La Torre di Astronomia è il posto perfetto per leggere, pensare, scrivere, viaggiare con la mente nei posti più assurdi del mondo. È da quando sono ad Hogwarts che approfitto dei momenti di pioggia per salire qui, perchè nessuno vuole bagnarsi.
Dicono che la pioggia è brutta, ma per me permette di girare a testa alta con il viso coperto di lacrime.
Il mio diario, che ho aperto in mezzo alle mi gambe incrociate, è completamente bagnato: un misto tra pioggia e lacrime.
Di fianco a me, inoltre, ho la gazzetta: dieci prigionieri di Azkaban sono evasi, tutti "vecchi" mangiamorte. Ovviamente, Bellatrix è tra loro.
Non ho paura, o almeno, mi impongo di non provare alcun timore: non voglio arrendermi, perchè so che quella donna metterà in pericolo la mia vita e quella delle persone che amo, sicuramente.
Inoltre, il ministero incolpa mio padre.
Dei passi rieccheggiano per la torre, segno che qualcuno sta salendo sulle scale: divento invisibile. Una chioma rossa che riconoscerei tra un milione, Fred, baciare la sua fidanzata, proprio nel momento migliore queste teste di pluffa.
Mi trattengo dall'alzarmi e saltarle addosso, continuo semplicemente a piangere mentre sento i rumori delle loro effusioni di sottofondo. Musica per le mie orecchie.
Fred si gira verso di me, trattengo il respiro mentre si avvicina al mio diario e lo prende in mano. Invita Amalia ad andarsene.
Potrebbero beccarci, dice. Gli da un bacio sulla guancia e sorride, il sorriso più bello che io abbia mai visto. Non riesco a non piangere, incessantemente.
Appena lei se ne va, apre il mio diario e lo sfoglia, non ho assolutamente intenzione di fermarlo: non ricordo di aver fatto nomi. Alza lo sguardo e mi guarda dritta negli occhi, o meglio, guarda il cielo nuvoloso dietro di me.
"Puoi respirare adesso, Sophie" ridacchia.
"Ma come fai?" chiedo infastidita, ma abbastanza divertita.
Non lo so, risponde, è come se sentissi la tua presenza e basta. Il mio stomaco esplode, sorrido abbassando lo sguardo.
Me ne vado senza dire nulla, mi è dispiaciuto ma lui è fidanzato, e non posso illudermi così. Non me lo merito.
[...]
Nuova lezione con il nostro professore di Difesa contro le Arti Oscure, ci mostra l'Expecto Patronum. Giuro che è sempre stata il mio più grande desiderio, scoprire quale fosse il mio patronus.
Il problema è che è mezz'ora che tutti i miei compagni giocherellano con i loro patronus e io sono una delle pochissime che ancora non ha fatto uscire nulla dalla sua bacchetta, se non qualche scintilla.
"Sophie, che succede?" anche Harry è preoccupato per il fatto che non sia stata la prima a realizzare un Expecto Patronum perfetto.
Scuoto la testa, concentrata. Il mio amico mi mette due dita sotto il mente e alza il mio viso stanco e infastidito verso Fred.
"Ho qualcosa in faccia?" mimo con la bocca, sorrido.
Lui, dopo aver riso, riesce nel suo intento: dalla sua bacchetta esce una iena celeste, gli si addice.
Penso ai nostri momenti insieme, mi rende solamente più triste. Penso a quando mio padre mi ha abbracciato per la prima volta, sorrido: Expecto Patronum, sussurro.
Una maestosa fenice azzurra mi vola intorno, tutti sono meravigliati. Harry fa partire un applauso, a tutti noi in realtà, io lo seguo e così cominciamo a fischiare e urlare per festeggiare questo nostro traguardo collettivo.
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fred weasley ~ you are my sunshine
Fanfic🧡🏵 L'arancio è il colore della nascita del sole e dell'autunno pieno. È associato all'ottimismo, al calore, alla fiducia, ma anche all'orgoglio, al freddo, alla malinconia e persino alla morte.