《Louis! Perché non vieni qui a farci una foto?》Trillò. Odiava quando sua madre gridava in quel modo, a volte la sua voce era davvero insopportabile.-《Facci una foto, dai!》Squillò ancora, quindi Louis cercò di non fare troppo l'antipatico e si avvicinò a loro, prese il suo cellulare dalla tasca e scattò velocemente quella stupida foto.
-《Inviamela su WhatsApp così posso inoltrarla a tutti loro!》Esclamò Trisha, Louis capì che forse era un po' ubriaca, quindi preferì dileguarsi.
Si allontanò da quel gruppetto troppo rumoroso e si rifugiò al tavolo dei dolci, prese un piattino e mise dentro un pezzo di cheesecake. Si appoggiò contro un lampione e mangiò silenziosamente.
《Ti piace?》Sbucò quello sconosciuto. Louis saltò in aria.
《Ma sei scemo? Così mi farai morire d'infarto!》Lo sgridò e batté un piede per terra.
Il riccio rise sotto i baffi, non rispose alla sua provocazione e poi indicò la torta che il liscio aveva nel suo piatto.《Ti piace, quindi?》
《Sì, è molto buona.》Alzò le spalle e infilò in bocca l'ultimo pezzettino che gli era rimasto, poi si pulì le labbra con un fazzoletto di carta.
《Sono contento che ti piaccia, la settimana scorsa ti ho visto divorare due bicchieri di macedonia di fragole, quindi stamattina non ci ho pensato due volte e ho deciso di fare una cheesecake con le fragole per la grigliata. È dall'inizio della serata che ti guardo, aspettavo che l'assaggiassi.》Ammise.
Louis smise di masticare e guardò dal basso quel ragazzo così tanto alto. Aveva davvero fatto quella torta per lui? Non sapeva se arrabbiarsi con quello sconosciuto per averlo guardato per tutto il tempo o abbracciarlo per aver fatto una torta così squisita. Doveva essere un ottimo cuoco e pasticcere, allora.
《Bhe.. grazie.》Disse solamente. Ti sei proprio sprecato, cretino. Si ritrovò ad insultarsi da solo nella sua testolina.
《Comunque volevo chiederti una cosa.》Mormorò lo sconosciuto dopo pochi minuti di silenzio.
Il liscio lo guardò e annuì per farlo parlare.
-《L'altro venerdì non ci siamo più parlati dopo quel.. bacio. Volevo solo chiederti se potessi restituirmi il cappello, me lo ha regalato mia sorella e ci sono davvero affezionato.》Louis rise e poggiò il piattino vuoto sul muretto, poi si infilò le mani in tasca sotto lo sguardo interrogativo dell'altro.《La prossima volta.》Gli disse tenendo su un sorriso maligno.
《Me lo restituirai la settimana prossima? Ne sei sicuro?》Domandò speranzoso.
《Sì, stanne certo. Ci vediamo venerdì prossimo alle 21 in punto davanti a questo tavolo dei dolci, okay?》
Lo sconosciuto annuì e portò alle labbra il bicchiere di succo di frutta, dal profumo sembrava ace.
《Posso fidarmi?》
《Ti darò il tuo cappello.》Disse senza girarci troppo attorno, anche se nessuno dei due ci credeva.
STAI LEGGENDO
Let's just be who we really are;『l.s』
Short StorySe c'era una cosa che Louis odiava più di tutte era proprio la grigliata del venerdì sera che i suoi genitori organizzavano tutte le settimane. Uso di erba e alcool | Linguaggio scurrile | Tradimento | Rapporti bxb. Buona lettura. xx