Giada's pov
Non ci posso credere! Finalmente siamo alla fine della scuola. Non vedo l'ora che arrivi l'estate!
Addio maledetti pantaloni lunghi!
Esco dalla mia classe per la penultima volta quest'anno. Mi dirigo verso l'uscita della scuola, pronta per tornare a casa e affrontare un'altra giornata in compagnia di mia sorella, Ace e Law. Ho notato che ultimamente non faccio altro che aspettare questi pomeriggi.
<<Ehi Giada!>>mi chiama una mia amica correndomi incontro.
<<Clary, ciao!>>la saluto sorridendole.
<<Il consiglio studentesco sta cercando dei volontari per organizzare il ballo di fine anno... Io mi sono iscritta ma siamo solo in tre e come minimo dobbiamo essere in quattro, ti unisci a noi?>>propone.
<<Ehm... Ecco, veramente io...>>.
<<Per favore! Non so proprio a chi chiedere!>>mi supplica.
<<Ehm, va bene, ci sarò>>mi arrendo.
Certe volte vorrei essere Martina.
<<Perfetto, grazie mille! Ci vediamo domani pomeriggio qui a scuola, così iniziamo con i preparativi. Dobbiamo finire entro quattro giorni ma se ci impegniamo, ce la faremo!>>esulta battendo le mani per poi salutarmi con un abbraccio e allontanarsi.
Sospiro rassegnata.
Accidenti a me e alla mia troppa gentilezza.
Esco da scuola trovando mia sorella a braccia incrociate.
<<Stavo iniziando a credere che fossi andata al bagno e ci fossi affogata>>.
<<Scusami>> rispondo a testa bassa.
<<Che c'è?>>non alzo lo sguardo per paura che possa capire tutto.
Non mi va di dirlo due volte, meglio dirlo una volta sola a tutti e basta.
Non so se accetteranno mai.
Ad un certo punto noto che lei si è già incamminata, ma senza di me.
<<Ehi, ma dove vai?!>>alzo la voce, inseguendola.
<<Non vuoi dirmi che hai e mi sono stancata di stare in piedi>>si giustifica non fermandosi.
Sbuffo affiancandola. Le cose tra noi devo dire che sono cambiate in meglio: ora ci parliamo molto di più, siamo molto più legate, anche se di sicuro non è diventata molto più gentile di prima, ma non sarebbe più lei se lo fosse, no?
Ad un certo punto, sentiamo il rumore di un clacson dietro di noi che ci fa sussultare.
Voltandoci, vediamo l'auto di Law, con Ace seduto sul sedile passeggero.
Non appena mi vede, mi sorride e io ricambio, sentendomi improvvisamente più felice.
<<Forza ragazze, salite!>>ci incita il moro. Ci sediamo in macchina e Law parte.
Gioco con le dita pensando a come iniziare il discorso.
<<Ehm... Ragazzi, devo chiedervi una cosa>>incomincio attirando la loro attenzione.
<<Volete venire al ballo della scuola?>>chiedo diretta.
<<Non lo farò mai>>annuncia mia sorella non guardandomi nemmeno.
<<Perché no? In cosa consisterebbe?>>domanda incuriosito Ace.
<<Beh, ci si mette in abiti più eleganti del solito e ci si diverte, si balla, si scherza, si gioca, volendo si può anche cantare. Solitamente ogni ragazza è accompagnata da un ragazzo>>spiego.
<<Sembra divertente. Io ci vengo. Se vuoi posso accompagnarti io>>mi sorride, contagiandomi.
<<Certo, ne sarei molto felice>>esclamo gioiosa.
Mia sorella tira fuori la lingua e imita il gesto di quando si vomita.
Le tiro una gomitata, guadagnandomi una sua occhiataccia.
<<E tu Law verrai?>>.
<<Non sono il tipo>>mi risponde continuando a guidare credo in direzione di un parco isolato.
Devo ammettere che in fondo me lo aspettavo, ma ci sono rimasta un po' male ad essere sincera. Ma ho il mio modo di tirarmi su il morale: Ace mi accompagnerà e non potrei esserne più felice.Martina's pov
La sveglia suona interrompendo il mio sonno. Allungo la mano cercando il telefono per far smettere quel dannato suono malefico.
Finalmente riesco ad arrestare la sveglia, rendendomi però conto di averlo fatto per l'ultima volta quest'anno.
