Scusami?>>.
<<Potremmo farli vivere qui, almeno finché non sapremo come rimandarli indietro>> ripete.
<<Col cazzo! Io non li faccio venire qui. Perché? Motivo numero uno: Elena ci ammazzerebbe, o per lo meno, ammazzerebbe me. Motivo numero due: ci distruggerebbero la casa. Motivo numero tre: Ace ci ridurrà al verde con lo stomaco che si ritrova. Motivo numero quattro: non verranno mai, anche sotto costrinzione. Ormai sanno che non sappiamo come rimandarli indietro, quindi non potremmo usare neanche questa scusa. Stavolta mi hai stupito. Sei estremamente gentile, a volte anche troppo, ma... Non ho parole... Davvero... Certe volte mi spaventi con questo tuo altruismo>>dico e vedo che lei riflette.
<<Effettivamente è vero. Ma se continuassero a seguirci?>>domanda, pensierosa.
<<Nel caso lo facessero, e su ciò non sono sicura, significa che sono disperati. E se non lo fanno, vuol dire che il loro orgoglio ha vinto e faranno da soli>>rispondo ovvia. Devo ammettere che una minuscola parte di me, voleva conoscerli meglio, ma l'altra pensa che sia meglio così. Almeno ho un problema in meno. Se scoprissimo come fare, certo non ci penserei due volte a entrare nel mondo di One Piece. Qui non ho niente, e sinceramente, questo mondo, a parer mio, è uno schifo.
<<Credo che vincerà il loro orgoglio. I membri della generazione peggiore hanno lo quasi sempre e, di sicuro, non è debole>>termina lei prima di uscire dalla mia camera, chiudendosi la porta alle spalle.
In effetti non posso darle torto.
Chi, tra tutti le supernove, non ha un orgoglio molto, ma molto forte? Beh, nessuno.
In più, ci fosse capitato qualcun'altro, no, il testone lentigginoso, e l'indipendente chirurgo che non fa mai niente se non giova anche a lui. Dopotutto, hai chiesto aiuto a Rufy a Punk Hazard solo per sconfiggere Kaido, il che tornava comodo anche a lui.
Mentre sono immersa nei miei pensieri, mi accorgo che sto per morire di fame.
Scendo di sotto a controllare per la decima volta se in casa c'è qualcosa da poter mettere sotto i denti. Quando arrivo vedo che mia sorella sta finendo di guarnire una torta al cioccolato.
<<Ehi, la vuoi assaggiare? È un esperimento. Per ora sapevo fare solo la pasta, ma devo dire che questa sembra essere venuta bene>>dice e taglia una fetta per lei.
Dentro è ripiena di panna.
Lei la assaggia. Non voglio fare da cavia, sono troppo giovane per morire.
<<È buonissima! Sono fiera di me stessa>>.
La guardo un po', ma decido di fidarmi e taglio una fetta molto più grande della sua.
Devo ammettere che è davvero buona.
Quando ho finito la mia fetta mi siedo sul divano e accendo la TV. Guarda caso, stanno trasmettendo una puntata di One Piece quando ancora erano a Saboudy. Accidenti, rispetto a come è ora Law, lì era molto più piccolo. E anche meno muscoloso.
Giada si siede sul divano a una certa distanza da me.
Per il resto delle due puntate trasmesse non ci rivolgiamo la parola. Ma non è un silenzio imbarazzante. Ci sono abituata ormai. Anzi, è più corretto dire che ci siamo abituate. Ma ovviamente, io parlo troppo presto.
<<Quante probabilità ci sono, che loro non tornino e cerchino di tornare a casa senza il nostro aiuto?>>chiede mia sorella. Da come l'ha detto, sembra sperare che tornino strisciando da noi. Mi immagino la scena di quei due che strisciano ai nostri piedi come vermi, chiedendo perdono per il loro peccati (ovvero prendermi per il collo), e implorando il nostro aiuto.
Ah, che bella immagine. Sorrido a quel pensiero. A volte mi chiedo da chi ho preso questa mente malata.
<<Le stesse che ci portano a pensare che tornino da noi a chiedere aiuto>>rispondo.
È un 50% per entrambe le possibilità. O almeno io la penso così.
<<E tu in quale speri?>>continua.
<<In nessuna delle due. Solo il tempo ci porterà delle risposte>>.

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