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Accettare anche il secondo appuntamento del riccio non era stata una buona idea, non che detestasse la sua compagnia, ma semplicemente non credeva che si sarebbe ridotto così dopo poche ore.

Era l'una di notte passata e in giro per Riverside non c'era più nessuno, le strade erano deserte e le luci dei lampioni erano molto deboli.

《Sai... non mi sarei mai aspettato di arrivare fino a questo punto.》Parlò il riccio.

Louis girò piano il viso e fece un sorso dalla bottiglia di gin che aveva in mano, strizzò forte gli occhi.《Come mai?》Gli chiese.

《Il mio obiettivo era di venire qui e dedicare anima e corpo al lavoro, ma poi sei arrivato tu.》Disse e rubò poi la bottiglia dalle mani di Louis.-《Smettila di bere!》Lo rimproverò.

Il minore lo guardò male e si riprese la bottiglia.《No!》Biascicò appena le parole.-《Comunque, non è colpa mia se non hai raggiunto il tuo obiettivo.》Gli puntò un dito contro.

Harry rise e gli spostò un ciuffo di capelli che gli era ricaduto sulla fronte.《E invece è colpa tua, anche se non sembra. Alle otto devo andare a lavoro e guarda un po' dove siamo, sul tetto della mia auto in un parcheggio isolato a bere del gin.》

Louis rise di gusto.《In realtà sto bevendo solo io.》

《Io devo guidare.》

《Oh, che bravo ragazzo.》Disse. Appoggiò la testa sul grembo del riccio e fece un altro sorso. Harry rimase in silenzio e guardò il cielo pieno di stelle.
-《Guarda, Haz. Una stella cadente!》 Indicò il minore entusiasta.

《Ma è un aereo.》

Louis si allungò con il busto verso il cielo e socchiuse gli occhi per vedere meglio.《Forse hai ragione.》

Il maggiore ridacchiò e scosse la testa divertito.《Forse dovremmo ritornare a casa, è tardi.》Sbadigliò.

Louis si lamentò sottovoce e brontolò. Vide Harry scendere dal tetto dell'auto con un salto, ma lui rimase lì.

《Non voglio tornare a casa.》Piagnucolò.

《Dai Louis, domani alle otto devo andare a lavoro e tu hai quasi finito la bottiglia. Non avrei mai dovuto fermarmi all'autogrill per fare benzina, così non saresti sgattaiolato nel minimarket a comprarla.》

Gli occhi di Louis erano socchiusi e stava guardando male il maggiore.

-《Scendi da lì così ti accompagno a casa.》

《Non voglio tornare.》
Harry quindi lo tirò giù e se lo caricò in spalla.
-《Riccio bastardo, mettimi giù!》Gridò agitando i piedi.

Quando finalmente furono in auto Louis rimase in silenzio, i piedi incrociati sul sedile mentre beveva a canna dalla bottiglia di vetro. Stava per fare l'ennesimo sorso quando il riccio gliela sfilò dalle mani e la gettò dal finestrino.

-《Harry!》Spalancò la bocca.-《L'ho pagata venticinque dollari e tu la butti così?》

《Conversiamo!》

《Potevamo farlo anche mentre finivo il mio gin.》Incrociò le braccia offeso.

《Ti sei quasi scolato tutta la bottiglia , potresti sentirti male.》Disse Harry fissando la strada.

《Magari.》Sbuffò l'altro.

《Ma che stai blaterando, Louis?》

《Nulla, semplicemente mi sono stancato della monotonia. Sai da quanto tempo non bevevo? Dal giorno dei miei diciotto anni.》

《Un anno fa, insomma. Pensa che io non mi ubriaco da quasi tre anni, da quando ho finito il college.》Diceva tranquillamente mentre teneva le mani attorno al manubrio della sua auto.

《Quasi due anni perché il mese prossimo ne compio venti》Disse Louis, le parole gli uscivano lentamente dalla bocca e saltava alcune lettere.

《Farai una festa?》Chiese Harry per intrattenerlo e non rischiare di farlo addormentare.

《Festa? No, farò la stessa cosa dell'anno scorso, ovvero niente.》 Ridacchiò senza un motivo ben preciso. Cominciò poi a giocare con i lacci delle sue scarpe che continuava a tenere sul sedile.

《E i tuoi amici?》Con questa domanda lo fece scoppiare a ridere. Harry si accigliò.

《Qui non ho conosciuto molti ragazzi della mia età, e quei pochi con cui ho fatto amicizia sono in giro per l'America dato che ci siamo presi tutti un anno sabbatico. Qui è rimasto solo Scott, ma non ci vediamo quasi mai perché assiste sua nonna malata.》

《E perché non sei andato con gli altri?》Gli chiese curioso il più grande. Louis fece una smorfia con le labbra.

《Sono noiosi, tutti qui lo sono. Invece con i miei amici di Los Angeles mi sarei divertito un sacco, avremmo fatto festini a base di erba e vodka.》 Sbuffò il minore, poi sbadigliò.

《Potremmo farlo insieme, il giorno del tuo compleanno.》Esclamò Harry alla guida. Louis scoppiò a ridere, di nuovo.

《Tu? Fumare erba?》Chiese ridendo.

《Non prenderti gioco di me, ragazzino. Quando avevo diciassette anni la fumavo spesso con mia sorella.》

Louis si avvicinò e appoggiò la guancia sulla spalla di Harry intento a guidare.《Mh, allora sei un cattivo ragazzo.》Gli disse con voce suadente, disegnando con l'indice dei piccoli cerchietti sulla sua gamba.

Il riccio rise appena e lo lasciò stare. Quando finalmente arrivò a casa sua, mise l'auto in garage e poi scesero.

-《Ci vediamo la settimana prossima!》Disse Louis uscendo dal garage. Teneva le mani nella sua giacca di jeans e intanto guardava le sue scarpe allacciate male.

《Vuoi che ti accompagni?》Chiese Harry guardandolo, traballava sulle sue stesse gambe.

《No, no, non preoccuparti, abito solo qualche villetta più là. Ci vediamo, Haz!》Lo salutò e si allontanò.

《Ne sei sicuro, Louis?》

《Sì, sì. Sto benissimo.》Ma i suoi piedi lo tradirono, inciampò su uno dei lacci delle sue scarpe, cadendo addosso il cancelletto della vicina di Harry. Borbottò e si allontanò subito.

Harry, che si trovava ancora sulla soglia di casa sua, scoppiò a ridere.

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Siamo quasi a 500 lettori in meno di 24 ore, non posso crederci! Grazie mille a tutti!💞

Let's just be who we really are;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora