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Siamo a 400 visualizzazioni, vi ringrazio per il sostegno e la fiducia che mi state dando. Spero che la fanfiction vi stia piacendo, fatemelo sapere nei commenti!
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Un bacio, Eu. x

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Era fermo ad aspettarlo davanti alla cassetta della posta impalata nella terra, cominciava a chiedersi se aver accettato di andare a quell' "appuntamento" era stata una buona idea. Lo stava aspettando da quasi dieci minuti, era sul punto di girare i tacchi e andarsene, ma la serranda del garage si aprì, rivelando una Ford Explorer bianca del 2016. Louis sospirò a quella vista.

Si avvicinò con l'auto e Louis, senza perdere tempo, salì.
《Era ora! Credevo che mi stessi bidonando.》

《Drammatico, non ti avrei mai lasciato di culo per terra.》Rise Harry avvicinandosi al suo viso.

《Uoh, cosa stai facendo?》Louis lo fermò mettendogli le mani contro il petto. Il riccio corrucciò la fronte.

《Volevo darti un bacio.》Disse.

《Non siamo fidanzati, Harry. Stiamo solo uscendo a prendere qualcosa in centro, non puoi baciarmi come se nulla fosse.》

《Ah, giusto. Però mentre ti scopo le mie labbra sulle tue le vuoi, giustamente.》Disse il riccio senza peli sulla lingua, intanto cominciò a guardare la strada che percorreva.

Louis di primo impatto arrossì.《Vabbe, quello è un altro contesto.》Mosse la mano come per sviarlo.

《Non ha senso, Louis. Era solo un bacio.》Sbuffò.

Guardò fuori dal finestrino, non voleva continuare quella conversazione o avrebbe terminato il tutto buttandosi fuori dall'auto in corsa pur di non parlare con Harry di sesso in quel momento. Ah, quel buono sesso che ormai facevano da due mesi nel suo sottoscala.

《Andiamo da Dunkin'? Lì vendono delle ciambelle buonissime, di tutti i gusti e di tutti i colori.》Parlò ad un certo punto Louis, stanco di tutto quel silenzio.

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Mezz'ora più tardi erano seduti ad un tavolino ad aspettare le loro ordinazioni.

《Quindi vieni dall'Arizona?》
《Esatto, da Phoenix》

Louis si accigliò. 《Phoenix è una bellissima città, perché sei venuto qui a Riverside?》

Harry alzò le spalle.《Ho avuto dei problemi con la mia famiglia e ho preferito trasferirmi qui, ho trovato un ottimo lavoro e sono rimasto.》

《Oh.. mi dispiace.》Disse il minore, vide da lontano la cameriera con le loro ordinazioni tra le mani. Mise sul tavolo di legno un grosso bicchiere di cioccolata calda con panna che avevano deciso di condividere, e due belle ciambelle. Ringraziarono la ragazza.

《Sono cose che purtroppo capitano.》Disse Harry chiudendo il suo discorso.-《Piuttosto, dimmi, tu invece sei nato qui a Riverside?》

Louis mise in bocca il cucchiaino con un po' di panna e scosse la testa.《Sono nato a Los Angeles, viviamo qui da quattro anni.》

《Come mai?》Chiese Harry interessato, intanto diede un morso alla sua ciambella.

《Roba di lavoro. Mio padre è un medico chirurgo.》Disse, parlare del lavoro di suo padre lo annoiava.

《Molto interessante devo dire.》Ridacchiò.

《Per niente.》Rise il minore.-《La tua famiglia com'è? Che lavori svolgono?》Chiese curioso.

《Mio padre, quel deficiente, fa l'avvocato.》Fece una pausa con un lungo sospiro.-《Mia madre è la persona più buona al mondo, lei fa volontariato. Invece mia sorella lavora con un'agenzia di viaggi, ma si è da poco trasferita in Oregon con suo marito e mio nipote.》

《Hai una sorella e un nipotino?》Chiese Louis entusiasta. Cercò di non soffermarsi troppo sul commento del padre, glielo avrebbe chiesto un altro giorno.

Harry annuì e rubò un po' di cioccolata calda col cucchiaino.《Sì, Gemma, quest'anno compie trent'anni, invece mio nipote ha un anno, si chiama Daniel.》

《Anche a me piacerebbe diventare zio un giorno.》Sbuffò il minore.

《Non hai fratelli o sorelle?》

《Purtroppo no, sono figlio unico, pensa quindi che noia.》Roteò gli occhi e cominciò a mangiare la sua ciambella zuccherata a forma di cuoricino, dentro era ripiena di crema.

《Dove andrai all'università?》Chiese Harry, gli piaceva conversare con Louis, era strano parlare con lui e avere ancora tutti i vestiti addosso.

《Alla City College di Los Angeles.》

《Tornerai a vivere a Los Angeles, quindi?》Chiese, alzò il viso per guardarlo meglio.

《Sì, abbiamo ancora la casa lì e i miei genitori non hanno intenzione di tornarci, qui si trovano più che bene.》

《Quindi non prenderai una camera del dormitorio, andrai a vivere nella casa dei tuoi?》Si pulì le labbra con un fazzoletto.

《Esatto.》

《Lavorerai?》Domandò il riccio e finì la sua ciambella.

《Non lo so. Mia madre dice che devo concentrarmi sugli studi e che il lavoro potrebbe distrarmi. Mio padre è indifferente, lui è un uomo di poche parole.》Ridacchiò Louis e prese un altro po' di cioccolata.

《Tua mamma ha ragione, se hanno la possibilità di mantenerti lascia che lo facciano, le università costano e non puoi permetterti di perdere le lezioni o di ripetere gli esami.》Si fermò per porgere a Louis un fazzoletto per pulirsi la bocca sporca di zucchero. Risero insieme.-《Anche i miei insistevano sul fatto di dover concentrarmi sugli studi, ma io ero innamorato di un lavoro in un ristorantino, dimenticai completamente gli studi ritrovandomi a metà semestre sommerso di libri da studiare fin sopra i capelli.》

Louis scoppiò a ridere.《Seguirò il tuo consiglio, allora.》

Let's just be who we really are;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora