1.2K 67 13
                                    

Quel giorno aveva un mal di testa tremendo, sentiva come se qualcuno gli stesse martellando contro la fronte, oppure semplicemente la scimmietta con i piatti che aveva nel cervello si era rotta ed era impazzita.

Fatto sta che decise comunque di uscire dalla doccia e vestirsi, anche solo con una una semplice felpa e un comodo pantalone, doveva essere almeno un minimo presentabile. Finito tutto si appoggiò il cappello sul capo ed uscì dalla sua camera da letto.

Scese di sotto, dove tutti gli invitati stavano già mangiando della carne arrostita, e decise di avvicinarsi al tavolo delle bevande. Quel giorno optò per un succo alla mela, non aveva intenzione di bere alcolici, non voleva peggiorare il suo mal di testa.

《Io amo il succo alla mela.》Sbucò qualcuno al suo fianco, Louis saltò dallo spavento rovesciando il bicchiere contro i propri pantaloni, sentendo immediatamente il tessuto appiccicarsi contro la pelle delle sue gambe.

《Dimmi un po', ma questo è il tuo modo di approcciare? Perché fa veramente schifo!》Cercò di non sembrare arrabbiato, anche se gli veniva difficile. Quei vestiti gli aveva messi addosso da neanche dieci minuti e adesso erano già sporchi.

《Oops, non credevo fossi così tenerello.》Rise Harry mostrando le sue fossette e portò alle labbra il suo bicchiere di prosecco.
Louis lo guardò malissimo e si toccò le tempie per via del mal di testa, poi gli venne un'idea.

《Adesso vieni con me.》Gli rispose, lo afferrò e lo trascinò verso casa sua.

《Vuoi farmi lavare i tuoi pantaloni?》Scherzò il riccio, ma quando vide Louis aprire quella porticina, capì.

《No, qualcosa di più entusiasmante di una semplice lavatrice.》Lo afferrò e lo sbatté letteralmente contro il materasso, chiudendo poi la porta alle spalle.

Il bicchiere che teneva Harry con il prosecco cadde a terra, profumando il piccolo abitacolo.

Cominciarono a baciarsi nel buio dello sgabuzzino, gli schiocchi dei loro baci riecheggiavano tra le quattro mura in cui si trovavano e in più il rumore della zip dei jeans di Harry si fece strada nelle loro orecchie.

Poco dopo Louis accese la luce, nello stesso istante in cui cominciò a cavalcare il maggiore, guadagnando ansimi rochi da parte sua.

Per Harry avere Louis, su di lui, con il suo cappello in testa, era una sensazione magnifica. Essere dentro quel ragazzo era una sensazione paradisiaca, le sue pareti calde e i suoi gemiti sottili e acuti.

《Non permetterti mai.. mai più di.. di farmi spaventare, o-okay?》Balbettò Louis in preda al piacere, quella scopata gli stava alleviando il mal di testa.

Harry annuì, strinse i glutei del minore e aumentò le spinte.

Let's just be who we really are;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora