Emma.
Abbiamo deciso di andare a trovare Elena a Parigi. Io ho lasciato il commissariato nelle mani di Alessandro. Siamo in aereo, e Simone è parecchio teso. Immagino per il fatto che non la vede da un po'. Ha iniziato a reagire, sono passati un paio di giorni da quel giorno che lo quasi mollato. E tornato a mangiare. Ha fatto una cura dettata dal medico e un po' di idratazione perché era proprio messo male.
“amore stai calmo” gli dico
“ è se Elena non sta bene e io non posso fare nulla. ”
“vedrai andrà tutto bene. Ho chiamo un mio collega di lavoro li ha Parigi e un avvocato se c'e qualcosa che non va la bambina torna nelle tue mani ” sorride, gli accarezzo una guancia.
“ sei perfetta!”
“non è vero. ”
“invece si. Stai facendo un sacco per me”
“tu lo hai fatto all'inizio sto solo ricambiando l'amore che mi hai dimostrato. ”
“ ti amo ogni giorno di più ”
“anche io gli dico.
Dopo 2 ore di viaggio, ci siamo addormentati e chiediamo al taxi di portarci alla villa Monteschi dove vive Carlotta.
È famosa in tutta Parigi. Almeno qualcosa di buono lo ha fatto, ho visto i suoi disegni e ed brava a fare capi d'abbigliamento e spero anche a fare la madre.
Arriviamo, ringraziamo e chiediamo al taxi di aspettarci qua. Ci dice di« si» e suoniamo alla porta.“ si chi è?”
“ sono il signor Baldasseroni non è che per caso c'è la signorina Carlotta?”
“guardi in questo momento non c'è ”
“allora mi dica se c'e mia figlia. La scongiuro.” chiede disperato.
“ ma lei è il padre di Elena?” Simone mi guarda
“ sì certo!” apre il cancello ed entriamo.
“signore da una settimana che voglio rintracciarla e nn ho un suo recapito telefonico”
“ è successo qualcosa di grave?” Simone inizia ad andare nel panico. Guarda credo la cameriera. Ha una villa lussuosa.
“ la piccola sta in camera non mangia e non si fa toccare da nessuno. Ed è piena di lividi. ”
“che cazzo sta dicendo?”
“Simone calmati”
“ come faccio a calmarmi sono appena arrivato e questa tizia mi dice che mia figlia sta male”
“ ti ho capito ma mantieni la calma. ” credevo nella buona fede della ragazza di fronte a noi.
“ se non mi crede l'accompagno al piano di sopra”
“ certo" mi prende la mano e saliamo mille scalini.
“ Elena posso? Sono shamin.”
”no” sta piangendo. Non volevo sentirla così.
“ Ele, sono Emma ti prego apri la porta.”
“ non è vero Emma non c'è. La mamma dice che non mi vuole più e che non devo nominarla. ”
“Ele ascoltami ti prometto che tutto quello che successo in queste settimane non succederà più. Sono io apri la porta ” sentiamo un rumore di chiave e la maniglia muoversi e la sua chioma mora uscire dalla camera.
“ma allora se veramente tu! Papà” si butta su di lui. Simone scoppia a piangere e la stringe forte “papà ti prego fai piano”
“amore che ti è successo?” chiede Simone guardandola dolcemente.
“ la mamma mi picchia” sbarrò gli occhi.
“ che cosa ?”
“ si la mamma mi alza le mani da quando siamo uscite dal tribunale." Simone la mette giù e le alza la maglietta. Cazzo è piena di lividi, ha un braccio viola.
“amore mio, non succederà più nulla di questo. ”
“ehi” mi abbraccia “ ti va di tornare a casa con noi”
“si ” sorride quanto mi era mancata. Mi abbraccia.
“ che cazzo ci fate voi qui? Non doveva essere a Roma, ha fare la coppia di fidanzatini. ” Simone le vai incontro e la spinge verso il muro. Metto una mano davanti agli occhi di Elena.
“ sei una puttana di merda, non ti dovevi proprio permettere di toccare mia figlia sangue del mio sangue. Che cazzo di madre sei eh? Sei una stronza. Cazzo Carlotta mi ero fidato di te. Ti vuoi dare una svegliata? - urla sempre più forte - non esistono solo i sogni. Una bambina è una grande responsabilità. ”
“ ma io ero stanca dal lavoro e lei non voleva fare quello che dicevo. Nominava sempre Emma. ”
“ fattela una cazzo di domanda se la bambina non ti vuole. Hai visto come cazzo l' hai ridotta eh? È tu saresti una madre affidabile, ringrazia che sei una donna se no adesso saresti su un letto d'ospedale a lottare tra la vita e la morte" tappo le orecchie a Elena e l' abbraccio ” da oggi scordatela di vederla, lo hai voluto tu. Adesso sì che giochiamo come si deve. Stavolta sono io che chiedo di non fartela toccare mai più e manco vedere. ”
“ Simone non farmi questo?”
“ mi dispiace Carlotta ma le cose stanno cosi.”
“Elena andiamo” dico.
“ shamin grazie ” urla la bambina, Carlotta è buttata in terra che piange. Usciamo da quella casa. Elena si stringe tra le mie braccia.
“ amoree” gli dice Simone sorridendole.
“papà voglio tornare a casa”
“ adesso ci andiamo” dico.
“finalmente” ci stringe tra le sue braccine piccole..come una vera famiglia
Simone prepara un biglietto anche per Elena in aereoporto e torniamo definitivamente in Italia.
A Torino.
Simone.
Dio che schifo che mi fa quella donna. Vedo Emma venire verso di me che sono seduto sul divano. Si siede e mi abbraccia. Le bacio una guancia.
“ dorme?”
“si, è crollata finalmente.”
”domani la porto dal medico e poi chiamo l'avvocato e gli faccio vedere cosa gli ha fatto Carlotta. ”
“si, peró poi basta, amore chiudiamo col il passato”
“ si e ci viviamo il presente." Le rispondo baciandola.
“ e il nostro futuro"
“devo chiederti una cosa" ero in ansia per quello che stavo per chiederle.
“ dimmi” non ero certo che lo volesse fare. Era un passo importante che l'avrebbe legata a noi per sempre.
“Tu saresti pronta ad adottare Elena come tua figlia” mi guarda con gli occhi lucidi.
“ Simo me lo chiedi pure?”
“ allora è un si?” mi stringe dal collo.
“un si certo Simo. ”
“allora avvieremo le pratiche dopo che il giudice avrà tolto tutto a Carlotta. ” annuisce. La bacio con passione e ci lasciamo trasportare dalle emozioni, vivendoci in quel divano che presto sentirà l'odore della famiglia.
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𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️
FanfictionEmma Muscat commissario di polizia a Torino incontrerà il suo nuovo ispettore Simone Baldasseroni. Due vite completamente opposte. Cosa succederà dopo il loro primo incontro? ❤️ Niente spoiler. Accomodatevi, lasciatevi trasportare dalle emozioni...