Giada's pov
È passato più di un mese da quando Martina e Law se ne sono andati, portandosi via un pezzo di me. Ancora sto cercando di abituarmi alla lontanza di mia sorella, ma devo ammettere che sto migliorando. I primi giorni, a malapena riuscivo a parlare o a mangiare. Ma sapevo che aveva fatto la cosa giusta. Che io avevo fatto la cosa giusta.
Ace mi è sempre stato vicino in questi tempi, non mi ha mai lasciata sola.
Si è trovato un lavoro come venditore e noleggiatore di barche, e adesso ha un appartamento tutto per sé, che gestisce con qualche piccolo aiuto dalla sottoscritta.
L'ho inoltre presentato a mia zia che, pur non vedendolo proprio di buon occhio, ha preferito non ribattere. Non lo fa mai ora che ho assunto quell'accenno ribelle che mia sorella mi aveva consigliato di ottenere, prima di andarsene.
Fa male. Ma vado avanti.
O almeno, ci provo.
Tutto va avanti, devo farlo anche io, continuo a ripetermi da giorni.
Lei è felice, beh lo sono anch'io. Io sono felice, e spero che lei lo sia per me.
In questo mese, solo una volta ho avvertito che era in pericolo, ma probabilmente era durante lo scontro con Doflamingo, dato che si trovavano ancora a Dressrosa, credo.
Ma sento che ora sta bene.
Come aveva detto nostra madre, tutte le persone che conoscevano anche solo il suo nome, ora si sono completamente scordati di lei.
Tutti, tranne me ed Ace, pensano che io sia sempre stata figlia unica, che ho perso i genitori a sei anni e sono stata cresciuta da mia zia. Il che, non è proprio tutto sbagliato, tralasciando la prima parte.
Ho chiuso a chiave la stanza di mia sorella, e solo io conosco il posto in cui l'ho nascosta, così che nessuno si insospetti, dato che mia zia non si ricorda di lei.
A volte, quando sono da sola in casa, mi capita di entrarci e sdraiarmi sul suo letto e osservare tutte le sue cose, che non ho mai osato toccare. Lei odiava quando qualcuno lo faceva.
In qualche occasione mi ritrovavo a pensare a cosa stesse facendo, se anche lei pensava a me o se era troppo occupata con Law, con la ciurma o sulla loro rotta verso Wano.
Ciò che però mi importa maggiormente, è che lei sia viva, perché se lei lo è, lo sono anch'io.Martina's pov
È passato un po' di tempo da quando ce ne siamo andati.
Ora, sulla nostra rotta, c'era Wano.
Io, dal canto mio, mi ero decisa, fino ad ora, a prendere le azioni come venivano. Mai avevo spifferato che avremmo dovuto affrontare una vittoria o una sconfitta, un mare burrascoso o calmo, mai.
Mi limitai a cercare di dimenticare tutto ciò per affrontare tutto con improvvisazione.
Per i primi tempi, non avevo praticamente pensato alla mia vecchia casa, troppo impegnata a Dressrosa, ma quando avevamo ripreso il mare, lo avevo sentito tutto.
Tutto il dolore dovuto alla lontananza si era riversato su di me come una secchiata d'acqua gelida in pieno inverno, e non poté fare più male.
Nonostante ciò, mi sentii sollevata quando mi resi conto che, a parte il dolore dovuto alla separazione, Giada stava bene. Inoltre, Law mi ha sempre sostenuta, non solo quando ero davvero una zombie depressa, ma anche quando mi perdevo in un ricordo. Lui capiva subito cosa mi passava per la testa e mi tirava sempre su il morale.
I Pirati Heart, mi aveva assicurato, mi avrebbero accolta con gioia, non solo come nuova compagna di ciurma, ma anche come fidanzata del capitano, parte in cui, inspiegabilmente arrossii leggermente.
Qualche volta mi chiedevo cosa stesse combinando mia sorella, ma finivo per rispondermi subito da sola: era nella mia camera a scervellarsi su cosa stessi facendo e se qualche volta pensavo a lei.
La conoscevo fin tropo bene.
Una parte di me, devo ammetterlo, la vorrebbe al mio fianco, ma so che se ha preso quella decisione, lo ha fatto per sé stessa, per essere felice. E se si sente così, allora sono contenta per lei.
Vedo Law osservare l'orizzonte, mentre il mare calmo produce suoni rilassanti, e mi avvicino a lui.
<<Finito il monologo interiore?>>sghignazza quando mi vede.
<<Stronzo>>gli do una spinta, non riuscendo però a trattenere un piccolo sorriso.
<<Tutto in ordine, piccola ribelle?>>aveva preso a chiamarmi così dallo scontro con Doflamingo, dove avevo preso a ribellarmi a ciò che diceva, tutte cose per '' tenermi al sicuro''.
<<Signor si, capitano>>rispondo.
<<Bene, puoi tornare sottocoperta>>ordina lui, mentre io incrocio le braccia al petto.
<<Mhmm, no. Credo che resterò qui>>ribatto con un sorrisetto di sfida.
Lui posa lo sguardo su di me, ricambiando il gesto.
<<Allora ti ci porto io>>dice prima di afferrarmi i fianchi e sollevarmi da terra, facendomi automaticamente incrociare le gambe attorno alla sua vita. Scoppio a ridere, stringendomi a lui, posando le labbra sulle sue, venendo immediatamente ricambiata.
Finalmente posso dire di appartenere ad un mondo.
Finalmente... Posso dire di essere completamente felice.FINE
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The Witch Of Hearts
Fanfiction(COMPLETA) SEQUEL: Bewitched Love Io sono Martina. Sono una studentessa qualunque, amante degli anime. Sono orfana da quando ero piccola. Dopo la morte dei miei,ero rimasta da sola insieme a mia sorella, così mia zia ci prese con sé, non facendo vi...