Il giorno dopo.
Simone.
Apro gli occhi, ancora nudi avvolti tra lenzuola bianche di casa sua. Questa notte è stato bellissimo, non aspettavo altro che questo momento di amarla e di stare con lei. Ora ce l'ho attaccata come un polpo, la stacco cercando di non svegliarla.
Mi alzo da letto mi rivesto, esco dalla stanza e girovago un po' al piano di sotto, trovando la cucina, apro il frigo e prendo il latte per me metto a fare il caffè per Emma. Mi aveva detto un giorno mentre chiacchieravamo in missione che non beveva il latte. Prendo tutto quando è pronto e lo metto sul tavolo dentro un vassoio, cerco le chiavi di casa di Emma e le trovo. Scendo giù al bar é compro 2 cornetti caldi, uno alla crema e quello al cioccolato per Emma. Torno a casa di Emma che non si è ancora svegliata, così le porto la colazione a letto. Sta tutta accartocciata e abbraccia il mio cuscino appoggio la colazione nel suo comodino e le accarezzo una guancia.“ ma allora sei qua ?” mi dice con gli occhi ancora chiusi. Sorrido.
“ certo dove volevi che fossi scusa?”
“ non lo so. Avresti potuto cambiare idea e fossi scappato”
“non ho cambiato idea e soprattutto non scappo quando so che una cosa è mia”
“ vieni qui?” mi batte la mano sul materasso guardandomi con un occhio aperto e uno chiuso. Passo una mano sulla sua nuca vedo che si gode il momento. La guancia è meno viola rispetto a ieri i polsi non li vedo essendo nascosti sotto il cuscino.
“ guarda che facciamo tardi. Devo portare alle 9 Elena vorrei farmi trovare a casa, altrimenti saranno domande insistenti peggio di me agli interrogatori ” ride.
“ che ore sono?”
“ le 7:30”
“ mhm!” Solleva il capo “ stanotte è stato bellissimo” afferma baciandomi
“ anche per me” vedo e l'abbraccio e lei si lascia stringere. La guardo. Le accarezzo i polsi poco dopo. Scoppia a piangere.
“ mi fanno male”
“sei sicura che nn vuoi andare all'ospedale?” scuote la testa.
“ no, tranquillo metto una pomata e mi passa”
“ la spalla invece” accarezzo la sua pelle nuda mentre con l'altro braccio stringe il lenzuolo sopra il seno.
“Simo sto bene. Rilassati adesso.”
“Emma se lo prendo lo ammazzo quel figlio di puttana” scuote la testa mi bacia di nuovo.
“ stai calmo, sono una poliziotta e so difendermi da sola, lo sbattuto di casa ” sorrido e lei ricambia”
“ amore stasera usciamo e pensiamo a noi”
“ ti ho portato la colazione. Io ho già mangiato”
“ma quanto ti posso amare io a te!" ride, prende il cornetto e lo addenta. Io, invece sono bloccato, ha detto che mi ama, incosciamente ma lo ha detto. Simone ok calmati. Respira. Sorrido.
“ sei bellissima”
“ seh!” guardo l'orario. Merda è tardi!
“amore ti dispiace se vado ci vediamo in commissariato. Altrimenti…” mi bacia.
“ vai.. mi raccomando non fare tardi. Se no mi toccherà farti rapporto” rido. Le rubo due baci ed esco dalla stanza.
________
P. Emma
Finalmente la mia vita è al completa, sento di essere finalmente felice. Come se fosse tutto al proprio posto. Sto vivendo di nuovi delle emozioni che non provavo da tempo e che Simone ha riscoperto in me. Stanotte è stato come rivivere la mia prima volta, sembro un'adolescente alle prime armi, innamorata persa. Mi squilla il telefono
“pronto” dico
“pronto adesso cosi si dice?” mia sorella.
“Angy amore mio”
“ ruffiana”
“ oddio sorellina, tutto bene a Malta?”
“ oh qua va tutto bene. Tu a Torino? Con Gabriele? ” respiro profondamente per non piangere. Non volevo ricordare quello che era successo prima che chiamassi a Simone.
“ sono cambiate tante cose Angy. Mi sono innamorato del mio nuovo vice-ispettore e Gabriele mi ha quasi menato quando glielo detto”
“ ma è pazzo? Come stai?”
“ Simone mi ha curato stanotte”
“Simone eh?”
“ dai Angy!”
“dimmi com'è?” avete presente i giornalisti di gossip. Ecco, mia sorella è cosi, peggio delle vicine di casa mia, sorrido.
“quando vieni a Torino te lo faccio conoscere”
“ tu lasci così una donna incinta disperata” rido.
“a proposito come stai? ”
“ sono piena di contrazioni”
“ ci manca una settimana è finalmente Stefania verrà al mondo”
“sei più euforica tu di diventare zia che io mamma”
“ un battufolo tutto rosa sorella non sei contenta?”
“si ovvio. Ma noi stavamo parlando di qualcuno”
“ ok va bene si chiama Simone - questo te lo già detto- ha 25 anni e ha una figlia”
“ cazzo” scoppio a ridere.
“ se manco lo hai visto!” le dico ridendo ancora.
“ conoscendoti non mi deluderesti in fatto di bellezza. È bello vero?”
“ bello è dire poco Angy. Non ti dico quando lo visto per la prima volta, stavo morendo davanti ai colleghi”
“ azzo allora deve essere un bel fuso! ”
“si, ma ti avviso è mio”
“mamma mia come sei gelosa marcia”
“ non sono gelosa è solo proprietà privata”
“ mi hai detto che ha una figlia ?”
“ si, la compagna gli ha lasciato la piccola ha 6 mesi”
“ l'hai già conosciuta?”
“no. Non ancora ma vorrei farlo presto. Sento il bisogno di conoscerla. ”
“ allora sei proprio innamorata se vuoi fare questo passo”
“Angy sto bene con lui.”
“ mi sa che ti ho perso!” ridacchia.
“ tesoro scappo il lavoro chiama”
“saluta il bel fusto” scoppio a ridere.
“ attenta a te. - ride - ciao amore un bacio grande a tutti”
“ ci sentiamo presto anche perché poi Stefania verrà al mondo e io voglio che tu lo sappia”
“ ovvio” la saluto. Chiudo mi cambio e corro a lavoro. Mamma mia altra giornata dietro la scrivania.
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𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️
FanfictionEmma Muscat commissario di polizia a Torino incontrerà il suo nuovo ispettore Simone Baldasseroni. Due vite completamente opposte. Cosa succederà dopo il loro primo incontro? ❤️ Niente spoiler. Accomodatevi, lasciatevi trasportare dalle emozioni...