Capitolo 42

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"Allora? Ti va di parlarne?".

Eravamo tornati alle camere.

Giulio mi guardava con occhi gentili.

Era preoccupato.

Avevo reagito come se avessi visto un fantasma.

"...no" mormorai.

"Non ti obbligherò perché con te non funziona, ma ti prego...parlane, è evidente che tra te e quel tipo sia successo qualcosa di grave e che tu sei ancora succube di quel trauma".

"Non fare lo psicologo con me".

"...è il mio lavoro" sorrise.

Aveva ragione.

Ma dovevo metabolizzare che Gigli era qui.

In una delle stanze dell'hotel.

A pochi passi da me.

"Possiamo anche stare svegli tutta la notte a parlarne, con una tisana tra le mani..." era un invito?

Giulio Conti quanto sei imprevedibile.

Invece che propormi una notte brava lui preferiva la tisanina.

"Davvero bevi la tisana?" chiesi quasi ridendo.

"A volte...poi non vorrei fraintendessi le mie intenzioni, so stare al mio posto quando me lo chiedono".

Nella tasca della giacca il cellulare iniziò a vibrare.

Lo presi.

Era Pierpaolo.

Alzai lo sguardo sul professore.

Aveva letto anche lui il nome sul display.

"Non ti disturbo, vai pure, però ne riparliamo...okay?".

"Okay".

"Buonanotte Amelia, per qualsiasi cosa sono qui".

Annuii.

Quanto era dolce con me.

Ci teneva a proteggermi.

Entrai in camera mia.

Accesi le luci.

Poi risposi alla chiamata.

"Ciao Amy".

"Ciao Pier".

"Ti disturbo?".

"No, sono appena entrata in camera per andare a dormire".

"Volevo sapere come stai e com'è andato il viaggio...".

"Sto bene...il viaggio è stato tranquillo, qui il posto è fantastico".

Dovevo avere un tono calmo.

Positivo.

Altrimenti avrebbe capito che non stavo bene.

Che il passato era tornato.

E mi aveva colpita in pieno.

Salutandomi come se nulla fosse.

"Sono contento, io sono a casa che finisco alcuni documenti per il comune".

"Ti sei portato il lavoro a casa, almeno non ci sono io che ti torturo per vedere un film" sorrisi al pensiero.

"Mi manchi invece...quando sono entrato a casa è stato strano non trovarti spalmata sul tavolo con almeno tre libri aperti davanti".

A me mancava?

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