Il preside ci accompagnò nel suo ufficio. Ci sedemmo e iniziò a parlare "non voglio sapere cosa stavate facendo o dove eravate, non voglio avere altri problemi" mi rilassai, stavo già pensando al peggio "anche perchè vi devo già punire per il litigio nel corridoio" il preside guardò Ash "signorina Moore, quando vorrà smetterla di comportarsi come una bambina?" mi mossi in avanti per parlare,lei non c'entrava niente in quella storia, " signor preside, io non mi ritengo una bambina, tutto quello faccio, lo faccio perchè ho degli ideali e perchè sono coinvolte persone a cui tengo, se lei chiama fare la bambina il proteggere una propria amica, allora si sono una bambina" disse precedendomi lei, aveva parlato in modo fluido e serio, sostenendo lo sguardo del preside, lui non disse niente e si concentrò su di me " e lei signorina Williams, non me lo sarei mai aspettata da lei; è una tra le migliori di tutta la scuola come ha fatto a farsi coinvolgere in una rissa?" "una rissa?" sussurrai, guardai negli occhi il preside, prendendo coraggio dalla presenza di Ash nonostante ciò il mio tono vacillava " non so cosa le abbiano raccontato ma non era una rissa, quello che stavo facendo era difendermi da un ragazzo troppo invasivo. Non vedo cosa ci sia di male in questo" il preside si appoggiò alla sua scrivania con i gomiti "entrambe testarde" parlò da solo "ascoltate, non voglio sospendervi, viste le vostre situazioni attuali, ma per due settimane dovrete restare a scuola nel pomeriggio, per pulire i graffiti all'interno della palestra" "ma non li abbiamo fatti noi" "lo so Moore, ma dovete imparare che le azioni hanno delle conseguenze" "lo dice a me? si ricorda dove sono finita?" lui non le rispose " adesso andate in classe, inizierete da Lunedì" e ci aprì la porta dell'ufficio per uscire. Ash andò per prima io aspettai e gli chiesi " senta... è possibile non farlo sapere ai miei genitori?" lui scosse la testa "mi dispiace Williams ma ho le mani legate, devo avvisarli per forza" il mio cuore si fermò "certo, capisco la sua posizione, buona giornata preside" uscii dalla porta demoralizzata.
L'incontro con il preside aveva risvegliato in me pensieri sul comportamento di Josh. Non ci avevo riflettuto su più di tanto ma non capivo il motivo di tali parole. Perché era stato così cattivo? Fin da quando ci siamo conosciuti lui mi ha sempre trattato con rispetto e una volta fidanzati ha rispettato tutte le mie scelte. Siamo stati insieme poco più di tre mesi, all'inizio lui era molto carino e mi riempiva di regali, nell'ultimo periodo si era allontanato e aveva fatto amicizia con la sua compagna di corso Aurora. In quel periodo iniziai a sentirlo distante. Cercavo di capire il problema ma lui non diceva mai niente, anzi, ignorava l'argomento. Poi quando Ash è ritornata ha dato di matto, non lo avevo mai visto con quell'espressione d'odio. Non avevo ancora avuto modo di dirgli che stavo frequentando Ash, ma sapevo che avrei dovuto chiarire le cose, anche perchè non ci eravamo lasciati ufficialmente.
Alla fine delle lezioni, riposi i libri nell'armadietto e uscii da scuola. Fuori dal cancello trovai Ash, sempre l'ultima ad entrare la mattina ma la prima a uscire. "hai fame?" chiesi "sto morendo" presi il casco dalle sue mani "bene perchè oggi decido io dove andare".
Andammo in centro e la portai in un posto che adoravo: il Mc. Ero molto felice, poche volte avevo mangiato lì, i miei non me l'avevano mai permesso, ma adesso loro c'erano. Cercai l'approvazione di Ash, ma quando vidi la sua espressione, il mio umore calò "il Mc. seria?" "non ci mangio da anni, e poi l'adoro" mi offesi e le diedi le spalle. scompigliò i miei capelli "se è questo quello che vuoi allora andiamo". Mangiammo, ero super felice.
Mentre camminavamo Ash mise un braccio intorno alle miei spalle, attirando l'attenzione delle persone intorno. Mi sentì a disagio. No, Viola basta pensare alle opinioni degli altri. "allora, dove vuoi andare a comprare questo vestito?" "non lo so. Di solito me li comprava mia madre" ammisi, era abbastanza imbarazzante come cosa "c'era da aspettarselo" sospirò "dai vieni conosco un posto qui vicino, non sarà un posto a cui sei abituata ma puoi trovare dei vestiti eleganti molto belli" e accelerò il passo. Camminammo per delle viette vuote e poi Ash si fermò davanti ad una vetrina, piena di vestiti corti e attillati "sei sicura che siamo nel posto giusto?" mi guardò "fidati di me" e mi trascinò all'interno.

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RAGDOLL
RomanceViola sapeva che la pace non sarebbe durata per sempre. Dopo mesi la sua fiamma Ash ritorna, sconvolgendole la sua normalità e facendo riemergere dubbi e sensazioni sepolte. L'unica chiave per liberarsi dalle catene che avvolgono Viola è nelle mani...