☆ deep down ☆

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[...]

La Sala Grande è agitata, la partita più attesa dell'anno sta per volgersi: Grifondoro contro Serpeverde. Se ci fossero stati i gemelli sicuramente avrebbero fatto esplodere qualche fuoco d'artificio.

Mi avrebbero dissolto qualunque ansia, adesso mi ritrovo con le mani che tremano e lo sguardo totalmente perso nel vuoto.

"Sophie, come va?" sento Seamus dire da dietro di me.

Mi giro con assoluto menefreghismo, ha scelto un bruttissimo momento per venire a parlare con me. Non riesco neanche a rispondere da quanto io abbia ansia.

Quest'estate siamo usciti tre volte, e mi aveva chiesto di iniziare un qualcosa di serio: non gli ho mai risposto, ma non voglio dirgli di si.

"Ci hai pensato?" mi chiede.

Il mio sguardo fa capire perfettamente il mio pensiero, se ne va senza dire nulla. Mi dispiace, ma non ci posso fare assolutamente nulla.

"Lumacorno a Natale da una festa" se ne esce Hermione, probabilmente per cambiare discorso.

"Ci porterai Cormac?" il tono di voce di Ron è il più infastidito che io abbia mai sentito.

Che stupido, non ci arriva proprio, e anche Hermione ci è rimasta male ovviamente. Voleva chiaramente chiederlo a lui.

Io a questo punto, immagino che non ci andrò. Arriva Lavanda e augura buona fortuna a Ron: che odio quella ragazza, spero il mio amico non cadi mai nelle sue grinfie.

"Io mi ritiro, non ce la posso fare!" più il rosso dice così, più mi mette ansia.

"Succo?" gli chiede Harry e gli porge una tazza piena di succo di zucca.

Arriva Luna da dietro, un cappello a forma di leone. Mi piace troppo quella ragazza, per quanto possa essere giudicata strana, io la considero unica nel suo genere.

"Che brutta faccia che hai Ron. È per questo che ci hai messo quella cosa nel succo?" chiede a Harry.

Lui fa vedere la boccetta di Felix Felicis e se la mette nella tasca della camicia. Non credo gliela abbia messa davvero, dentro.

Sebbene Hermione lo abbia avvertito, Ron la beve comunque. A Harry non importa - a quanto pare - di poter essere espulso, ma come ho detto: non credo a lui e alla felix.

"Andiamo ragazzi, dobbiamo vincere una partita!" ci incoraggia Ron, euforico.

Ci diamo tutti e tre il cinque e corriamo verso il campo.

Alla partita Ron è fantastico, non ne manca una. La folla lo acclama, quando il boccino viene preso da Harry tutti ci abbracciamo.

Per festeggiare, decidiamo di fare una gran festa nella Sala Comune di Grifondoro, e i cori per Ron continuano, mentre lui si gode la fama.

"Non avresti dovuto farlo" dice Hermione, mentre guardiamo da un angolo tutti i nostri compagni di casa mentre si divertono.

"Non ce l'ha messa davvero" dico, infatti è così.

Harry tira fuori la fialetta ancora piena: lo ha fatto solo per farlo credere a Ron. Ma sembra che Hermione sia troppo occupata a guardare il rosso per seguire il ragionamento di Harry alzo lo sguardo: si sta baciando Lavanda.

Herm scappa via, con me e Harry dietro. Si mette in fondo alle scale della Torre, e piange, noi ci sediamo ai suoi lati, la abbracciamo.

"No Sophie, tu sei l'ultima che può comprendermi" dice tra le lacrime, mi alzo subito davanti a lei.

"Cosa?" chiedo, non avrò sentito bene.

Spero di non aver sentito bene.

"Mi guardi dall'alto della tua vita perfetta, piaci a qualsiasi ragazzo ti veda per la scuola, non hai mai sofferto per amore"

Harry nel frattempo sembra dalla parte di Hermione, non fa assolutamente nulla. Posso capire la delusione da parte di quello stronzo di Ron, ma non può andarmi contro, soprattutto dal momento in cui sono qua per lei.

"Davvero? Sto dietro a Fred da anni!" mi guarda male "Quando ha invitato Angelina al Ballo del Ceppo pensi che io non sia stata chiusa in camera a piangere?"

Hermione vuole ribattere, ma non lo fa: potrebbe essere che non mi vuole far arrabbiare ancora di più, oppure non sa come farlo.

"Tu non lo sapevi perchè eri troppo occupata a scegliere il vestito da metterti" gli occhi mi stanno iniziando a diventare lucidi.

"Vuoi stare sempre al centro dell'attenzione, ecco cosa odio di te"

Perchè oggi le persone si stanno rivelando più stupide di quanto non lo fossero mai state? Ed egoiste, davvero egoiste.

"Davvero, Herm, sono venuta qui per" mi fermo e mi volto

Sta diventando troppo, non riesco ad andare avanti senza piangere. Sento la stupida risata di Lavanda, le lacrime iniziano a scendermi dagli occhi.

"Scusate, il posto è già occupato" dico alla coppietta a braccetto.

Salgo velocemente le scale. La sala comune è ormai vuota, andrò a letto con la speranza di svegliarmi alla Tana per le vacanze di Natale.

[...]

Me ne sto da sola, in un angolo, in piedi come una scema, con il mio vestito nero normalissimo e una rosa rossa tra i capelli, mentre tutti i preferiti di Lunacorno ballano e chiacchierano.

I miei amici non mi hanno neanche chiesto scusa, non vedo i miei migliori amici da una vita e mia mamma non mi sta più scrivendo. Che bello.

Mi si avvicina Neville, è sempre carinissimo nei miei confronti quel ragazzo.

"Vuoi da bere, Sophie?" chiede, l'enorme sorriso di sempre.

"No, grazie Neville" un grazie che viene direttamente dal cuore, annuisce e continua a smollare in giro bicchieri di Champagne.

Non ha senso stare qui, me ne vado.


Mentre cammino verso l'uscita sbatto contro uno dei ragazzi che distribuisce da bere e mi bagno completamente il vestito.

Vado in bagno a cercare di asciugarlo con qualche incantesimo, se non con le lacrime che sto versando per l'esaurimento.

"Sophie, perchè piangi?" dice la mia rossa preferita uscendo da uno dei bagni.

Mi abbraccia da dietro, io mi giro verso di lei e ricambio l'abbraccio. Le racconto dei miei vari problemi, mentre lei mi passa la mano sulla schiena qualche volta per tranquilizzarmi.

Non potrei desiderare amica migliore in questo momento, in generale. Mi sorride, asciugandomi una lacrima.


Usciamo dal bagno e, proprio in quel momento, entra Gazza con Draco di fianco, sembra arrabbiato.

"Signore, sostiene di essere stato invitato" dice il custode, con il solito tono di voce da mezzo morto.

Non voglio far finire nei guai mio cugino, intanto non so cosa ci potrebbe trovare qui di tanto fondamentale per i suoi amici mangiamorte.

"Sì, lo avevo invitato io, era solo in ritardo" rispondo io.


Tutti nella stanza mi guardano male, non mi importa nulla sinceramente. Sanno tutti che è mio cugino, e sanno tutti che in fondo in fondo, gli voglio bene.

fred weasley ~ you are my sunshineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora