"Non voglio parlare con lui" sbuffai.
"Te lo giuro, non sapevo che fosse con Gabri".
"...perchè non vuoi parlargli?" è una storia troppo lunga Gio.
"...perchè no".
"Ciao ragazze!" il più giovane si avvicinò sorridente.
Salutò la fidanzata con un bacio.
E si sedette vicino a lei.
Conti rimase qualche passo indietro.
Ci guardò.
Non si aspettava di trovare anche Giorgia.
"Salve" si limitò a dire.
"Salve professore".
Subito mi dissociai dai discorsi.
Non volevo essere lì.
Vedere Conti mi rendeva irrequieta.
Mi tornava in mente quella donna.
Antipatica.
Che si era permessa di giudicarmi.
"Tu cosa ne pensi, Amy?".
Non avevo ascoltato una parola.
"...scusami Eli, stavo pensando ad altro".
"Dicevamo che il tipo di Gio è arrivato, ma è dall'altra parte rispetto a noi...ti va di fare una passeggiata e raggiungerlo?".
"Certo" accennai un sorriso.
Chissà se Conti aveva capito che Alberto era il suo collega.
Ci alzammo.
Pagammo il conto.
E ci incamminammo.
Davanti a me Giorgia ed Elisa ridevano.
Gabriele le ascoltava divertito.
Conti se ne stava al mio fianco.
Con le mani nelle tasche dei pantaloni del completo.
Era elegante.
Affascinante.
"...possiamo parlare?" chiese girandosi verso di me.
"Guardi che se vuole spiegare l'accaduto con la sua fidanzata non deve".
"Non è la mia fidanzata" precisò.
"Quello che è insomma".
"È soltanto una collega, la dottoressa Emma Greganti dell'università di Verona".
Doveva interessarmi?
"Ormai da anni collabora con la facoltà di Lingue aziendali del nostro ateneo, e diciamo che è piuttosto interessata a me..." proseguì.
"Non mi interessa".
"A me sì, non voglio che tu pensi che ti ho baciata tanto per fare qualcosa".
"Senta, lei è un professore ed io una sua studentessa...".
"Però ti ho baciata" sorrise.
"Già".
"E tu hai ricambiato" sottolineò quel tu.
"Lo rifarei...ma siamo realisti, è stato un errore".
"Perché dici così?" sembrava colpito dalle mie parole.
"Perché? Gliel'ho detto, lei è il mio professore e poi io sono una ragazzina...per lei vanno bene le donne, proprio come quella Greganti" mi faceva male dirlo.
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Cartapesta
ChickLit/STORIA ORIGINALE/ La vita non sempre va secondo i nostri piani, anzi, praticamente mai. Questo Amelia lo sa, lo ha imparato da piccola e lo porta marchiato sulla pelle. A volte però c'è soltanto una soluzione: prendere e scappare. Cambiare aria, ca...