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《Lo credi davvero?》

《Sì, ti dona, sai? Ti rende molto attraente.》Si complimentò Nietta con Louis.

《Grazie mille!》Rispose lui sistemandosi meglio il cappello.

《Ehy, buonasera!》Arrivò un Harry sorridente e molto profumato, come sempre, d'altronde.

《Harry caro, vedo che stai mangiando la mia torta alle more. Ti piace?》Chiese gentilmente la donna anziana.

《Certo, domani pomeriggio quando verrò da te per il tè mi darai la ricetta, vero?》

《Ma certo, ricciolino!》Disse, poi un gruppetto di donne la chiamarono in coro, risultando molto fastidiose alle orecchie di tutti.-《Scusatemi.》Disse Nietta e poi si allontanò.

《Bene, bene, guarda un po' chi abbiamo qui. Il ricciolino fa colpo anche sulle vecchiette.》Lo sfotté il minore, Harry semplicemente scosse la testa mangiando con la forchetta la torta che aveva nel suo piattino.

《Sei proprio stupido.》Parlò il più grande, buttando poi successivamente il piatto vuoto in un bidone lì vicino.-《E a te invece, è passata la sbronza?》Quella domanda fece ridacchiare il minore.

《Comunque volevo parlarti.》Se ne venne ad un certo punto Louis, sorseggiando il vino dal suo bicchiere.

Ad Harry venne un colpo, quando la gente gli diceva così lo facevano sempre preoccupare.《Dimmi.》

《Ho parlato con i miei genitori, ho detto che voglio andare a Los Angeles per passare il compleanno con i miei vecchi amici d'infanzia.》Lo informò, facendo così confondere il riccio.

《È bello che tu abbia deciso di passare il tuo compleanno con loro.》Disse Harry visibilmente a disagio. La sua offerta era differente, lui gli aveva proposto un altra cosa, ovvero di passare la serata a fumare e a bere con lui, non aveva minimamente menzionato Los Angeles e i suoi amici.

Louis rise di gusto, Harry si accigliò.

《Ma no, cosa hai capito? Fammi finire!》Rise ancora, portandosi una mano a coprirsi le labbra.-《Dicevo.. hanno accettato e mi hanno consegnato le chiavi dell'appartamento che abbiamo lì. Mamma ha detto che pagherà qualcuno per pulirlo da cima a fondo. Quindi.. sei pronto a passare cinque giorni, ventiquattro ore su ventiquattro, in mia compagnia?》

Harry spalancò gli occhi.《Io e te nel tuo appartamento a Los Angeles?》

《Sì, non ti piace l'idea? Partiremo il venti dicembre e torneremo il pomeriggio del venticinque, ovviamente sempre se vuoi passare con me le tue vacanze di Natale.》

《Oh.. sì, mi piace un sacco l'idea, solo che.. non mi aspettavo una proposta simile. Sono stato a Los Angeles una sola volta in vita mia, con i miei genitori e avevo sei anni.》Disse visibilmente sorpreso da quella proposta.

《Ora invece sei grande abbastanza da poterci venire con me senza alcun genitore nei paraggi, sei pronto a passare i cinque giorni più belli della tua vita?》Gli chiese Louis con un enorme sorriso sulle labbra, facendo così sorridere anche il più grande.

《Non vedo l'ora!》Ammiccò Harry mostrandogli un sorriso con tanto di fossette, cosa che fece sciogliere Louis.

《Semmai possiamo chiamare i miei amici solo per pranzare tutti insieme il giorno del mio compleanno, sai.. non vedo Zayn e Niall da qualche mese e mi mancano un sacco.》

《E' ovvio, mica andiamo lì solo per drogarci.》Rise Harry.-《Sono curioso di conoscere i tuoi amici.》

《Con loro ti divertirai sicuramente, Niall è scemo e Zayn è stronzo, ti piaceranno.》

《Il gruppo perfetto, allora; lo scemo, quello intelligente e i due stronzi.》Ridacchiò il riccio. Si passò una mano tra i cappelli lunghi e ricci.

《Ti stai per caso dando dello scemo?》Scoppiarono poi a ridere, facendo voltare un paio di persone dalla loro parte.-《Che hai da guardare?》Si rivolse all'amica di sua madre, guadagnando un occhiataccia. Harry lo pizzicò sul braccio.

《Non fare così, ci stava solo guardando perché stavamo ridendo rumorosamente.》Gli mormorò.

《No, mi guardano male perché sanno che poi reagisco così, sennò le oche non hanno persone su cui sparlare.》Gli rispose con un tono di voce un po' più alto, voleva che quelle stronze lo sentissero.

《E allora fai finta di nulla, non dare retta a quelle oche.》

Louis gli sorrise dolcemente, gli piaceva come Harry si preoccupasse di lui. Ora anche lui voleva preoccuparsi di lui a modo suo e lo avrebbe fatto.

《Seguimi nel sottoscala senza farti vedere.》Sussurrò e se ne andò.

Harry sorrise, si guardò attorno e lo seguì.

Let's just be who we really are;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora