20. Allenamenti

339 20 2
                                    

Martina's pov
<<Dovremmo farvi da cavie?>>dicono in coro Ace e Law.
In questo praticello davanti alla fabbrica abbandonata non viene mai nessuno, sarà perfetto per i nostri allenamenti.
<<Ovviamente, chi sennò?>>ribatto incrociando le braccia al petto.
<<Ovviamente, chi sennò?>>mi fa il verso Law imitando una vocina stridula. Alzo il dito medio, sorridendo falsamente.
<<Su ragazzi, non fate tante storie. E poi non è una nostra decisione. Ce lo hanno detto Penelope e Daiana>>prova a convincerli mia sorella.
<<Che ragionamento è?>>domanda irritato Ace.
<<Se vi dicono di buttarvi giù da un burrone, lo fate? Io boh, veramente>>continua il chirurgo.
Aspetta, che...
Io e Giada ci guardiamo incredule.
<<Io boh?>>esclamiamo all'unisono.
<<La vostra presenza mi fa male>>.
<<Decisamente. Comunque, allora ci fate da cavie, si o si?>>dico spazientita.
I due sbuffando prima di annuire.
<<Bene, chi inizia?>>batte le mani la bionda al mio fianco.
<<Boh>>.
<<Inizio prima io con Martina-ya. Prima iniziamo e prima finiamo>>ci si avvicina Law.
Mi chiedo se sia un caso che voglia sempre fare tutto insieme a me.
Io annuisco, avvicinandomi a mia volta. Giunti a qualche metro di distanza, cerco di concentrarmi per far uscire in modo controllato i miei poteri, ma una strana sensazione si fa spazio dentro di me.
Sembra quasi che qualcuno ci stia spiando.
Già.
Vedo anche Law ed Ace guardarsi intorno assottigliando lo sguardo. Volto la testa dietro di me per controllare se ci fosse qualcuno, ma l'unica cosa che vedo è mia sorella che sposta lo sguardo da me ai due ragazzi confusa.
<<Tutto ok? Perché non iniziate?>>chiede iniziando anche lei a guardarsi intorno.
<<Niente. Ok, iniziamo allora>>il chirurgo stende le mani lungo i fianchi in attesa di una mia mossa.
Faccio un respiro profondo.
'' Sta tranquilla, cerca di controllare i tuoi sensi. La prima volta è sempre la più difficile, specialmente se la nostra parte di strega è stata assopita per molto tempo'' sento la voce di Penelope.
'' Immagina di creare una sfera di energia sulla tua mano destra e tieni quell'immagine ben ferma nella tua mente''.
Faccio come mi ha detto, ma non succede niente.
<<Starei aspettando>>dice Law alzando gli occhi al cielo.
'' Cerca di richiamare una parte dell'energia che possiedi e immagina di trasmetterla nella tua mano''.
Ci riprovo ma di nuovo nulla.
<<Allora?>>.
Impaziente il ragazzo.
<<Oh, senti chirurgo dei miei stivali, non è così semplice!>>alzo la voce innervosita, iniziando a sentire un brivido lungo la schiena.
<<Se ci vorrà tutto questo tempo in un possibile attacco di Astarte, siamo spacciati>>continua questo.
Ora mi hai fatto proprio incazzare, brutto stronzo.
Improvvisamente quel brivido si trasforma in una scarica elettrica che, partendo dalla schiena, va a spostarsi sulla mia mano destra.
Sento un leggero calore su di essa, per poi vedere gli occhi dei presenti sgranarsi, tranne quelli di Law che invece si assottigliano. Sposto lo sguardo sulla mano e noto una fiamma nera come la notte circondarla.
In meno di un secondo la sfera, sotto mio comando, si trova a pochi centimetri dalla faccia di Law, che fa appena in tempo a spostarsi per evitare di essere colpito.
<<Sei più veloce di quanto credessi>>sussurra questo, ma riesco lo stesso a sentirlo.
'' Ragazza, su questo dovremmo lavoraci. A quanto pare tiri fuori i tuoi poteri solo quando ti arrabbi. È una cosa che possiamo risolvere, ma ci vorrà tempo''.
Proprio quello che non abbiamo.
Astarte potrebbe attaccare in qualunque momento.
<<Prova a farmi arrabbiare>>.
<<Prego?>>.
