13. MEMORIES V

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"Viola che cazzo hai combinato?" mi urlò contro Tris. Eravamo fuori sotto il solito albero io, lei e Cesar, di Josh neanche l'ombra. "tu hai idea di quanto sia pericolosa quella?" "lo so! ma più cerco di allontanarla più me la ritrovo attorno" "per una volta che hai una relazione... non potevi trovarti qualcuno di normale?" era infuriata "non è una relazione e poi basterà resistere fino a Natale, così non mi starà più attorno" mi guardò perplessa "non ci  spererei, comunque sta venendo da questa parte"  delle mani si appoggiarono alle mie spalle, alzai la testa "ciao bambolina" "ehy" risposi "ti va di fare un giro?" mi chiese tranquillamente "in realtà stavamo parlando" intervenne Tris, Ashley la ignorò "allora?" "ehm... si?" dissi dubbiosa "fantastico" mi alzò con la forza e mi mise un braccio sulle spalle "ci vediamo dopo" salutai i due fidanzati, Tris mi guardava furiosa.

"allora baby doll, dove vuoi andare" "non lo so, eri tu che volevi fare un giro" sbuffò "sarai una sfida per i miei nervi, lo sai vero?" "l'obiettivo è questo no?" le mostrai un sorrisetto, "so dove possiamo andare" e iniziò a camminare più veloce.

Mi portò sulle scale antincendio "qui nessuno potrà disturbarci" "eh?" ero abbastanza confusa. 

Appena si chiuse la porta lei mi chiuse contro il muro, il mio cuore batteva così forte, e iniziai a tremare, lei mi prese una mano e la portò sopra il mio cuore "adoro l'effetto che ho su di te" arrossì abbassando la testa lei con un dito mi alzò il mento fissandomi negli occhi "adoro il colore dei tuoi occhi" poi si leccò il labbro "e adoro le tue labbra" mi baciò con passione. 

Rimasi pietrificata ma poi mi lasciai andare, dovevo renderle il gioco più duro, anche se facendo così mi sarei fatta male da sola. Allacciai le braccia dietro al suo collo, avvicinandola, lei mise le mani sui mie fianchi. Il suo odore, un misto di tabacco, cocco e un odore indefinito, mi dava alla testa. Senza fiato ci staccammo e lei scese sul collo spostando i mie capelli lunghi, iniziò a lasciare dei baci e poi trovato il punto giusto, iniziò a mordere e succhiare. Suonò la campanella "Ash dobbiamo andare" lei si staccò "ripetilo di nuovo" "cosa?" "il mio nome" era una strana richiesta "Ash..."  mormorai, mi ribaciò con passione "mi farai impazzire, piccola. Mi sa che la scommessa non avrà vita lunga", si staccò prendendo le sue cose "non vieni? farai ritardo" presi il mio zaino e la spintonai con una spalla "preparati alla mia vendetta" mi guardò lussuriosa "non vedo l'ora".

Da quel momento iniziò la nostra relazione clandestina, solo io e lei ne eravamo al corrente non l'avevo neanche detto a Tris. Lei lo venne a sapere quando Ash sparì e io passai una fase di depressione, che nessuno si spiegava.

"Ragdoll, svegliati" mi sentì smuovere "lasciami altri cinque minuti" mugugnai "ti lascio qui, se non ti svegli" sussurrò al mio orecchio "non ne saresti capace" iniziai a svegliarmi "ne sei sicura?" annuì "mi ami troppo, per lasciarmi qui a congelare" "chi ti ha detto che ti amo?" mi arrivò una  pugnalata al cuore, sapevo che stava scherzando ma non mi aveva mai detto che mi amava e questo pensiero deve avermelo letto in faccia perchè poi cercò di salvare la situazione "ehy bambolina, stavo scherzando. Per me sei importante" mi alzai dalle sue gambe, ero un po' ferita "dimostramelo" lei si sistemò sulla panchina e venne verso di me. Quando fu vicina al mio viso mi baciò e mi fece sdraiare sotto di lei, mi feci trasportare e incrociai le gambe alla su vita, iniziavo a sentire caldo. Sapevo che entrambe volevamo di più, ma dovevamo fermarci. 

Mi staccai " meglio che andiamo" "eh? perchè? non vuoi finire?" alzai un sopracciglio "non voglio su una panchina al freddo" rise "non usare le mie armi contro di me". sorrisi, guardandola negli occhi, restammo a fissarci nel silenzio quando il mio stomaco vibrò, lei rise e si alzò e mi porse la mano "andiamo a mangiare, poi ti porto a casa".

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