Capitolo 64

445 32 4
                                    

"Amy, la voce continua a correre" bisbigliò Giorgia al mio orecchio.

"Mancano soltanto due giorni alla partenza di Giulio, spero non escano i nomi" sospirai.

"Sicuramente non si tratta di me e Alberto, lui non è un professore".

"Vorrei soltanto sapere da chi è partita la voce".

"Non lo so, ma in ogni caso è qualcuno che vi conosce".

"Tu sei sicura che non ti sei fatta scappare nulla con nessuno, vero?".

"Te lo assicuro Amy, non ti farei mai una cosa del genere!".

"Lo so, mi fido di te" sorrisi.

Continuammo la lezione.

No riuscivo a seguire la professoressa.

Avevo la sensazione di essere osservata.

Di avere tutti gli occhi addosso.

Come se tutti sapessero.

Ovviamente era frutto della mia immaginazione.

Non erano ancora usciti i nomi dei due trasgressori.

Io e Giulio ci ignoravamo in università.

Ci vedevamo soltanto a casa.

Tanto nessuno studente abitava a San Costanzo oltre a me.

Era frustrante non poter uscire.

Fare una passeggiata.

Ma dovevamo rischiare il meno possibile.

"Buongiorno ragazzi".

Ci fu il cambio dell'ora.

Giulio era entrato.

Elegante come sempre.

Ci aveva chiesto dieci minuti per finire di registrare delle cose al pc.

"Amy!" Giorgia richiamò la mia attenzione.

"Dimmi".

"Ascolta quello che stanno dicendo dietro di noi".

Mi appoggiai con la schiena al sedile della sedia.

Cercando di origliare i discorsi di alcune ragazze.

Le stesse che erano pazze per Giulio.

"Dici che sia lui?".

"Non lo so...".

"Però è il più carino tra i professori".

"Chi sarà la fortunata?".

"Magari una dell'ultimo anno".

"Ma tu da chi hai saputo questa notizia?".

"Dalla mia coinquilina, quella che studia lingue".

"Conti stava con la professoressa di lingue aziendali, no? Io li ho visti baciarsi per i corridoi...".

"Dici che sia stata una vendetta della tipa?".

"Può essere".

"Difatti si sono lasciati...potrebbe essere vera questa notizia".

"Già, tutto sta a capire chi è la stronza che si fa Conti".

"Che invidia!".

"Bene, iniziamo la lezione, dov'eravamo rimasti?".

Giulio iniziò a spiegare.

CartapestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora