"Mi dici perché è così freddo nei tuoi confronti oggi? Guai in paradiso?" Giorgia notò subito qualcosa di strano tra me e Giulio.
Ieri ci siamo lasciati in malo modo.
Ma speravo di poterci parlare.
Per spiegarmi.
E chiedergli scusa.
"Diciamo che ieri abbiamo discusso" sbuffai rigirando la matita tra le dita.
"Ancora per quella storia che se ne andrà in America?".
"No, per colpa di Pierpaolo".
"Che c'entra?".
"Ieri mi ha invitata a casa sua per finire un film che avevamo iniziato insieme ed io ho accettato, non ci vedevo nulla di male ma secondo Giulio ho sbagliato".
"Era un appuntamento?".
"Ovvio che no!".
"Sai, è strano che tu passi i tuoi pomeriggi con il tuo ex".
"Non passo i miei pomeriggi con lui, è capitato ieri e poi è un amico".
"Sì, per te ma da quello che mi hai raccontato Pierpaolo non è della stessa idea".
"Anche Giulio me lo ha detto...ma non è colpa mia, io non ho fatto nulla di male".
"Lo so, ma adesso riesco a capire meglio il punto di vista del professore. Pure per me non è facile quando Alberto è costretto a sentire o vedere la sua ex per motivi familiari, e all'inizio me la prendevo molto" confessò.
"Come posso trovare un equilibrio tra l'essere amica di Pierpaolo ed essere la fidanzata di Giulio? Perché non voglio rinunciare a nessuno dei due ruoli ma allo stesso tempo voglio che tra me e Giulio continui a gonfie vele".
"Metti le cose in chiaro con Pierpaolo".
"L'ho fatto ma...quando sei innamorato di una persona credo sia difficile nasconderlo, ancor peggio se è la tua vicina di casa".
Giorgia annuii.
Sapeva che avevo ragione.
"E se ti trasferissi da Giulio?".
"Cosa? Ma io una casa ce l'ho".
"Lo so, ma in questo modo renderai le cose più semplici a Pierpaolo".
"Io non voglio andarmene da casa mia, ci sono troppo affezionata".
"Allora fai venire il professore, magari sapere che il tuo fidanzato vive con te calmerà il tuo vicino di casa".
Poteva essere un'idea.
Ma eravamo pronti?
Ci frequentavamo da qualche mese.
La convivenza è una questione seria.
"Grazie Gio, adesso però rimettiamoci a studiare".
Non riuscii a concentrarmi.
Aspettai paziente che le lezioni finissero per il mio compagno.
Mi feci trovare vicino alla sua auto.
Per parlare.
"Ti stavo aspettando".
"Non dovevi, potrebbero vederci".
"Ah, adesso ti interessa?".
"Che c'è?".
"Volevo soltanto parlare con te".
"Non ho tempo, devo portare i gemelli a fare il vaccino e dopo ho una riunione".
Era freddo.
Distaccato.
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Cartapesta
ChickLit/STORIA ORIGINALE/ La vita non sempre va secondo i nostri piani, anzi, praticamente mai. Questo Amelia lo sa, lo ha imparato da piccola e lo porta marchiato sulla pelle. A volte però c'è soltanto una soluzione: prendere e scappare. Cambiare aria, ca...