Le ore di scuola passarono velocemente e in giro per i corridoi si era già diffusa la notizia che io e Ash stavamo insieme. Incontrai Josh per i corridoi un paio di volte ma lo ignorai, lasciai che mi squadrasse e pensasse quello che voleva.
Finita la scuola, rimasi a parlare davanti al cancello con due mie compagne di inglese, dovevamo lavorare insieme per creare una vacanza in un luogo scelto da noi. Mentre discutevamo sul luogo si sentì il rombo di una moto, e tutti si girarono.
La moto si fermò davanti a me, la ragazza si tolse il casco liberando i capelli azzurri e sorridendomi, salutai le mie compagne e andai da lei "meno male che ti sei fermata a parlare con quelle" le indicò, ci stavano guardando "come mai sei qui? potevi andare a casa" mi avvicinò a lei ancora seduta sulla moto "mi sono accorta che non ti ho salutato come si deve stamattina" e mi baciò davanti a tutti, io misi le mani dietro il suo collo. Ci staccammo ma i nostri visi rimasero vicini "sento lo sguardo di tutti addosso" risi imbarazzata "tu non stai vedendo le loro espressioni, alcune sono esilaranti soprattutto i ragazzi" rise "se non ci stacchiamo a qualcuno potrebbe venire un'erezione" diventai bordeaux, e mi allontanai "già che ci sei mi porti a casa? così ti preparo un vero pranzo", mi porse il casco "non rifiuto mai del cibo". Salii in sella e partì verso casa mia.
Parcheggiò di fronte casa e presi le chiavi del cancelletto aprendolo. Percorremmo il vialetto e arrivammo davanti alla porta. "me la ricordavo più piccola" disse Ash guardandosi intorno, una volta dentro casa. "non sono a più abituata a spazi così grandi", "pensa io come mi possa sentire quando sono da sola". Le feci togliere le scarpe e le lasciai vicino alla porta d'ingresso. Poi la accompagnai sulle scale per andare in camera mia per mettere via le giacche e gli zaini. Ritornammo di sotto e andai in cucina, per mettere l'acqua per la pasta. Ash si sedette al tavolo e mi guardò trafficare con le pentole "mi devi ancora un film" "eh?" mi girai una volta messa la pentola sul fuoco "ieri sera ti sei addormentata dopo dieci minuti" "non mi ricordo neanche di essermi addormentata" "continuiamo stasera?" "perchè no?" sorrisi, "allora, è andato bene quello che dovevi fare oggi?" un sorriso le illuminò il volto "tantissimo, è stata molto felice di vedermi, anche se ci eravamo viste poco prima che uscissi di prigione" "sei andata a trovare le tue compagne di prigione?" fece no con la testa " solo una, la persona che è riuscita a cambiarmi; anche se ha sessant'anni la considero mia madre" cambiai argomento, non volevo forzarlo troppo, era bello che parlasse con me "con cosa la vuoi la pasta?" "tonno" mi prese in giro, alzai gli occhi al cielo "ho capito, scelgo io". Finimmo di mangiare e andammo in camera mia "oggi hai voglia di riprendere letteratura?" chiesi seduta sulla sedie della mia scrivania "secondo te?" rispose lei sdraiata sul letto "dobbiamo pur fare qualcosa di produttivo, non sono abituata a non fare niente" la guardai sorridere maliziosa "non ci pensare neanche".
Si alzò dal letto e si appoggiò di fianco alla mia scrivania "dove eravamo rimasti col programma a Natale?". Finalmente si era decisa. Iniziai a spiegarle per filo e per segno tutto quello sul libro e su i miei appunti; lei mi seguiva interessata e ogni tanto scriveva qualche appunto. "vedo che ti piace molto questa materia" constatai mentre facevamo una pausa "e non solo la materia mi piace" avvicinò la sedia alla mia e avvicinandosi al mio viso. Di sotto sentimmo il rumore della porta aprirsi, mi spaventai e la guardai terrorizzata "Viola, amore siamo ritornati" sentì la voce di mia madre chiamarmi, mi rilassai, fortunatamente non erano dei ladri, ma poi fissai Ash "cosa c'è?" scappai di sotto, e sentì Ash dietro di me. Sulle scale vidi i mie genitori "ciao Viola, sai di chi è quella... e quella chi è?" disse guardando dietro di me "una mia compagna di classe, la stavo aiutando a recuperare delle lezioni, adesso stava andando via" e fissai Ash per farle capire la situazione "prendo le mie cose" e andò di sopra. I miei genitori mi fissavano impassibili da sotto. Ash ritornò e scendemmo le scale, si fermò davanti ai miei genitori e porse la mano "sono Ashley" per evitare ulteriori danni la presi per un braccio e la tirai all'ingresso, si mise le scarpe e mi abbracciò "ci vediamo domani Ragdoll" mi sussurrò. Poi uscì dalla porta senza guardare i miei genitori. Aspettai di sentire il motore della moto e mi girai verso i miei che mi fissavano con aria severa "ti proibisco di vedere ancora quella ragazza e vai a toglierti quei vestiti orrendi".

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RAGDOLL
RomanceViola sapeva che la pace non sarebbe durata per sempre. Dopo mesi la sua fiamma Ash ritorna, sconvolgendole la sua normalità e facendo riemergere dubbi e sensazioni sepolte. L'unica chiave per liberarsi dalle catene che avvolgono Viola è nelle mani...