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Aveva chiuso con lui, non voleva più averci a che fare, lo aveva deluso, lasciato solo, abbandonato il giorno prima del suo compleanno, e per cosa? Per dei genitori che non lo meritavano nemmeno.

Dimenticare determinare scene, però, non era mica facile. Lui appena sveglio con i ricci impicciati, le sue labbra socchiuse mentre facevano sesso, il suono roco della sua voce quando provava a sedurlo, i suoi capelli profumati, le lunghe gambe incrociate con le sue mentre dormivano. E soprattutto la scena in cui usciva di casa con il suo bagaglio, diretto verso una casa in cui non era sicuramente il benvenuto.

Scosse la testa cercando di non pensarci e scese lungo le scale, raggiungendo Stan al piano di sotto.

《Sono pronto, andiamo?》Si rivolse al suo amico.

Stan annuì e uscì fuori di casa Tomlinson, camminando poi verso la sua auto.《Quindi hai deciso se andare a bere qualcosa o vuoi semplicemente fare una passeggiata?》Gli chiese mettendosi alla guida.

《Mh, non lo so. Decidi tu.》Gli rispose mettendosi la cintura di sicurezza.

《E che palle che sei, Louis. Puoi decidere tu una volta ogni tanto?》Sbuffò l'amico uscendo dal vialetto con la sua auto.

《Ho voglia di una bella granita alla menta.》Rispose guardando la strada davanti a loro.

《Granita? A marzo? E dove te la devo andare a rubare precisamente?》Roteò gli occhi.-《Andiamo a prendere una pizza e basta.》Decise lui senza troppe storie.

Louis ridacchiò appena e si passò una mano tra i capelli lisci.《Ottima scelta!》

Stan scosse la testa e roteò gli occhi.《Questa sera non partecipi alla grigliata dei tuoi?》Domandò.

Il liscio fece una smorfia con le labbra e intanto guardava fuori dal finestrino.《Sono sempre più noiose.》

《Noiose? So che le grigliate dei tuoi genitori sono una figata assurda, e ho sentito che da un paio di settimane fanno anche il karaoke.》

《In effetti sì, gliel'ho suggerito io. Credevo che mi sarei divertito a guardare le vecchie cantare, e invece le uniche che cantano sono le amiche di mia madre, e non puoi capire i mal di testa che mi fanno venire.》Sbuffò.

《Mi dispiace così tanto.》Ridacchiò Stan, facendo così imbronciare Louis.

《Sono davvero stanco di questa situazione, non ne mancano uno di venerdì, ma prima o poi riuscirò a fargli smettere, anche a costo di rompere la griglia di mio padre con un'accetta.》Disse facendo scoppiare a ridere il suo amico.

《Quanto sei cretino?》Rise Stan che intanto stava parcheggiando l'auto davanti ad una grande pizzeria italiana, che di italiano aveva ben poco.

《Ho una fame allucinante!》Sbadigliò Louis mettendo i piedi sul marciapiede.

《A chi lo dici!》Gli rispose camminando verso l'entrata con lui.

Let's just be who we really are;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora