《Loulou!》Gridò sua madre dalla cucina, intanto Louis stava dormendo nel suo letto.-《Ho bisogno delle uova!》Strillò.
Il giovane si rigirò tra le coperte, sentendo quel ronzio fastidioso nelle sue orecchie.
-《Louis!》E sta volta Louis si alzò dal letto, sbuffando.
Mise i piedi scalzi per terra e si avvicinò alla porta della sua camera, la spalancò. 《Che vuoi?》Gridò. Perfetto, lo aveva appena fatto svegliare con il piede sbagliato.
《Potresti andare da Nietta? Mi servono due uova.》Gli rispose Trisha da giù.
Louis sbuffò sonoramente e non rispose alla madre, sbatté la porta richiudendola. Andò a recuperare la tuta grigia dall'armadio e poi a lavarsi.
Dieci minuti dopo mise piede nella cucina in cui si trovava sua mamma.
《Perché non vai tu?》Gli chiese, afferrò una mela rossa che si trovava in un cestino sul tavolo e l'addentò.《Perché sto cucinando, e senza uova non posso fare il dolce per pranzo. Quella scema di Selina ieri non ha fatto la spesa, lunedì ricordami di licenziarla.》
Louis roteò gli occhi e afferrò tra le mani le chiavi di casa e uscì.
Camminava lungo il marciapiede e intanto mangiava la sua mela, con i piedi scalciava qualche sassolino e intanto il vento gli spostava i capelli.Arrivò davanti la casa di Nietta dopo pochi minuti, gettò il torso della mela in un cestino e entrò nel vialetto, si avvicinò alla porta d'ingresso e suonò il campanello. Aspettò pochi secondi prima di vedere l'anziana donna.
《Ciao Nietta, vengo per conto di mia madre. Potresti darle un paio di uova?》
《Ma certo tesoro, entra dentro, bevi anche tu una tazza di tè con noi. Intanto vado a prenderle.》
Louis le sorrise ed entrò in casa, Nietta andò nel retro dove c'era il suo piccolo pollaio con le sue galline. Camminò verso la cucina e si bloccò sull'uscio della porta.
《Tu che ci fai qui?》Sbottò.
《Sto prendendo un tè con la mia vicina, problemi?》Rispose Harry, e con tutta la nonchalance del mondo si portò la tazza alle labbra.
Louis lo guardò, come ipnotizzato, e scosse lentamente la testa.
《Quindi abiti in questa strada?》《Sì, proprio accanto a questa casa, al cognome di Styles.》Rispose Harry, teneva le mani avvolte attorno alla tazza calda. Louis guardò le sue grandi mani.
《Da quanto tempo?》
《Quasi due mesi.》
《Quanti anni hai?》Gli si avvicinò.
《Ma quante domande fai, Louis?》Ridacchiò il riccio. Il liscio arrossì dall'imbarazzo.-《Comunque ne ho ventiquattro.》Rispose.
Louis gli sorrise dolcemente, Harry era quasi cinque anni più grande di lui.
《Ecco le tue uova, Louis.》Arrivò Nietta a tavola con una bustina tra le mani.-《Siediti così ti verso il tè.》
Louis la ringraziò cordialmente e si accomodò al tavolo con loro.
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Let's just be who we really are;『l.s』
Short StorySe c'era una cosa che Louis odiava più di tutte era proprio la grigliata del venerdì sera che i suoi genitori organizzavano tutte le settimane. Uso di erba e alcool | Linguaggio scurrile | Tradimento | Rapporti bxb. Buona lettura. xx