𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️

27.

Simone

Oggi facciamo un mese che stiamo insieme.. ho organizzato una serata romantica al mare..solo io e lei. Elena sta con Veronica. Spero vada tutto bene. 

“Emma sei pronta” la richiamo.

“ papà calmati un po' le principesse si fanno aspettare” rido, parla con il boccone pieno di pane e non si capisce nulla. 

“Ele, non si parla con il boccone pieno” la vedo che ingoia.

“scusa papà” le bacio una guancia

“ eccomi, eccomi” scende le scale con un vestito lungo Blu e le scarpe abbinate

“mamma sei bellissima” 

“grazie piccoletta” 

“papa chiudi la bocca che entrano le mosche” 

“ sei stupenda” 

“grazie, il vestito non è mio. Ma di mia sorella” 

 “non fa nulla sei incantevole lo stesso” la bacio a stampo.

“allora amore, la pasta è pronta e anche la carne quando vuoi mangiare dillo a Vero che ti riscalda tutto.” 

“ va bene. Mamma ” Emma sì volta. 

“ dimmi” 

“ ti voglio bene” Emma ogni volta si scioglie. 

“ anche io amore” le bacia una guancia.

“ stanotte posso dormire con voi ? guardo Emma, in realtà avevo altri piani.

“amore facciamo cosi domani dormi con noi.  Mamma con il papà oggi rientrano tardi” 

“ va bene, allora domani lettone” batte le mani 

“ si e ci facciamo tante coccole” Elena salta sul divano felice, trova sempre una soluzione a tutto. Non potevo incontrarla prima questa meravigliosa donna?

“ andiamo?” chiedo. 

“ si ”  usciamo di casa

“ amore aspetta.” Si ferma. 

Emma

Lo guardo, oggi festeggiamo un mese che stiamo insieme. Non comprendo però le sue intenzioni. Lo vedo togliere un fazzoletto da dentro la tasca. 

“adesso ti bendo” 

“simo il trucco però!”

“ eh mamma mia ci mettiamo poco!” ridiamo, mi benda e mi fa salire in macchina. 

“dove andiamo?” 

“ amore non incominciare eh!” 

“ uffa!” protesto. Mi sistemo sul sedile e lui continua a guidare. 
Dopo pochi minuti Simone ferma la macchina. Non so dove siamo e non mi dire niente mi sta facendo salire l'ansia. 

“ ferma mi raccomando” 

“ e chi si muove! Non vedo nulla”

“meglio" rido, scende dalla macchina e mi aiuta a scendere. Sento il rumore del mare e sorrido.

“ non ci credo mi hai portato al mare?” 

“ uhm boh” scoppio a ridere, mi prende per mano e mi guida. “allora ferma qui” sento la sabbia entrarmi nelle scarpe. Mi toglie la benda, “oddio ma è bellissimo!" Aveva fatto mettere il tavolo al centro di una finta spiaggia che aveva fatto creare in una stanza. Ero sbalordita di ciò che aveva fatto fare. Intorno a noi é pieno di candele accese e c'e una scritta vicino al tavolo “ ti piace?” mi chiede. 

“ sono senza parole Simo grazie” 

“ per te” un mazzo di rose rosse. 

“ grazie amore” lo bacio con passione, ci mettiamo a tavola e mangiamo.

“ ti ho portato qua, perché volevo ricreare una magia quasi come se fossi al mare. Immagino che venendo da Malta sia uno dei tuoi posti preferiti esattamente come Elena. Se fosse per lei starebbe tutte le stagioni al mare. Ora che siamo a Torino sentirà ancora di più la mancanza. D'estate passo intere giornate con Elena a fare castelli, a giocare nell'acqua” sorrido e gli accarezzo una guancia. “Emma stai diventando sempre piú importante per me. E adesso che c'è la causa voglio che mi stai accanto” 

“ Simo io ci sono non ti lascio solo” 

“Elena dovro portarla con me” non ero d'accordo di portare Elena davanti a un giudice. Per una bambina di quattro anni poteva essere un trauma. Come può una madre non capire questo?

“io sarò con voi” 

“ se mi levassero Elena io sarei un uomo a metà"

“ nessuno te la porterà via Simo. Nessuno ok!”  lo bacio per tranquillizzarlo. Anche io avevo un po' di paura. Non nego che mi sono affezionata a Elena in una maniera assurda. 

“ hai visto la scritta?” mi chiede dolcemente. 

” eh no! Dove sta?” me la indica. 

TI AMO PICCOLETTA MIA

“ oddio amore. È bellissimo, quanto tempo ci hai messo per scriverlo con i sassi” 

“ non molto, però per te questo ed altro” 

“ la mia vita non è sempre stata delle migliori. Quando sono venuta qua in Italia la mia famiglia era molto unita. Poi non so cosa sia successo, mio padre se ne andato di casa lasciando definitivamente mia madre in un paese che non conosceva. Con tre figli sulle spalle. Non so nemmeno che fine abbia fatto, se è vivo se è morto se sta bene. Non so più niente di lui. Non so nemmeno se voglio saperlo. ”

“quanti anni avevi quando sei venuta qua?” mi chiede. 

“ avevo quindici anni. Ero in piena adolescenza. Mia sorella, invece era più grande di me riusciva a  capire al meglio la situazione anche per lei è stata difficile. Mio fratello era più piccolo di me. La mamma è stata molto male” 

“ immagino. Adesso dove stanno?” 

“ quando ho preso l'incarico a 22 anni qui al commissariato ero un agente normale con Giulia ed Elisa, il commissario che c'era prima mi aveva detto che ero brava in questo lavoro così mi ha fatto seguire tutte le procedure per essere come lei. Nel frattempo mia madre con i miei fratelli sono tornati a Malta. 
Mia sorella Angelica è un attesa della sua prima bambina e mio fratello Andrea invece non ne vuole sapere di fidanzarsi. ” 

“ vedrai che anche lui troverà quella giusta. ” 

“ lo spero tanto. ” 

“ vorresti un giorno parlare con tuo padre?” 

“ non lo so. In realtà quando abbraccio Elena che mi dice di non abbandonarla, rivedo la scena di lui che va via, lasciandoci da soli. Senza alcuna spiegazione. ” 

“ adesso ci sono io con te mhm. ” annuisco. Mi abbraccia e finiamo questa bellissima cena. Mi ero aperta con lui e non me ne pento. 

Simone. 

Entriamo in casa, si toglie le scarpe per non fare rumore, mi prende per il colletto e mi bacia. La spingo verso il divano e cadiamo entrambi come dei pesci lessi, ridiamo in silenzio per non svegliare Elena. Veronica nel frattempo ci vede ridacchia esce di casa ed Emma è color peperone. 

“amore secondo me il letto è molto più comodo del divano” mi dice nascondendosi. 

“ andiamo”  la prendo a modo di principessa e saliamo in camera, chiudo la porta per non bloccare la cresciuta a mia figlia e noi entriamo nel nostro mondo, vivendoci come facciamo da ormai 1 mese. Un mese pieno di Amore e felicità.