<<Dio esiste!>>esulto.
Il lenzuolo è buttato tutto fuori dal letto. Non riesco proprio a dormire la notte con quello, fa troppo caldo.
Mi alzo e mi preparo per questo tanto atteso ultimo giorno di scuola.
Afferro lo zaino, mai stato così leggero e mi dirigo in cucina, trovando mia sorella con due caffè pronti sul tavolo.
Appena mi vede mi sorride.
<<Buongiorno Marty! Pronta per quest'ultimo giorno di scuola?>>chiede elettrizzata.
<<Mhmh...>> rispondo distratta prendendo il caffè, l'unica cosa che ora merita tutta la mia attenzione.
<<Giada, sei pronta?>>appare all'entrata della cucina, Elena.
<<Si, ehm... Oggi volevo prendere l'autobus con Martina>>dice però lei, facendole sgranare gli occhi.
<<Oh, non mi sembra il caso, cara. Andiamo, altrimenti farai tardi>>ritenta la zitella.
<<Tranquilla, Elena. Almeno un braccio te lo riporto>>sorrido beffarda.
Lei mi osserva con uno sguardo di fuoco,prima di tornare su mia sorella.
<<Giada, avanti non voglio più ripeterlo. Vieni, ti porto a scuola>>.
<<E io non voglio più ripeterti che vado in autobus, lasciami prendere una scelta una volta nella vita>>.
Osservo la scena con un sorrisetto divertito.
Quanto mi piacerebbe avere dei pop corn in questo momento.
<<Non rivolgerti a me così, signorina. Non vorrai diventare come... Come... Lei, spero!>>blatera indicandomi.
Alzo un sopracciglio alla '' Ma che vuoi da me?''.
<<Non chiamarla "lei'', è mia sorella. E comunque adesso sono abbastanza grande, non credi? Quindi lasciami stare, cazzo!>>mia sorella mi afferra un braccio e mi trascina fuori di casa, lasciandosi alle spalle un'Elena a bocca aperta.
<<Ho decisamente una brutta influenza su di te>>dico con una piccola nota fiera.
Lei sorride.
<<Forse un po'>>.
A scuola, le lezioni passano velocemente tra tutti i saluti che ci dedicano i professori, ovviamente falsi quanto le banconote del Monopoli.
All'uscita della scuola, vedo alcuni ragazzi avvicinarsi.
Continuo ad avanzare, non degnandoli di uno sguardo.
<<Ehi, dolcezza, ti va di venire con me al ballo?>>.
<<Bellissima, lascia stare questi sfigati, vieni con me al ballo>>.
Ognuno di loro dice una motivazione diversa per portarmi a quel maledetto ballo.
Che palle! Ora come mi tiro fuori di qui?
<<Lei ha già un accompagnatore>>sento dire da una voce che riconoscerei tra mille.
<<Che vuoi bell'imbusto?>>tutti si voltano verso Law, cercando di minacciarlo.
Lui, a braccia incrociate, li squadra dall'alto al basso, prima di portare lo sguardo su di me, leggendo la gratitudine nei miei occhi.
<<Già, mi spiace ragazzi, ma ho già trovato il mio accompagnatore>>mi avvicino al chirurgo circondandogli un braccio con le mie.
<<Che cazzo, le più fighe se lo trovano dopo due secondi l'accompagnatore>>sbuffano allontanandosi.
<<Grazie, non so come me li sarei scrollati di dosso>>affermo avviandomi con lui verso la sua auto.
<<Fatti trovare pronta, domani pomeriggio>>dice però.
Lo guardo confusa.
<<Perché?>>.
<<Ho detto che sarei stato il tuo accompagnatore e così sarà. Domani andiamo a prendere i vestiti per questo ballo>>.
<<Io non ci vado>>esclamo incrociando le braccia al petto.
Lui posa nuovamente lo sguardo su di me, copiando il mio gesto.
<<Scommettiamo?>>.
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The Witch Of Hearts
Fanfiction(COMPLETA) SEQUEL: Bewitched Love Io sono Martina. Sono una studentessa qualunque, amante degli anime. Sono orfana da quando ero piccola. Dopo la morte dei miei,ero rimasta da sola insieme a mia sorella, così mia zia ci prese con sé, non facendo vi...