23.

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La sera dopo lavoro. 

Casa Baldasseroni. 

Simone. 

Sono appena rientrato a casa, mamma mia oggi giornata stancante. Appoggio tutto cio che non mi serve al proprio posto. Nascondo la pistola nel posto più lontano per Elena. 

“ papà” 

“amore” dovevo prepararmi per l'uscita con Emma. Veronica mi sorride. 

“ come è andata a lavoro?” 

“ bene. ” mi raggiunge in camera mentre metto la testa dentro l'armadio. 

“dove vai di bello ?” aveva già capito tutto. 

“ esco con una bellissima ragazza” per la prima volta mi stavo confidando di avere qualcuno con mia figlia. Di solito sapevo che era un'uscita tanto per giusto per non pensare alla situazione con Carlotta. 

“uhm! Dimmi come si chiama” 

“si chiama Emma” 

“aaah il tuo capo papà? - non aveva dimenticato - Emma è un bellissimo nome. Anche lei è bella papà?" 

“ si amore” 

“ però io resterò la tua principessa vero?” 

“ amore tu resterai l'amore della mia vita.  Papà non ti abbandona” 

“come ha fatto la mamma? ” Domanda con gli occhi lucidi. 

“amore papà non lo farebbe mai” l'abbraccio. 

“ uhm, allora quando me la fai conoscere?” 

“ di già? Non sarà un po' presto?” chiedo.

“eddai papà sono curiosa” 

“va bene. Quando Emma si sente pronta te la farò conoscere. ” 

“allora dille di fare veloce!” rido e la prendo in braccio e la riempio di baci - ”dai papi - ride - mi fai il solletico e poi fai tardi con Emmina” 

“ ma sentila già le dai i soprannomi. Va bene principessa tu fai da brava eh!” finisco di cambiarmi poi andiamo in salotto

“Simo vai tranquillo a lei ci penso io” annuisco infilando il portafoglio in tasca. 

“Vero a letto presto. Mi raccomando. Ah domani non venire. Arriva mia mia sorella da Roma e va lei a prenderla all'asilo” 

“va bene” mi risponde. 

“ papà quindi viene la zia?” annuisco. 

“ si amore” la bacio ed esco di casa. 

__________

Emma

Respiro, mi aggiusto il vestito rosso, infilo le scarpe nera con il tacco 12. Mi trucco e mi sistemo i capelli. Scendo le scale, uno squillo segno che Simone è arrivato. Esco di casa, è lo raggiungo alla macchina.

“ciao ”  lo guardo. È bellissimo. Ha un jeans, una camicia bianca e converse ai piedi, non si può presentare cosi a me.

“ amore ” mi bacia a stampo “ ti saluta Elena” lo guardo con gli occhi lucidi. 

“ le hai parlato di me?” 

“ un indagatrice nata. Mi ha riempito di domande e io da buon padre non ho mentito e le ho detto che uscivo con te. Non mi piace dirle delle bugie. ”

“davvero le hai parlato di me? ” ero incredula lo avesse fatto. 

“si amore”  saliamo in macchina “ah mi ha anche detto di muoverti a essere pronta che ti vuole conoscere” scoppio a ridere

“ tua figlia è una forza della natura. È comunque io sono pronta. Quello che deve essere pronto sei tu!” sorrido 

“ amore io sono pronto. Ho solo un po' di paura. Dopo Carlotta, sei la prima ragazza che le presento, ho sempre tenuto lei lontana dalle mie probabili relazioni.‡

“lo so che non hai avuto nessuna donna in 4 anni, dopo Carlotta, ma adesso si cambia vita, ci sono io.”

“si hai ragione,si cambia vita” 

Arriviamo in una pizzeria che avevamo prenotato insieme e scendiamo dalla macchina. Una volta tavola. 

“ prendi ciò che vuoi non ti preoccupare” mi dice accarezzandomi la mano. Annuisco. 

“ quando sei andato a Roma cosa è successo con Carlotta? L' hai sentita in questi giorni ?” volevo sapere cosa accadeva nella sua vita. Non ero gelosa di lei. 

“ c'ho litigato di brutto. Vuole l'affidamento. E ora invece mi ha mandato un messaggio dicendomi che lei è pronta a mettere la bambina davanti a un giudice per scegliere, vuole portarla con lei a Parigi se il giudice gliela affiderà.” 

“ Cosa? Simo ma è pazza, vuole toglierti la bambina del tutto. Elena ha solo 4 anni è piccola, come può  pretendere che stia davanti a un giudice per una decisione cosi importante” 

“ lo so e non comprendo. Ma se dobbiamo andare, io sono sicuro che Elena non sceglierà mai lei”  

“ anche io sono sicura ”  mi guarda dritto negli occhi. Prende la mia mano. “ Emma, da quando sei entrata nella mia vita io sono felice, e sono sicuro di ciò che provo. ” mi avvicino per baciarlo e ci portano poi le pizze. 

“ anche io sono sicura di ciò che sento e voglio fare dei passi importanti.” 

“ Elena sarà felice di conoscerti. Oggi quando glielo detto ho rivisto i suoi occhi felici come non li vedevo da tempo. ” 

“ quando sarai pronto o comunque ci sarà occasione la conoscerò.” mi sorride e riprendiamo a mangiare. 

________

A fine serata 

Simone 

La serata è finita sto portando Emma a casa. Vorrei dirle tante cose ma compreso che la amo. Ma quando sto per dirglielo penso che sia presto. 

“ sei stanca? 

' un po. La spalla mi fa leggermente male oggi” ci credevo il fatto di Gabriele aveva peggiorato la cosa. 

“ sei sicura che non vuoi venire a casa mia” chiedo. 

“ no Simo. Non voglio conoscere Elena in questo modo. Non è giusto!” 

“ allora se ci sono problemi chiamami” 

“ tranquillo amore davvero” 

“ siamo sotto casa tua” annuisce la bacio “a domani”  mi bacia a stampo. Scende dalla macchina, prima che possa entrare nel suo portone. Scendo anche. “Emma” si volta. 

“dimmi.” la raggiungo. 

“ non ce la faccio a..” 

“ a cosa?” mi chiede. La bacio di nuovo. 

“ a continuare a tenermi dentro che TI AMO” ok glielo detto. Mi guarda stando alcuni secondi zitta. Non so cosa sta pensando forse sta metabolizzando la cosa oppure…

“ non aspettavo altro che questo. Volevo dirtelo io stasera però credevo fosse presto. TI AMO ANCHE IO. ” la bacio tenendo le mie mani sulle sue guance. Sorrido mentre ci baciamo. 

“ credo sia meglio che tu vada ora o finisce male” 

“ si hai ragione” rido. Le lascio un altro bacio a stampo e poi entra nel portone del suo palazzo e solo quando è dentro parto. 

𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora