33. Il compleanno di Elena

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Febbraio. 

Simone 

Abbiamo deciso di festeggiare il compleanno di Elena giú a Roma dai miei genitori. Mia madre ha chiesto se scendevano e prima di dire di sì, ho domandato ad Emma se si sentiva pronta. 
Anche se mi mancavano tanto se lei non sarebbe stata pronta sarei molto probabilmente rimasto qui a Torino. 

“ Ele, vieni giù se no facciamo tardi!” la vedo in ansia come non lo è mai stata. Mi viene da sorridere. 

“ mamma eccomi un secondo” scende la scale di corsa con l'orso bianco che le ha regalato Emma a Natale. 

Il nostro natale è stato qui a Torino con i nostri colleghi, avrei voluto portare Emma a Capodanno a Malta da sua madre e vedere la nipotina con i suoi fratelli ma purtroppo abbiamo avuto un caso molto importante e non siamo potuti andare. “Eccomi” 

“ finalmente” 

“ donne andiamo" dico. Sono passati tre mesi da quando io ed Emma stiamo insieme, due da quando Elena è tornata con noi. Emma ormai vive con noi, ha lasciato la vecchia casa dove viveva con Gabriele. 
Saliamo in macchina direzione Roma. 

___________

Roma. 

Emma 

Sguardo attentamente la strada. Elena è crollata e non ha mollato 5 minuti quell'orso bianco che le ho regalato per Natale. Simone con una mano giuda e con l'altra accarezza la mia coscia e io ho intrecciato le nostre mani per tutto il viaggio. Dopo aver svoltato l'ultima curva, Simone parcheggia la macchina sotto un palazzo arancione.

“ eccoci siamo arrivati” 

“dio che ansia!” 

“amore stai calma ci sono io”  mi bacia. 

“ Ele ancora dorme!” dico 

“ la prendi tu?” 

“ si certo, tu prendi la valigie”  annuisce, scendiamo dalla macchina e prendo Elena in braccio coprendola bene per il vento. 

“suono eh”  gli bacio una guancia e lui suona.

“ chi è” risponde una donna al citofono. 

“mamma sono io Simone ” 

“sali” apre il portone marrone e saliamo al quarto piano. 

“Simooooo” Simone molla le valigie e si trova una ragazza sopra come un koala. 

“ oh sorellina che bella accoglienza”  è la sorella menomale. 

“ figliolo” 

“ oddio papà ”  si abbracciano “ come stai?” 

“bene, tu ?” 

“ bene papà. ah lei è la mia fidanzata Emma” 

“ piacere mio, scusi ma Elena è ingombrate” 

“ Emma dammi del tu che mi fai sentire vecchio senno. Dammi questa pupa che la porto in camera di mio figlio” do Elena al papà di Simone scompare dietro due porte. 

“ eccoti”  la saluta il giglio e poi passa a me. ”ciao bella” 

“buongiorno signora” 

“mamma lei è Emma la mia fidanzata” 

“ Simone mi aveva detto che eri bella figlia mia ma non fino a questo punto” sorrido imbarazzata.

“ mamma si imbarazza facilmente! ” 

“ smettila scemo” 

“come fai a tenerlo a bada?” 

“ mamma sono io che devo a bada lei”  rido. 

“ quanto sei cretino?” le chiede la mamma mentre ridacchiò. 

“mille” rispondo la sorella di Simone mi guarda da lontano poi si avvicina. 

“tu quindi sei la bellezza di mio fratello?”

“ si!” 

“aveva ragione sei bellissima” 

“tu sei proprio come lui ti aveva descritto!" Sorrido. 

“ Sara piacere. ” 

“Emma” 

“ saremo grandi amiche me lo sento ” 

“ oh che è sta cosa?” chiede Simone facendoci ridere. 

“ non essere geloso adesso eh!” afferma Sara. Ci sediamo sul divano la mamma di Simone ci passa un bicchiere di aranciata. Sentiamo un pianto e scatto in piedi. 

“ stai seduta vado io” 

“ sicuro?” 

“ si amore" mi bacia una guancia raggiunge la camera dove sta Elena. 

“ Emma ” mi guarda e si siede accanto a me prendendomi una mano “ ti devo dire una cosa.” 

“ mi dica ” dico 

“ prima di tutto dammi del tu e poi grazie” 

” per cosa?” 

“ di stare accanto a mio figlio e di voler bene a mia nipote.” mi guarda con gli occhi lucidi “ in 4 anni non ho mai visto mio figlio cosi felice e spensierato. Non immagino Elena quanto abbia sofferto con Carlotta a Parigi” Simone mi aveva parlato dei suoi genitori in questi giorni prima di scendere 

“ Maria - così si chiamava - non mi devi ringraziare amo tuo figlio, non so cosa abbia colpito subito, ogni volta che lo vedevo a lavoro mi batteva fisso il cuore e dopo la missione ho capito che non potevo stare senza di lui, per Elena si, mi sono affezionata a lei subito. È una bambina che non cerca nulla, ha bisogno solo di tante coccole, che qualcuno l'ascolti e che abbia un riferimento femminile.
La settimana prossima abbiamo la sentenza e io e Simone forse avremmo del tutto l'affidamento definitivo. Simone ha chiesto al suo avvocato di domandare anche per inserirle me come madre di Elena. Se tutto va bene sara mia figlia anche se non lo messa al mondo.” 

“sei fantastica!” mi dice 

“non è vero” 

“ sono contenta che siete qua per il compleanno di Elena” 

“ si abbiamo deciso di passarlo qua a Roma perché Elena dopo le cose che sono successe a Parigi aveva bisogno di stare un po con i suoi nonni nonostante siano passati due mesi. ” mi abbraccia e mi lascio stringere. Quanto mi mancava la mia famiglia. 

“quanto vi fermate?” 

“ tre giorni poi dobbiamo tornare a lavoro.” 

“mamma ” Elena si stropiccia gli occhietti e poi scende dalle braccia di Simone correndo verso di me. 

“amore” la metto sulle mie gambe. 

“ ciao nonna, dimmi che hai preparato la pasta al forno con il tuo sugo" ridiamo.

“ si Ele tranquilla. La nonna ti ha preparato tutto ciò che tu ami” 

“ ma auguri amore della zia” 

” zia Saraaaa” si butta tra le braccia della sorella di Simone che la avvolge completamente 

“ vieni con la zia?” 

“ certo ”  va con i la zia e invece Maria si sposta per controllare il pranzo. Rimaniamo da soli. 

“ cosa te ne pare?” 

“la tua famiglia è fantastica. Io penso se un giorno le nostre famiglie si incontreranno sarebbe una cosa unica. Tua madre è un po come la mia ” mi bacia a stampo.

“ ti amo’ 

“anche io" sono sicura che per Elena questo è il miglior compleanno della sua vita. saranno i 5 anni che ricorderà più volentieri. Passati con la sua FAMIGLIA. 

𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora