Mi inginocchio affianco a lui, il viso schiacciato sul suo petto, le lacrime rossastre che gli bagnano la giacca.
"Ti prego Fred" i singhiozzi non smettono di interrompere le mie urla disperate. Una mano mi tocca la spalla, ma non ho la forza di guardarmi indietro "Me lo hai promesso, non ci avresti mai lasciato!"
Passi di corsa arrivano verso di noi, poi la voce di George mi sembra più rumorosa di ogni altra: sta cercando il suo gemello da un po'.
Non riesco neanche ad alzarmi e abbracciarlo, dirgli che mi dispiace e che io non lo sto salvando. Il sogno di anni fa, si è avverato fino ad ora, ma lui non si sta risvegliando.
"Ti prego!" i miei polmoni vanno in fiamme, e i miei occhi si stanno prosciugando sul suo petto.
George si avvicina e si accascia accanto a me, anche lui non riesce a trattenere le lacrime. Mi guarda speranzoso, si aspetta che io faccia qualcosa: non ci riesco, è più forte di me.
"Mi dispiace, George" piango come non ho mai pianto in tutta la mia vita, il senso di colpa che mi schiaccia come una colonna direttamente sulle spalle.
Altri passi, anche adesso di corsa, e questa volta mi giro: in piedi, a una decina di metri da noi, c'è mia mamma, viva. Mi alzo e corro verso di lei, lei verso di me, i nostri corpi entrano in collisione.
Mi prende il viso tra le mani, mi bacia le guance e poi mi stringe forte a sè, mentre io continuo a ripetere le stesse tre parole.
"È morto, mamma" in continuazione, come un disco rotto.
Ci avviciniamo agli altri, aiutiamo a portare il corpo di Fred in Sala Grande, poi continuo a piangergli addosso. Sapevo che si sarebbe tutto rivelato falso, che quel mio sogno era stato un solo tentativo del mio inconscio di non farmi deprimere, sapevo che non si sarebbe salvato.
Il mio lamento continuo viene fermato da un urlo di disperazione in particolare, lo riconosco: è mia mamma. Mi alzo velocemente, enormemente preoccupata, la vedo non molto distante da noi, mentre piange sul corpo di qualcuno.
È Remus, e sta di fianco a Dora, le loro mani intrecciate.
Corro da lei, abbraccio forte la mia mamma mentre lei si dispera. Piangiamo entrambe, mentre guardo gli occhi di Remus che fissano il vuoto davanti a lui.
Mi volto verso Dora, è bella anche così. Le accarezzo la guancia, le lacrime iniziano a grondare dagli occhi, e sospiro. Mia figlia avrà il suo nome, lo so.
La folla comincia ad uscire dal castello, guardo mia mamma, mi fa cenno di seguirla. Ci prendiamo per mano, entrambe abbiamo gli occhi estremamente rossi, non mi reggo in piedi.
Il gruppo vastissimo di mangiamorte avanza per il ponte davanti all'ingresso della scuola, Hagrid è più avanti ma è tenuto da delle catene.
In braccio ha un corpo, un cadavere, non è difficile riconoscerlo, non per me. E ricomincio a piangere, lascio la mano di mia mamma e corro verso Voldemort e i suoi seguaci. Qualcuno mi ferma prima che io possa raggiungerli: George, mi prende per mano e mi attira a lui, nell'abbraccio più fraterno che io abbia mai ricevuto.
Harry Potter è morto, e i mangiamorte ne sono contenti. Si schierano tutti davanti a noi, il mio sguardo potrebbe bruciarli uno a uno, così come quelli di tutti gli altri.
"È giunto il momento di prendere posizione" annuncia quel viscido bastardo, vorrei che morisse in questo momento "Unitevi a noi o morirete!".
Lucius e Narcissa stanno guardando Draco, lo chiamano con gli occhi. Cerco di guardarlo anche io ma lui non ricambia il mio sguardo, va da loro.
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fred weasley ~ you are my sunshine
Fanfic🧡🏵 L'arancio è il colore della nascita del sole e dell'autunno pieno. È associato all'ottimismo, al calore, alla fiducia, ma anche all'orgoglio, al freddo, alla malinconia e persino alla morte.