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Cinque mesi dopo

Emma

Sono entrata ufficialmente entrata al quinto mese di gravidanza. Simone ha preso le redini del commissariato e sono veramente soddisfatta. Io sto più in ufficio a firmare le carte. Devo dire che si muove benissimo. 
Elena è veramente felice dell'arrivo della sorellina secondo lei e anche noi siamo sereni a vederla così. La famiglia di Simone sa tutto come la mia. 
 Domani abbiamo l'ecografia del 5 mese. Al 4 mese non si è fatta vedere. 

“ amore c'e questo da firmare ” sorrido.

“ dai qua” 

“ho parlato con il procuratore ” sbarro gli occhi. Ero incredula di ciò che ha fatto. 

“ nn gli avrai detto che stiamo insieme???” 

“ Emma si gliel'ho detto.  Ma lui mi ha risposto che lo aveva già capito e che ha fatto finta di nulla, che nonsi mettera in mezzo, usera le maniere forti quando andremmo contro nel lavoro, se la vita privata resta fuori dal commissariato non succede nulla. ” 

“ ok” dico. 

“ehi che c'è? ” mi guarda

“nulla, ho piedi gonfi e devo andare a prendere Elena all'asilo e il piccolo qua scalcia in una maniera esagerata sembra moltiplicato per tante persone.” 

“ Per Elena c'è shamin Emma!” 

“ma le avevo promesso che la portavo al parco” 

“ amore Ele deve anche capire che adesso nn sei una ma sei in due! 

“ si ma io nn voglio farle mancare nulla” 

“ amore non succederà vedrai se gli spieghiamo che non potevi non sia arrabbierà con te ”  mi bacia. 

“ se lo dici tu” non ero convinta di questa cosa. Perché non volevo che Elena si sentisse messa da parte. 

“ ti amo scema” 

“ anche io ”  ci baciamo. 

____________

Finisco di preparare la cena, Shamin è  uscita con il suo fidanzato e quindi devo pensarci io . Simone  sotto la doccia e Elena corre scalza per casa cantando. 

“ Elena vieni qua ”  corre verso di me “che ci fai senza calze e senza pantofole. ” 

“ho tolto adesso le scarpe mamma. ” 

“Ele, nn voglio che corri per casa scalza quindi ora vai in camera tua e te le metti ” giro il sugo e controllo la pasta” 

“uffa mamma, ci sn i cartoni” 

“ prima le calaze, se nn vuoi mettere le pantofole metti le calzine antiscivolo” 

“ nn le voglio mettere” la guardo. 

”Elena non farmi arrabbiare” 

“tanto cosa te ne frega? Non sei venuta neanche a prendermi all'asilo oggi” riesco a sentire il cuore fermarsi. Non mi aveva mai risposto così, ma so che ha ragione glielo avevo promesso. 

“ Elena avevo un sacco di lavoro” 

“sempre lavoro, o la sorellina ” corre via. 

“ Elena vieni qui" la richiamo. 

“no ” appoggio lo stroffinacio e la seguo. 

“ Elena, ok te lo avevo promesso ma io avevo anche tanto lavoro da fare” 

“non è vero, sei come la mia vera mamma. A te non ti importa nulla di me”  mi blocco, non potevo credere che lo aveva detto davvero. Sono ferma immobile. “anche ieri mi ha promesso che mi portavi al parco e nn lo ha fatto perché stavi male. Hai sempre una scusa pronta” 

“Elena, io ti voglio bene e lo sai e se le cose te le dico sono per il tuo bene” 

“ tu non sei mia madre. Non puoi darmi gli ordini. A te non importa niente lasciami in pace. ” Vedo Simone che scende le scale sorridendo e appena sente la frase si blocca, io scivolo per terra con la schiena appoggiata al muro e inizio a piangere, Elena scappa al piano di sopra. 

“sono un fallimento, non sn buona a fare la madre neanche a Elena figuriamoci a questo in arrivo” 

“ Emma, non pensarlo neanche  per sogno” mi aiuta ad alzarmi, e mi fa accomodare sul divano “Emma sei sempre stata una mamma eccezionale, Elena questo lo deve capire” 

“ non è vero, Simone tu nn hai sentito quello che mi ha detto prima, mi anche detto che di lei nn me ne frega nulla perché sn uguale a Carlotta.” 

“ Emma è una bambina” 

“ giusto dai ragione a tua figlia quindi” 

“ non sto dicendo questo”

“invece si”  mi stacco da lui e salgo in camera e mi sdraio sul letto e continuo a piangere, non sono buona fare la madre. 

Simone. 

Che pazienza che ci vuole. Salgo su ed entro dentro la cameretta di Elena. 

“ Elena”

“vai via” 

“ no, noi dobbiamo parlare” dico duro. 

“ papà ho trattato malissimo Emma e nn se lo merita ” 

“perché le hai detto quelle cose” 

“sono gelosa, prima avevo Emma tutta per me, adesso o c'è il lavoro o c'è la sorellina” 

“ amore ma la mamma non lo fa apposta, oggi voleva tanto venire ma sono stato io a dirle che se stava male di nn andare” 

“ lo vedi io nn esisto più ” 

“ ma non è vero amore, e che la mamma adesso deve pensare per due, nn per uno” 

“uffa e adesso come facciamo? Non posso chiederle scusa lo ferita papà” 

“ sta in camera mia e sua vai da lei, io vi aspetto giù” 

“ dici che mi ascolta?” annuisco. Scende dal letto e va da Emma. 

Emma

Sento aprirsi la porta e dei passetti piccoli venire verso me, tengo gli occhi chiusi e la sento salire sul letto.

“mammina ” mi accarezza una guancia “lo so che nn stai dormendo, scusa nn volevo dire quelle cose prima.  io non le penso, tu nn mi hai mai toccato con un dito, lo so che adesso c'è il fratellino o la sorellina, ma io voglio essere al centro del tuo cuore, per quello prima ho fatto quella cosa, sono gelosa, ho paura che mi abbandoni pure tu come la mia vera mamma”  piange e singhiozza apro gli occhi devo averli lucidi, la prendo per un braccio e facendo attenzione alla pancia la abbraccio la stringo. 

“ Ele, tu hai un pezzo del mio cuore, nn ti abbandonerei mai ti voglio un sacco di bene” 

“ anche io mammina ” la stringo, sento che si apre la porta. 

“ donne della mia vita andiamo a mangiare” 

“ perché non ti unisci un po' a questo abbraccio di famiglia amore” 

“ si papà ” non se lo fa ripetere due volte, sale sul letto e ci stringe tutti e 2 o meglio tutti e 3..sorrido e sento un bacio sulla guancia e uno in fronte vi prego se è un sogno non svegliatemi

𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora