Capitolo 4

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Prendo un bel respiro.

Le materie umanistiche sono facili per me.

Sono sempre stata attenta al liceo.

Adoro leggere.

Sono una persona curiosa.

Finisco la prima parte del test.

Passo ad inglese.

Ho una buona conoscenza della lingua.

Questi saggi però utilizzano un lessico molto specifico.

Perdo qualche minuto.

Forse ho commesso un errore alla domanda tredici.

La ricontrollerò alla fine.

Ora psicologia.

Sono preparata.

Studio da un sacco di tempo.

Le domande scopro essere quasi banali.

Rispondk rapidamente a tutte.

Logica e matematica.

Lo scoglio più grande.

Ai miei occhi sembra un foglio scritto in arabo.

Non so dove mettere le mani.

Voglio piangere.

Le sbaglierò tutte.

Merda.

Leggo bene la prima consegna.

Ragiono.

Alzao appena lo sguardo.

Trovo quello del professor Conti.

Perché mi sta fissando?

Forse ha captato la mia insicurezza.

Scommetto che quelli come lui hanno una sorta di radar della paura.

"Qualche problema?" dice avvicinandosi a me.

"No".

"Bene, perché mancano appena venti minuti" sorride presuntuoso.

Torno al mio foglio.

Intanto l'uomo mi supera per girare intorno agli altri studenti.

Come può essere già passato tutto quel tempo?

Pensa, Amy.

Ce la puoi fare.

Comincio a scrivere.

A disegnare schemi.

Calcoli.

Rispondo alle dieci domande.

Mi sforzo di ricordare le parole di Pierpaolo.

A proposito di determinati passaggi.

Forse le mie risposte sono giuste.

Ho finito.

Passo gli ultimi dieci minuti a ricontrollare tutto.

Dalla prima pagina all'ultima.

Sono convinta del mio elaborato.

In aula siamo rimasti in pochi.

Molti ragazzi hanno rinunciato subito.

Altri hanno completato il test nella prima mezz'ora e sono usciti.

Mi alzo lentamente.

Prendk il test e i miei documenti.

Chi si occupa della registrazione è la professoressa più anziana.

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