17. FILM

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Dopo il nostro chiarimento, Ash propose di vedere un film. Tirò fuori una scatola da sotto il mobile della televisione e lo aprì. "ma quanti film hai?" "un po', anche se la maggior parte non mi piacciono per niente" ne tirò fuori tre e me li mostrò "questi sono i film che guardo più spesso". Lessi i nomi ma non ne conoscevo neanche uno "non li conosco, mi affido ai tuoi gusti" mi guardò scandalizzata "non li conosci? ma dove hai vissuto tutto questo tempo? in una scatola?" "non mi sono mai piaciuti i film preferisco leggere" "allora dobbiamo rimediare" prese uno dei CD e osservai la copertina "vuoi mettere un cartone animato? non mi sembri una a cui piacciono le cose infantili" si girò verso di me con occhi di fuoco "cartone animato? dillo un'altra volta e ti lascio a dormire sul balcone. Il castello errante di Howl è una delle animazioni più famose del Giappone, e non è affatto per bambini. Dopo anni non riesco ancora a capire il significato" "se lo dici tu" ero scettica.
Mise il CD nel lettore e poi ci sistemammo sul divano, una accanto all'altra, io con la testa appoggiata alla sua spalla. Fece partire il film.

Sentii il mio corpo sollevarsi e aprii gli occhi sentendoli pesanti, intravidi Ash trasportarmi e adagiarmi su una superficie morbida, poi mi riaddormentai.

Un rumore mi martellava le orecchie, cercai di muovermi per capire da dove provenisse, ma delle braccia mi bloccavano, "fottitene della sveglia, saltiamo la scuola" una voce assonnata mi sussurrò nell'orecchio, "ma tu non dovevi andare da una parte?" dissi ricordandomi della chiamata "cazzo! hai ragione" si alzò di scatto "cosa farei senza di te" e se ne andò dalla camera. Io rimasi confusa, e mezza addormentata richiusi gli occhi ritornando a dormire. "there's no hate, there's no love. Only dark skies that hang above" sentì una voce soave cantare dall'altra stanza, sbadigliando mi alzai per vedere e trovai Ash mentre scaldava qualcosa cantare. Di soppiatto mi avvinai a lei e l'abbracciai da dietro, smise di cantare "continua, non sapevo avessi una voce così bella" girò il volto e mi sorrise "hai i capelli tutti all'aria" rise, per poi rigirarsi e spegnere il fornello "prendi due bicchieri sotto quel coso?" indicò con la testa.  

Finimmo di fare colazione e lei andò in bagno dicendo nel frattempo che potevo frugare nei cassetti per dei vestiti. In camera non aveva un armadio ma una cassettiera nera, aprì il primo cassetto e lo richiusi subito, quanta confusione c'era?  Aprii gli altri cassetti cercando una maglietta e un pantalone che potevo indossare. Frugai nella confusione tra top corti e corsetti, e finalmente trovai una maglietta quasi normale, sopra aveva stampata uno scheletro con una falce. Rimisi tutto a posto e cercai dei  pantaloni quelli che trovai mi stavano leggermente larghi, e menomale che erano skinny.  

Aspettai che uscisse dal bagno per potermi sistemare e radunai le mie cose.  Dopo poco uscì già pronta ed io entrai. Mi sistemai e mi vestii, notando che la maglietta mi stava larga ed era lunga. Si vedeva che non era il mio stile. Uscì trovando Ash seduta sul divano ad aspettarmi "pronta?" "devo mettermi le scarpe" "muoviti che facciamo tardi". In meno di due minuti eravamo in moto per andare a scuola. Arrivammo e sentii gli sguardi di tutti addosso, mi tolsi il casco e glielo porsi "forse è il caso che ne compri un altro" scherzò "ti piacerebbe che restassi tutti i giorni con te" scesi dalla moto, e mi attirò a sé, incurante degli sguardi "tu non sai quanto", fece per baciarmi "Viola!" qualcuno chiamò il mio nome e lei si allontanò sorridendo "meglio che vada, ci vediamo domani" si mise il casco e partì. La osservai, perchè era così bella? " Viola!" Tris mi scosse "ciao Tris" diventò rossa "sei arrivata con Ash, hai addosso i suoi vestiti e vi stavate baciando davanti a tutti e tu sai dirmi solo ciao Tris" sclerò, sorrisi "andiamo così ti racconto tutto" "mi sembra il minimo, e non risparmiarti sui dettagli".

Nei dieci minuti prima dell'inizio delle lezioni le raccontai tutto della giornata precedente e ogni volta che le dicevo qualcosa di carino successo tra noi, i suoi occhi diventavano  cuore e faceva versi, "oh che carine!" era la frase ricorrente. 

"ma perchè oggi non c'è?" alzai le spalle "ha detto che doveva andare da una parte" mi guardò seria "lo so che ti piace e anche molto e ho visto il suo cambiamento, ma sta attenta, il lupo perde il pelo, non il vizio." la guardai negli occhi "è per questo che sto cercando di fare le cose con calma, non riuscendoci" risi. 

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