<<Prova a farmi arrabbiare!>>dico iniziando già a innervosirmi. Perché con lui mi è così facile?
<<Eh?>>continua lui.
<<Lo fai apposta?>>.
Lui non mi degna di una risposta, prendendo invece il suo cappello e iniziando a sistemarlo.
<<Ma mi ascolti?!>>.
Ok, ora mi sto realmente incazzando.
Lui continua ad ignorarmi. Sento di nuovo quella scarica elettrica, solo che stavolta però, scorre fino ad arrivare ad entrambe le mani, cosa che mi porta a provare di nuovo quel lieve calore.
Lancio le due sfere di fuoco nero al ragazzo, ma questo, stavolta, non si fa cogliere impreparato.
<<Room... Shambles>>in meno di un secondo mi ritrovo al suo posto, proprio nella traiettoria delle sfere. Metto un braccio davanti al viso per pararmi, chiedendo gli occhi in attesa dell'impatto, ma le sfere non mi colpiscono. Li riapro e noto che uno scudo nero, questa volta di una sostanza più gelatinosa, mi ha protetta e sta come assorbendo le due sfere.
<<Wow>>esclama mia sorella a bocca aperta. Quando lo scudo si ritira, traballo un secondo, sentendomi improvvisamente un po' stanca.
Ehi, Penelope, è normale che mi senta così stanca?
'' Si, lo è. Non sei abituata a usare così tanta energia in una volta, il tuo corpo non l'ha saputa dosare, perciò ne ha consumata più del dovuto. Hai solo bisogno di un po' di riposo, non è la fine del mondo''.
<<Credo che per oggi possa bastare. Ti ho fatta innervosire abbastanza?>>sghignazza il chirurgo.
Ma guarda un po' questo.
Stavolta sono io a ignorarlo, camminando verso mia sorella.
<<Tocca a te>>le dico.
Lei prende un profondo respiro prima di avvicinarsi al punto dove io e Law abbiamo iniziato, seguita da Ace, mentre io mi siedo a terra. Inizialmente, neanche lei sembra riuscire a tirare fuori i poteri.
Dopo un po', però, dopo anche i vari tentativi del moro di stuzzicarla, non succede ancora niente.
Attiro l'attenzione di Ace con una mano, mimando con le labbra la frase '' Prova a farla sentire in pericolo''.
Lui dopo un attimo di esitazione, fa come gli dico, iniziano a creare delle sfere di fuoco che però non la vanno a toccare, ma le passano a fianco, costringendomi a spostarmi per non essere colpita. Mi avvicino a Law, guardando in viso mia sorella. Dopo un altro paio di sfere, gli occhi di mia sorella vanno a schiarirsi, fino a diventare quasi bianchi. La vedo abbassarsi e poggiare una mano sul terreno.
<<Sai quando hai creato la prima sfera nera, i tuoi occhi si sono scuriti. Sono diventati di un blu scurissimo, inizialmente credevo fossero diventati neri>>mi sussurra all'orecchio Law.
<<Davvero?>>.
Lui annuisce.
Poco dopo delle enormi radici si innalzano dal terreno ed Ace fa appena in tempo a saltare all'indietro per non rimanere intrappolato in esse.
Gli occhi della bionda riprendono il colorito naturale e ci guarda incredula.
Quando il suo sguardo si posa su di me, accenno un sorriso fiero, e lei fa lo stesso.
<<È normale che entrambe siate leggermente più pallide del solito?>>ci chiede Ace.
<<Si, è perché non siamo abituate a sprecare così tanta energia in una volta. Ci abitueremo>>gli rispondo facendolo annuire.
Solo ora noto che Law si è allontanato.
<<Per poco non mi afferravi con quelle radici>>dice Ace, sistemandosi il cappello in testa.
<<Beh, d'altronde era il mio intento. Però ho bisogno di allenamento>>accenna un sorrisino Giada.
Dopo pochi secondi, il chirurgo torna con due barrette di cioccolato.
<<Vi farà bene reintegrare un po' di zuccheri>>dice lanciandocele.
Lo ringraziamo prima di iniziare a mangiare.
Possiamo dire che poteva andare meglio, ma poteva anche andare peggio.

The Witch Of HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora