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Scoppiò a ridere e passò lo spinello appena chiuso a Stan, rotolò sull'erba verso il tavolino e afferrò il suo bicchiere d'acqua.

《Sai.. forse è stata la cosa più intelligente che tu abbia mai fatto.》Ridacchiò Stan portando il filtro alle labbra mentre continuava a guardare il cielo scuro.

《Aver convinto i miei a partire per la Florida?》Domandò Louis appoggiando il bicchiere sul tavolino, poi tornò a concentrarsi sul suo spinello per chiuderlo.

《Sì, insomma.. stanno sempre davanti i piedi e non abbiamo mai passato un sabato sera come questo.》Disse buttando fuori del fumo dalla bocca.

《Ho la gola secchissima, non riesco nemmeno a chiuderla.》Biascicò.-《Forse non avrei dovuto fumare quelle due di prima, ora sono senza saliva.》Sbuffò provando a chiudere la cartina, e dopo diversi tentativi ci riuscì.

Stan rise e poi lo invitò a sdraiarsi accanto a lui sull'asciugamano.《A settembre si parte per l'università, ti stai preparando psicologicamente?》

《Taci, siamo ancora all'inizio dell'estate, non rovinarmi la serata parlando dell'università.》Sbuffò accendendo la sua piccola canna.

Stan ridacchiò facendo invece un tiro alla propria, buttando poi fuori uno sbuffo di fumo.《Mi sta venendo voglia di scopare.》Lo guardò.

《Oh, no, no, non guardare me. Sono fuso e ubriaco, ma non scoperò di certo con te.》

Stan scoppiò a ridere e si mise a pancia in giù sul grande asciugamano.《Sta tranquillo, Loulou, a me non piacciono gli uomini.》

《Bhe, allora non sai che ti perdi.》Ridacchiò Louis imitando la posizione del suo amico per comodità.

《Ma vaffanculo.》Lo spinse ridendo.

《Dopo di te.》Disse mandandogli un bacio volante.

Rimasero in silenzio a fumare e intanto fissavano la strada davanti a loro su cui di tanto in tanto passava qualche macchina.

《Quando tornano i tuoi?》Domandò spezzando il silenzio.

《Prima di venerdì, ovvio, "non possiamo mica saltare la grigliata".》Imitò la voce sottile di sua madre.

《Vorrei venirci anche io ad una di queste grigliate, voglio davvero scoprire se sono così noiose come dici tu.》

《Questo venerdì allora sarai il benvenuto, e a fine serata ci sarò io a dirti 'te l'avevo detto'. Sono una palla al piede quelle cazzo di serate.》Rotolò a pancia in su e fissò la luna. Chiuse gli occhi lasciando che l'erba facesse ancora più effetto.

《Sei un guastafeste, Loulou.》Disse Stan alzandosi in piedi, traballò un po' sui suoi stessi piedi e poi camminò verso il tavolino. Riempì due bicchieri di vodka e sprite e poi tornò verso il ragazzo dai capelli lisci.

《No che non lo sono, semplicemente è da anni che sopporto questa cosa.》Sbuffò mettendosi a sedere. Afferrò il bicchiere che Stan gli stava porgendo e portò la cannuccia alla bocca.-《Con tutto l'alcol che sto ingerito in questi mesi farò la pancia da alcolista.》Borbottò toccandosi la pancia, ma bevve lo stesso un altro sorso bello grande.

《Chissene frega, Lou. Questi sono gli ultimi mesi di libertà, da settembre studieremo come due forsennati dalla mattina alla sera per quattro lunghi anni.》Stan si accomodò affianco a lui.

《Non ricordarmelo di nuovo, ti prego!》Alzò la voce piagnucolando.

Let's just be who we really are;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora