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Due giorni dopo

Simone

Preparo la valigia, oggi si rientra a Torino. Sono stati due giorni lunghi e pesanti. Mio padre si è operato e lo hanno tenuto sotto controllo. Mi dispiaceva non poterlo salutare perché lo avrebbero mandato domani e a me tocca per forza tornare su.
Voglio assolutamente parlare con Emma questa situazione dove siamo nascosti non mi piace più.

" tesoro allora fai buon viaggio"

" grazie " l'abbraccio.

" questo è per Elena"

" mamma non dovevi" prendo in mano il barattolo di sugo, Elena ne va pazza se poi era quello della nonna ancora meglio.

" ma ad Elena piace!"

" farà i salti di gioia"

"la prossima volta che scendi, vieni sia con Elena che con la tua fidanzata" mi dice Sara ridendo

"va bene vedrò cosa fare. Voi salutate papà. Tenetemi aggiornato su tutto" annuiscono entrambe, saluto e scendo giú. Entro in macchina direzione Torino. Il viaggio era lungo.

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Emma

Oggi torna Simone e io dovrò parlare con Gabriele stasera. Io ho bisogno di stare con Simone, non riesco a stare un minuto senza sentirlo, senza i suoi baci e abbracci, non riesco a pensare che non sia la sua donna. Io voglio Simone con tutta me stessa, io mi sono innamorata di Simone come non lo sono mai stata. Io amo tutto di lui, il suo farmi ridere per le battute cretine, il suo semplicemente guardarmi e capirmi, il suo accarezzarmi, il suo ritagliarsi sempre del tempo per la famiglia. Sono pronta a conoscere la piccolina.
Stamattina ho tolto i punti, ma devo tenere la fascia ancora e non posso fare movimenti bruschi. Mi fa ancora male. Non tanto come prima. Sento bussare alla porta firmo le ultime carte.

" Avanti" chiudo l'ultimo fascicolo.

" se sapevo che eri cosi indaffarata non sarei passato adesso." La sua voce. Mi alzo di scatto corro verso di lui.

" amore"

" ah finalmente una accoglienza decente!"

"quanto mi sei mancato"

"anche tu mi sei mancata e pure tanto" lo guardo negli occhi, chiudo la porta con un piede e lo spingo sul divano " ehi ma che ti prende?" ride nel mio collo.

"stai zitto che sono in astinenza da 2 mesi"

" io da quattro anni..tu che dici chi sta messo male di più?" scoppiamo a ridere.

"tu amore"

" sai che è bello quando mi chiami amore" gli sorrido "anche quando diventi rossa sei bella" mi nascondo dietro di lui imbarazzata. Non reggevo queste cose ed era da troppo tempo che non mi sentivo così. Mi mancava particolarmente quella cosa dentro che mi faceva provare queste emozioni.

"anche tu sei bello" gli dico sempre in questa posizione.

" Emma ascolta - mi siedo meglio tra le sue gambe e lui mi circonda la vita con le braccia - dobbiamo parlare di tante cose. Di noi. Di carlotta. Dobbiamo definire il nostro rapporto e io non ce la faccio a essere il tuo amante"

" lo so che non ti ho dato delle certezze giuste in questo periodo ma non sei mai stato il mio amante. Te lo detto anche in missione. Ti sembrerà strano ma è così. Ho deciso di chiudere il rapporto con Gabriele, voglio vivermi la nostra storia, sono pronta anche a conoscere tua figlia" sorride e gli brillano gli occhi.

"tu lo sai che mi stai rendendo l'uomo più felice del mondo?" mi chiede come se non fosse ovvia come cosa. Io lo sapevo. Valeva lo stesso per me.

" si che lo so." gli accarezzo una guancia. "io e te non siamo amanti. Io e te da oggi se lo vuoi siamo fidanzati"

" dovrei chiederlo io a te questo. Però lo voglio" mi sorride e ricambio.

" uhm che hai da fare domani sera?"

" non lo so. Devo consultare l'agenda ho troppi appuntamenti ultimamente" mi parte uno schiaffetto nella nuca.

" scusa? Con chi hai appuntamento?"

" io con bella biondina, conosci il commissario di Torino una bella donna, con lei ho appuntamento"

"Allora sei libero?"

"si, lascio Elena con Veronica e usciamo insieme. E poi quando ti sentirai pronta i miei genitori ti vogliono conoscere. Hanno capito solamente guardandomi in faccia. "

" hai parlato ai tuoi genitori di me?" era una cosa che non mi sarei aspettata. Non pensavo fosse così avanti.

" si ho parlato a loro di te. Della nostra situazione e loro sarebbero felici di conoscerti, mia sorella specialmente" vorrei anche io avete una famiglia così unita. Da quando mio padre è andato via sono cambiate tante cose nella vita mia e dei miei fratelli con mia madre.
Bussano alla porta e mi alzo da sopra di lui.

"commissario abbiamo chiuso il caso, il marito ha ucciso la moglie perché aveva fatto un figlio con l'uomo di cui si era innamorata seriamente. Oh ciao Simone" lui fa l'occhiolino se non fosse che davanti a noi c'è Giulia sarei gelosa di questo gesto.

" bravi ragazzi" dico.

" il rapporto lo ha fatto Alessandro" mi dice ancora.

" Si ve lo firma Simone. "

" bentornato tra noi eh! " sorride.

" vado a firmare queste carte"

"va bene" mi bacia davanti a Giulia e io divento rossa, e lui scappa. Avrei voluto tenerlo ancora nascosto tra me e lui ma so che impossibile qua dentro. Basta guardarmi in faccia per capirlo da soli. Io mi sono innamorata è non ci posso fare niente.

𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora