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Era la mattina del venticinque dicembre, il giorno di natale, il giorno che Jin odiava più di qualsiasi altra cosa al mondo. Quella mattina si svegliò con il rumore assordante e ripetitivo della sveglia, allungò un braccio tirando un pugno allo schermo di essa e facendola finire a terra, di fianco al letto. Il rumore cessò e Jin si passò una mano sul viso per darsi una svegliata. Solitamente il giorno di natale è uno dei pochi giorni in cui le persone si ritrovano, si scambiano regali e pranzano assieme felici, ma per Jinwhan non era esattamente così, anzi non lo era per nessuno dei suo fratelli. Il natale era sempre stato per loro il giorno perfetto per concludere affari di famiglia e non per passare il tempo insieme.

Jinwhan si alzò dal suo letto, scoprendo il suo corpo dalle pesanti coperte invernali e prendendo al volo tutto il necessario per farsi una doccia. Avrebbe fatto colazione più tardi, in quel momento non era tra le sue priorità mangiare, anche perché era particolarmente nervoso e tutto questo ancora prima che rivolgesse la parola a qualcuno. Entrò nel proprio bagno personale e quando finì di lavarsi e asciugarsi, aprì le ante del proprio armadio dove al suo interno trovò un completo confezionato apposta per quel giorno e fatto su misura per lui. Lo indossò senza tanto aspettare, un lato positivo che poteva trovare in quella giornata, era probabilmente il fatto che almeno era vestito in modo perfetto e ciò lo faceva risultare molto attraente. E Jin amava essere attraente.

Indossò la giacca sopra la camicia bianca, i quali bottoni superiori erano volutamente lasciati sbottonati e si passò una mano tra i capelli scuri, guardandosi allo specchio. Lanciò un'occhiata all'ora nel proprio telefono e quando vide che erano ormai le otto e mezza, si decise ad uscire dalla sua camera. Appena mise piede fuori da essa, sentì subito un profumo provenire probabilmente dalle cucine, dove stava venendo preparato il pranzo natalizio. Una decina di camerieri e cameriere stavano passando davanti a lui, tra le mani avevano tovaglie, posate, vasi di fiori e piatti di ogni tipo. Ogni volta che passavano davanti a lui e lo vedevano, facevano un piccolo inchino con la testa, che Jin cortesemente ricambiava sempre. Decise di scendere le scale per raggiungere la sala da pranzo, ma dei rumori lo attirarono e lo costrinsero a fermarsi solo dopo una rampa di scale.

Jinhwan seguì quei rumori fino alla sala d'allenamento, dove al suo interno ci trovò suo fratello. Minho non lo notò, era troppo intento e concentrato a prendere a pugni un sacco da box per accorgersi di lui. La sala era completamente illuminata dalla luce del sole e Minho aveva addosso solo i pantaloni della tuta, il suo petto nudo rifletteva grazie al sudore la luce proveniente dalle finestre e i capelli del fratello saltavano da una parte all'altra ogni volta che Minho sferrava un colpo al sacco. Jin pensò, che se avesse avuto il numero di Han, probabilmente si sarebbe divertito a mandargli una foto di suo fratello in quelle condizioni. Sarebbe stata divertente la sua reazione.

Minho sferrò gli ultimi cinque colpi violenti al sacco da box, che finì con lo staccarsi dal soffitto e finire a terra. Solo a quel punto Minho si fermò con il fiatone e si accorse della figura di suo fratello appoggiato allo stipite della porta.

- Jin -

Jinwhan sorrise entrando nella sala d'allenamento e avvicinandosi a suo fratello, indicando con il dito il sacco da box a terra.

- deve averti offeso in modo molto cattivo per averlo ridotto così -

Minho sorrise alle parole di suo fratello e scosse la testa, abbassò lo sguardo verso le sue mani bendate e iniziò a togliersi le fasce da box.

- odio il natale, tutto qui -

Jin si appoggiò al muro di quella stanza, alzando gli occhi al cielo.

- non dirlo a me, non vedo l'ora che tutto finisca e deve ancora iniziare -

Minho annuì alle parole di suo fratello e finì di togliersi le fasce dalle mani, si chinò per rimettere in piedi il sacco da box e riattaccarlo al gancio da cui era partito. Lanciò un'occhiata a suo fratello notando che era già vestito per il pranzo e rifletté che forse doveva iniziare a sistemarsi per il pranzo anche lui.

Who is he?   [ Minsung ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora