9. MEMORIES I

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L'anno scolastico sarebbe iniziato tra pochi giorni e un amico di Cesar dell'ultimo aveva già organizzato una delle sue feste a casa sua e aveva invitato lui e Tris, chiedendogli di portare più gente possibile. Tris ovviamente chiese a me e Josh. Non ero del tutto sicura ma Josh mi convinse ad andare insieme.

I miei per quella settimana erano all'estero per affari e già che erano lì avevano deciso di fermarsi una settimana in più per visitare la città, così non dovetti neanche chiedergli il permesso.

La sera della festa, ero andata a prepararmi a casa di Tris. Avevo portato il mio unico vestito estivo a fiori; inutile dire che Tris lo bocciò, "ti sembra il caso di andare ad una festa vestita come per la prima comunione? Non rimorchierai nessuno così. Te ne presto uno io". Nonostante le mie proteste lei tirò fuori una serie di vestiti che mi avrebbero evidenziato le curve. Subito uno catturò la mia attenzione : era un tubino nero di pelle senza spalline e con una cerniera che scendeva lungo tutto il vestito. Lo provai, non era il mio stile ma lo adoravo, mi sentivo bene e poi faceva contrasto con i miei capelli e la mia pelle chiara.

Mentre stavo decidendo anche le scarpe da mettere mi arrivò una chiamata da Josh "ehy V. senti io per stasera non posso davvero venire. Ho avuto dei problemi e sono in punizione." la sua voce era strana ma non feci domande "ehm si, non ti preoccupare" ero nel panico, con chi sarei stata durante la serata? "su! non ti preoccupare di sicuro qualcuno lo trovi vestita il quel modo" mi rassicurò Tris " e poi se dovessi avere qualche problema ci siamo io e Cesar, nel peggiore dei casi chiederò se ti può riaccompagnare a casa".
Puntualissimo Cesar ci passò a prendere con la macchina, lo facemmo aspettare un po', poverino, ma dovevo ancora scegliere le scarpe. Alla fine presi le prime che avevo sotto mano delle scarpe con la suola alta non troppo eleganti e comode. Mi guardai allo specchio, non mi riconoscevo in senso positivo. "assomigli ad un vampiro con quel rossetto bordeaux e il vestito" apparve Tris dal bagno "secondo te sto bene? Non mi dispiace, ma non sembro troppo aggressiva?" alzò gli occhi al cielo" ti fai troppi problemi. Dai adesso andiamo! " e mi trascinò fuori da casa sua.
Quando Cesar ci vide rimase  a fissarci, per meglio dire mi fissava" wow Viola. Sei stupenda" Tris gli tirò una gomitata "scusa e io?" ma mi rivolse un'occhiolino, era insolito che Cesar facesse complimenti e mi sentii onorata.
Arrivammo alla festa, fuori era già buio ma il giardino della casa era illuminato.
Notai  gente con bottiglie di birra in mano ovunque.
Entrammo in casa e ad ogni passo mi sentivo sempre più a disagio.
L'ingresso era aperto e si vedeva gente che ballava e che beveva.
Appena entrata in salotto persi di vista la mia migliore amica e mi sentì persa. Mi guardai in giro cercando una faccia conosciuta ma erano tutti dell'ultimo anno e io non conoscevo nessuno.
Cercai un angolino dove sedermi e aspettare la fine della festa, osservando gli altri ballare e bere. Voltai lo sguardo e trovai un angolo libero sul divano accanto ad una coppia che limonava. Meglio di niente. Mi sedetti e tirai fuori il cellulare nessun messaggio da parte di Josh o da altri. Lo spensi sbuffando e accavallai le gambe. Sentì dei brividi lungo la schiena e girai la testa verso una colonna dove una ragazza dai capelli blu era appoggiata con un bicchiere in mano e mi osservava. Era vestita con un top pieno di borchie che conteneva appena le sue forme prosperose, accompagnata da una giacca di pelle. Indossava anche una gonna nera corta con le calze a rete e un paio di stivali molto alti sempre neri stile combact. Adoravo il suo stile. Vedendo che la osservavo mi ammiccò e osservando la sua faccia la riconobbi. Era abbastanza conosciuta per avere delle amicizie pericolose nei giri di droghe e altro. Tutti la evitavano come la peste. E io ero stata talmente fortunata da attirare la sua attenzione.
Notai che si stava avvicinando a me con una camminata fiera. Mi sembrò di vedere una pantera puntare la sua preda. Subito distolsi lo sguardo.
Lei mi si piazzò davanti "ehy carina! Vuoi divertirti un po'?" mi fece l'occhiolino, che tattica di approccio orribile "ehm no grazie sono a posto così" cercai di non guardarla negli occhi. "come sei noiosa" e se ne andò. Menomale. La vidi rigirasi, forse avevo parlato troppo presto. Ritornò da me "senti, sei noiosa fattelo dire, ma sei l'unica persona in questa casa che abbia attirato il mio interesse. Ti va di ballare?" mi chiese scontrosa "perché dovrei? non ti sei neanche presentata" alzò un sopracciglio "penso di essere abbastanza famosa. Tutti mi conoscono" incrociai le braccia "beh io non sono tutti" la vidi leccarsi il labbro, appoggiò il bicchiere su un tavolo e mi prese per il polso costringendomi ad alzarmi "cosa vuoi fare?" chiesi spaventata, senza dire una parola mi portò nel mezzo del salotto e mi avvicinò a sé iniziando a muovere il bacino; mi sentì in imbarazzo e percepì le guance andarmi a fuoco, rimasi ferma senza ballare, allora lei sbuffando mise le mani sui miei fianchi e iniziò a muoverli a ritmo, non potevo fare altro che seguirla. Intanto mi guardavo intorno. Qualcuno mi avrebbe aiutato? O qualcuno avrebbe notato che eravamo due ragazze? No, a quanto pare non interessava a nessuno. Come se mi avessi letto nel pensiero si avvicinò al mio orecchio e urlò per sovrastare la musica "a nessuno frega un cazzo se siamo due ragazze, anzi al contrario alcuni si eccitano pure" "chi ti dice che mi piacciono le ragazze" risposi, mi fece l'occhiolino "intuito" "non mi hai ancora detto chi sei" mi arresi. Non potevo scappare tanto valeva provare a passare il tempo.
"Mi chiamo Ashley, e te tesorino sei? non ti ho mai visto in giro" "sono Viola". 

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