☆ idiots ☆

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"Draghi?" chiedo sconvolta a Harry, che è corso da me in fretta dopo averlo scoperto.

Draghi, si, in questo consisterà la prima prova del torneo, ne hanno uno per ognuno di noi. Dovremo sicuramente farli arrabbiare attraverso qualcosa, e cercare di non morire.

"Fleur, Krum e Cedric lo sanno?" chiedo, guardo Cedric da lontano, lui già mi guardava.

Harry si gira e mi sorride, le tiro una manata dallo stomaco. Dal corridoio al di fuori del cortile entriamo dentro questo: negli ultimi giorni si sono diffuse delle spille contro me e Harry e a favore di Cedric.

A me non importa nulla, ormai sono abituata a essere chiamata in modi peggiori di "imbrogliona" o robe del genere, ma a Harry non so.

Avvisto il gruppetto di Cedric, è sempre nello stesso angolo da tre anni che sono ad Hogwarts. Incrocio il suo sguardo e gli faccio cenno di venire da me, i suoi amici fanno dei cori strani prima che si accorgano che c'è anche Harry.

"La prima prova riguarda i draghi, ne hanno uno per tutti noi" si è messo decisamente vicino a me, mi allontano ma sbatto la schiena contro il muro.

Il ruolo da terzo in comodo calza a pennello su Harry, anche se in questa situazione non è totalmente esatto dato che io non ci sto provando con Diggory.

"Ti va di uscire, Black?" chiede, non sembra neanche che mi abbia ascoltato. È imbarazzante.

Alzo gli occhi al cielo, odio non essere presa sul serio, mi sale proprio il nervoso. I suoi amici che continuano a ridere da dietro di lui mi fanno ancora più colorare le punte dei capelli di rosso.

"Non sto scherzando" cerco di trattenere la calma.

"Neanche io" quel suo ghigno glielo ficco dove so io.

Lo guardo male, poi guardo Harry: il suo sguardo sta proprio esprimendo un concetto del tipo 'assecondalo o potrei ucciderlo'.

"Va bene, però dopo la prima prova"

Sorride e annuisce, io a mia volta: non ne ho per nulla voglia, ovviamente, però ancora di più non ho voglia di stare qui con i suoi amici dietro e i loro stupidi cori.

"Riguardo le spille, ho chiesto di non metterle ma-" lo interrompiamo, non importa.

Se ne va dai suoi amici dopo avermi fatto l'occhiolino, nel momento in cui torniamo nel corridoio parte un applauso con alcuni fischi, pacche sulle spalle al Tassorosso a cui ho appena concesso un appuntamento. Probabilemente lo saprà tutta la scuola nel giro di pochissimo.

In lontananza vedo Ron, faccio per salutarlo ma Harry mi prende per il braccio e mi riporta di corsa in giardino. A quanto pare, hanno litigato dopo la chiacchierata con mio padre dell'altra notte.

Draco sta seduto sul ramo principale di un albero, scende alla vista di Harry, viene accerchiato dai suoi amichetti. Che falsi, davvero, stanno con lui solo perchè ha i soldi, li odio.

"Teso, Potter?" lo guarda male, non vorrei altri problemi al momento "Io e mio padre abbiamo scommesso sai? Secondo me non duri più di dieci minuti, secondo lui neanche cinque" mi ha ignorato a quanto pare.

Tutti i suoi amici iniziano a ridere, so già che finirà male tutto ciò. Anche perchè Harry è già arrabbiato per la questione di Ron, se si aggiunge pure Draco esplode.

"Draco, stai zitto, per favore" mi guarda, ma non risponde, ride e basta.

"Non mi frega nulla di quello che pensa tuo padre. Lui è vile e crudele, e tu sei patetico" risponde Harry.

Odio quando la gente lo fa apposta, a litigare. Capisco che ce ne sia bisogno qualche volta, ma penso anche che quando ti trovi una persona come Draco Malfoy davanti tu debba cercare di ignorare ciò che dice, perchè è cresciuto in un ambiente in cui quelle erano le uniche cose che gli venivano dette.

fred weasley ~ you are my sunshineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora