23. EVENTO

350 11 0
                                    

Il tempo volò e in quel quello che mi sembrò un attimo, arrivò il venerdì pomeriggio.
Mi ero già preparata per l'evento, ero elegante ma non troppo. E le scarpe che mi aveva scelto Ash rendevano il tutto più armonioso. E finalmente io potevo essere di un'altezza decente, senza dover indossare i tacchi sottili e camminare come una papera.

"Viola sei pronta?" mia madre bussò alla porta "quasi, mi puoi aiutare a truccarmi? non sono molto esperta in queste cose" aprì la porta guardandomi attraverso lo specchio "ti sta davvero bene quel vestito, hai avuto gusto. Anche se personalmente non l'avrei scelto nero" sorrisi mentre con gli occhi chiusi mia madre mi aiutava con l'eyeliner "in realtà, è stata una mia compagna di scuola a sceglierlo" non disse niente "fatto" aprii gli occhi "sai, sei davvero bella piccola mia" mi accarezzò una guancia "adesso finisci di truccarti e scendi; ti aspettiamo". Anche se mia madre era severa mi voleva bene e io ne volevo a lei.

Finii di truccarmi e scesi di sotto poco dopo che mia madre era uscita dalla mia stanza "eccomi, possiamo andare" ero su di giri, avevo la sensazione che sarebbe stata una bella serata.

Entrammo  in un Hotel elegante dall'altra parte della città, seguii i miei genitori attraverso la hall e superammo due colonne ritrovandoci in una sala con tutti i tavoli. "Susanna, Mark e anche Viola!" sentimmo chiamarci; oh no, i genitori di Josh. Ci avvicinammo e dopo tutti gli inutili convenevoli, la madre di Josh mi si avvicinò "Josh dovrebbe arrivare tra poco, con suo cugino. Mi ha detto che è da un paio di giorni che non riuscite a vedervi per la scuola. So come può essere l'amore tra voi giovani, sicuramente ti mancherà tanto" mi dispiaceva illudere i suoi sogni "Josh non gliel'ha detto?" non volevo creare situazioni sconvenienti dovevo dirglielo "no? cosa doveva dirmi?" "sa io e lui abbiamo..." "Viola!" mi bloccai, e mi girai trovando Josh raggiante insieme ad un ragazzo "Josh?" non sapevo cosa dire, lui ci venne incontro abbracciando sua madre e dando un piccolo bacio sulla labbra a me. Mi prese per la vita, "se non ti dispiace noi andiamo a parlare" e mi trascinò dall'altra parte della sala, con il cugino al seguito.

Lontano da occhi indiscreti volli chiarire le cose "Josh io ti voglio mollare" i suoi occhi castani mi fissarono freddi "almeno siamo d'accordo su qualcosa, ma... non voglio che i miei lo sappiano almeno non stasera""perchè?" "perchè non voglio rovinargli la serata, è molto importante per loro. Adesso scusami ma devo salutare gli altri, dopotutto sarò io a ereditare l'azienda in futuro." sempre a rinfacciarmi i suoi traguardi, digrignai i denti, "Blake, stai con lei, non farla avvicinare ai miei" e se ne andò "tch, moccioso viziato" il cugino di Josh borbottò tra sé. Lo osservai meglio, era alto e abbastanza muscoloso, indossava un completo senza cravatta e la camicia aveva i primi bottoni aperti. Il viso aveva dei lineamenti duri, gli occhi così come i capelli erano neri. Lo trovavo attraente, con i capelli in disordine e il ciuffo che gli ricadeva su un occhio. Mi beccò a fissarlo e ghignò "hai finito fissarmi? se vuoi ti do una mia foto" spostai lo sguardo "non ti stavo guardando e poi mi sto sentendo con una persona" incrociò le braccia mantenendo quel sorrisetto "si possono sentire più persone insieme" disse come se fosse una cosa ovvia, mi osservò dalla testa ai piedi "ma questo non è il caso" sussurrò a se stesso poi mi porse una mano "piacere Blake" "Viola" "non ti ho mai visto in giro" annuii "partecipo poco a queste feste, non sono io che dovrò prendere il posto di mio padre un giorno" sospirai "però nemmeno io ti ho mai visto" sorrise "come te vengo veramente poco, sono la pecora nera della famiglia" "non dirlo a me"sbuffai "suoni anche tu in una band rock?" rise, metteva subito le persone a proprio agio "peggio" mi guardò confuso "peggio? non mi sembri una pecora nera però." mi studiò un paio di secondi "a meno che... lo sapevo!" esclamò ridendo "sapevi cosa?" mi si avvicinò all'orecchio "non sei etero! " diventai rossa e farfugliai qualche parola in imbarazzo, aveva indovinato. "non preoccuparti" mosse una mano "non sei l'unica con dei segreti" mi sorrise alludendo ad altro "quindi anche tu..." annuì "sono la pecora nera delle pecore nere" rise e iniziò a contare con le dita "mi piacciono i ragazzi, suono la chitarra in una band rock, ho un'amica lesbica, ne ho appena conosciuta un'altra probabilmente, sono negato per l'economia o per la matematica in generale, preferisco scrivere i testi delle canzoni... potrei andare avanti all'infinito" risi "una cosa positiva ce l'hai: sei più simpatico di tuo cugino" e iniziammo a prendere in giro Josh, era divertente parlare e scherzare con lui. Mi sarebbe dispiaciuto lasciarlo da solo.

La serata andò benissimo era la prima volta che mi divertivo così tanto e io e Blake trovammo alcuni argomenti comuni per parlare e scherzare. I miei genitori si tennero lontano tutta la serata occupati a parlare con gli altri ospiti. Si fecero le nove e mi stavo chiedendo come avrei detto a Blake che dovevo andarmene, mi sembrava scortese lasciarlo così, ma ricevette una telefonata e mi salutò prima lui, dicendo che doveva andare a prepararsi per una piccola esibizione. Ci rimasi male ma alla fine andava bene così.

Finalmente dopo una lunghissima mezz'ora Tris mi chiamò dicendo che stavano arrivando a prendermi. Avvisai i miei e scappai da quel posto troppo elegante.

RAGDOLLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora