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L'incontro tra la piccola Elena e Sara. 

Emma 

Oggi porto Elena al carcere dalla madre,sono riuscita a tenerlo nascosto a Simone. Ho aperto delle pratiche per poterla portare e insieme all'avvocato che sarà presente oggi si vedranno  Ho l'ansia io figuriamoci lei.

“ ehi ” mi bacia “ dove vai?” 

“ finire di sistemare le faccende del matrimonio cn Sha” 

“ rientri tardi a casa?” mi accarezza i fianchi. 

“non penso, ti amo amore” 

“anche io ”  esco dall'ufficio di cosa, odiavo mentire a Simone ma lo stavo facendo per Elena. 

Una volta a scuola aspetto che esca e poi la porto nel carcere. La vedo agitata. “ Elena stai tranquilla per qualunque cosa io ci sono" entriamo dentro, è orario di visita e andiamo verso gli apparecchi dove ci si incontra con i carcerati. Carlotta appena ci vede sbarra gli occhi, prendo il telefono e lei pure. “ ciao se sono qua e perché Elena ti voleva parlare. Non sono venuta come poliziotta ma come amica di tua figlia. ” dico. L'avvocato era arrivato da poco ma era rimasto fuori. Per qualunque cosa sarebbe intervento. Io ero a due passi da entrambe. Potevo vedere ogni cosa. Lascio sedere Elena nello sgabello e prima di lasciare il telefono 

“ vuole parlare con me ? ” annuisco, passo il telefono a Elena. 

“ ciao mamma” 

“ amore mio ” si guardano e in questo momento mi sento di troppo sul serio. “che ci fai qua a mamma ? Dovresti stare a casa con papà ed Emma” 

“sono qua perché volevo vederti e parlarti” 

“ dimmi”

“sai che io non mi sono ancora dimenticata del male che mi hai fatto” Elena ha gli occhi lucidi“ è una ferita ancora aperta. Ci sono giorni che ho gli incubi ti vedo davanti a me con il cinto e mi picchi e poi vedo sangue dappertutto, quando avevo 4 anni avrei voluto vedere il mio papà e la mia mamma stare insieme come tt i miei amichetti dell'asilo. Volevo giocare con te, volevo sentire la tua risata tutti giorni, invece non è mai stato così. Tu non ci sei mai stata, non mi hai mai chiamato, solo quando papa ti faceva i cazziatoni allora tornavo a essere la tua principessa, sono cresciuta cn papà da quando neonata. Quando mi hai portato via da lui e da Emma, mi sentivo soffocare, non mi sentivo a casa, mamma ti ho sempre voluto bene nonostante il male che mi hai fatto, l'unico ricordo che ho di te e quello che sulla mia pelle.  Non ho un bellissimo ricordo del nostro legame, mamma come madre hai fallito, in tutti questi anni ti ho pensato, è vero sono piccola ho solo otto anni e ancora devo crescere ma penso che nessuno meriterebbe quel trattamento schifoso, poi penso che sei sempre mia madre, spero che questo posto ti faccia capire quanto male hai fatto a me, Sha e tutta quella gente a Parigi” Elena ormai piange a dirotto e anche Carlotta.

“ Elena, la mamma ti promette che sconterà tutte le pene qua dentro e quando uscirò di qua cercherò di fare tutto ciò che non ho fatto prima”

“ non voglio promesse mantenute mamma, voglio la verità io, voglio i fatti, mi hai fatto male mamma, e il perdono arriverà solo se tu sarai cambiata del tt ” scende dalla sedia lascia il telefono a me. Raggiungendo l'avvocato che ormai era un amico di famiglia. 

“ Emma ” mi richiama “ grazie per quello che hai fatto in questi anni, grazie per come l'hai cresciuta, grazie perche ha ragione Elena nn si merita una madre come me, ma una come te. Ha bisogno di una madre che non le faccia mancare nulla, è  quella madre sei tu Emma, sei tutto cio di cui ha bisogno Elena e anche Simone, io non sono mai stata brava ne ha fare la compagna e neanche la madre, adesso che sn qua dentro ho capito che al mondo non esisto solo io, ma ci sn tante persone come me che per la famiglia hanno fatto di tutto. Io  invece nn ho fatto nulla. “piange e anche io, Carlotta ha capito di aver sbagliato tanto nella vita e per questo sta pagando. 

“ mi prenderò cura di Elena” 

“grazie” 

“di nulla lo faccio perche le voglio bene, e ho anche capito che tu in questi 4 anni sei cambiata tanto ”  sorrido, la saluto e lasciamo il carcere, Elena è in silenzio, le accarezzo una manina. 

“mamma ” mi volto, sta piangendo “ non lasciarmi mai” 

“ vieni qua scemina ” ci sediamo in una panchina e la prendo in braccio e la stringo “ma chi ti lascia a te, né io e ne il papà abbiamo intenzione di lasciarti amore mio, sei la nostra vita, quando sarai grande sarai tu a lasciarci” 

“no mamma non è vero!  Io da grande non vi abbondero mai, voi siete i miei genitori, mi avete fatta crescere. 

“amore mio ” la stringo al mio petto. 

“ vorrei essere come tu sei con la nonna e come papà  con i suoi genitori

“ sarà cosi amore, anche se un giorno tornerà la tua mamma, io per te ci sarò sempre, è adesso andiamo a casa che ci aspetta papà” 

“va bene ”  mi bacia una guancia,salutiamo francesco l'avvocato e poi saliamo in macchina, direzione Casa.

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Simone 

Elena sta tra le braccia di Emma e i piccoli sulle sue gambe.. è una mamma perfetta, non potrei mai dire niente su di lei. È eccezionale. 

“che fai ancora la vieni qua?” mi chiede sorridendomi. 

“ ma se siete tutti stretti,stretti” 

Celeste:  papa vengo io in braccio a te cosi la mamma sta comoda. 

Diego: anche io

“vedi una soluzione c'è!” rido, mi siedo vicino a Emma sul divano e Celeste con Diego mi saltano addosso e continuiamo a vedere il cartone. I piccoli nel frattempo crollano ed Elena pure.

“Simo” mi volto“ devo dirti una cosa!”

“ cosa è successo ?<” 

“ oggi ti ho mentito" la guardo “ti ricordi quando l'altra volta Elena mi ha chiamato e mi ha fatto vedere la cicatrice ” annuisco ”ecco mi ha chiesto di vedere Carlotta!” 

“ dimmi che nn l' hai portata davvero?" - abbassa lo sguardo

“ si l'ho fatto. Oggi non ero cn Sha ero con lei, lo portata e Elena ha parlato con Carlotta. Tutte due piangevano, Carlotta era distrutta mi ha chiesto di starti accanto e di dare tutto l'amore a Elena che lei non le ha dato, che non è mai stata un buona compagna e neanche madre” la guardo. Ero scioccato da questa cosa. 

“ ci anche parlato?” 

“ si” 

“ ed Elena come era fuori dal carcere?’ 

“si sentiva sollevata dal fatto di averla vista e detto quello che sentiva dentro. Mi ha detto anche che lei non ci abbandonerà mai perché vuole un rapporto come noi ce l'abbiamo cn suoi nonni ” sto per piangere “ stai tranquillo tua figlia nn ti lascerà mai, siamo la sua vita” 

“lei è la mia” 

“ ti amo” mi dice respiro. 

“ pure io amore, sei un ottima madre, Elena e piccoli non potevano meritare di più se non te.

“ amore mio ” ci baciamo. “Portiamo queste pesti su e ci facciamo le coccole" annuisco. Emma e i piccoli compresa la mia piccola Elena sono la mia vita. 

𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora