22. SHOPPING

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Aperta la porta un odore pungente entrò nelle mie narici. Il negozio aveva una luce abbastanza scura sui tono del rosso e creava un'atmosfera da discoteca. "Ash non penso sia il posto giusto" lei non disse nulla e attraversammo tutto il negozio per poi scendere per delle scale. L'atmosfera era quella del piano di sopra però anziché vedere top corti e gonne attillate, vidi dei vestiti, alcuni molto provocanti ma altri erano "normali", rimasi stupita. "bene adesso puoi cercare il vestito che vuoi" "come conosci questo posto?" mise un dito sulle labbra "segreto" e scomparse tra le file di appendini. Girai notando dei vestiti carini ma troppo scollati o corti. Dopo aver girato un po' presi quelli che mi sembravano più adatti sia all'evento che per la festa. Andai verso i camerini e ritrovai Ash seduta sulle poltrone "trovato qualcosa?" le mostrai i vestiti, e andai nel camerino di fronte a dove si era seduta.  Li provai tutte e tre, ma nessuno mi convinceva: due erano troppo lunghi e l'altro era troppo scollato sulla schiena. anche Ash li aveva bocciati, e mi disse di aspettare. Vidi la tenda spostarsi e un vestito passare "prova questo". 

Lo provai e restai senza parole, era un abito semplice ma d'impatto, il corpetto del vestito aveva una scollatura a cuore che veniva sorretta da del tessuto trasparente a maniche corte. sotto il seno c'era una cintura che assottigliava la mia vita e la gonna era lunga il giusto.  Uscii facendomi vedere da Ash, sorrise alla mia vista "sembri una bambolina, che scarpe volevi abbinarci?" "scarpe? ehm, non lo so nessuno aveva parlato di scarpe"  abbassò lo sguardo sui miei piedi "hai i soldi per comprarle?" annuii "si, mi ha dato un po' di soldi, penso che avanzeranno anche" allora  cambiati così le scegliamo tra quelle che hanno qui" "hanno anche scarpe? " "hanno di tutto" si avvicinò abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte.
Sempre nel secondo piano, c'era una parete con tutte le scarpe, erano tutte col tacco e molto "volgari" come direbbe mia madre. Ash era concentrata, io stavo fissando un paio rosso col tacco a spillo altissimo. Come faceva la gente a camminarci? Io avevo le vertigini solo a immaginare. Un paio di scarpe entrò nella mia visuale "come ti sembrano?" le guardai, erano carine, non erano troppo alte e mi ricordavano quelle indossate dalle bambole. Le presi "sono carine" sorrisi "solo? Ho pensato a te prendendole e tu dici che sono solo carine" si lamentò. Le sorrisi. Avvicinandomi e dandole un bacio "ti ringrazio". Uscimmo dal negozio, ero felicissima.

Non avendo niente da fare andammo a casa sua; i miei erano al lavoro ma era meglio evitare situazioni imbarazzanti come l'altro giorno. Salendo le scale lei mi ricordò che le dovevo ancora un film "però questa volta lo scelgo io, almeno non dormo" dissi con il fiatone, era un incubo fare quelle scale. "non sei allenata Ragdoll" la guardai male, lei sulla porta senza fiatone o segni di fatica mi derideva "ti odio" sbuffai entrando in casa. 

Buttai la busta del vestito e lo zaino su una sedia, poi andai ad aiutare Ash a scegliere un film da vedere. Uno dopo l'altro mi passò i film, la maggior parte era d'animazione o horror, "non hai film meno terrorizzanti? uno romantico ce l'hai?" frugò nel cassetto, e mi passò una custodia "questo è l'unico che ho" avevo tra le mani Twilight, avevo sentito molte volte quel nome ma non avevo mai visto il film "non pensavo ti piacessero i film romantici " rise "penso che basti guardare il mio aspetto per capire che non mi piacciono le cose sdolcinate o tranquille" poi la vidi deprimersi "in realtà, quel film, insieme a i libri sono di una persona a cui ero molto legata e che ora non posso più vedere" volevo sapere chi era questa persona ma sapevo bene che non mi avrebbe risposto così cambia argomenti "libri? hai dei libri? non ne ho visto neanche uno sugli scaffali" mise il film e si sedette sul divano "questo perchè sono sotto il letto" la guardai interrogativa "sotto il letto?" un cuscino mi arrivò in faccia "fai troppe domande, hai voluto vedere questo film? adesso lo guardi". Sbuffai, quando fa così non la sopporto.

Verso metà del film mi arrivò una chiamata da mia madre, voleva che ritornassi subito a casa.  "non li sopporto più" mi ributtai sul divano "sono sempre a controllare ogni mio minimo spostamento, non posso mai fare quello che voglio" Ash si alzò "dai prendi le tue cose che ti accompagno" sbuffai "non vedo l'ora di poter guidare" non mi dispiaceva che Ash mi accompagnasse ma non volevo che sprecava benzina per me.

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