26. AMORE

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Guardavo Ash, avevamo entrambe riconosciuto la voce di Josh. Non sapevo cosa fare ero bloccata, intanto lui continuava ad urlare. "meglio andare di là, ho un brutto presentimento".
Mi mossi seguita da Ash, e ritornammo con gli altri. Appena Josh mi vide mi si fiondò addosso prendendomi dalle spalle "come hai osato dirlo ai tuoi genitori?" la sua espressione era agghiacciante "io... Non ho detto niente" sussurrai spaventata, la sua presa si strinse "lasciami, mi fai male" strinsi i denti "perché hai detto che ci siamo lasciati?" non risposi e spostai lo sguardo, mi stava facendo veramente male. "rispondi" urlò, una figura alta si mise in mezzo tra noi due. "lasciala in pace, non vedi che le fai male?" "non mi interessa, potrei anche ammazzarla. Non doveva dirlo senza il mio permesso" io mi aggrappai alla maglietta di quel ragazzo in cerca di protezione "cugino ma tu sei fuori! Senti quello che dici? La ammazzeresti? Non doveva dirlo senza il tuo permesso? In che anno sei rimasto? 1600? Se i suoi non hanno firmato il contratto non è colpa di Viola" eh? Che contratto? " e invece sì, perchè se fossimo rimasti insieme lo avrebbero firmato". Mi aggrappai ancora di più a Blake, sperai di aver capito male o di aver immaginato quelle parole. "Le persone non sono oggetti, da usare solo quando servono a te. Non sei nessuno per dirle con chi stare e non sei nessuno per rimproverarla solo perchè ha detto la verità ai suoi genitori. State entrambi diventando adulti, dovresti prenderti le tue responsabilità invece di buttarle addosso agli altri" Josh fece un verso di disgusto "mi ero dimenticato che anche tu stai dalla parte di quegli esseri contro natura" vidi uno sputo ai piedi di Blake, e sentì Josh urlare di togliersi di mezzo e di farlo passare. Non mi mossi di un millimetro, stavo tremando, lo sguardo sul pavimento.
Non vedendo Blake spostarsi, e con l'intervento del padrone di casa, i piedi di Josh fecero dietro front. Voltai la testa alla ricerca di Ash, ma non la trovai.

Dopo attimi di silenzio sentì la voce di Colin che cercava di tranquillizzare le altre persone presenti, facendo ricominciare la festa. Blake si girò, guardandomi negli occhi "mi dispiace, è un ragazzino viziato" scossi la testa ed indietreggiai. nella mia testa l'unica cosa che volevo era sapere la verità, anche se avevo paura a parlare con Josh.

Ignorai tutti quelli che provarono ad avvicinarsi e corsi verso l'entrata "Josh" urlai, stava entrando in una macchina "dimmi la verità una volta per tutte" si bloccò osservandomi. Mi avvicinai al cancelletto "la verità? non è difficile da capire. Non mi è mai importato niente di te. Tutto quello che ho fatto o detto era per convincere i tuoi a fondere le nostre aziende, così che io potessi comandare non su una ma su due società. Per colpa tua questo non succederà."                Quelle parole erano una pugnalata al cuore dette con una freddezza disarmante, sentii le lacrime scendere, io gli avevo sempre voluto bene, lo consideravo la persona su cui fare affidamento, a cui parlare di ogni cosa e invece lui era solo un approfittatore. Non sapevo cosa dire, rimasi a fissarlo. "Addio Viola" mi guardò schifato, salendo in auto. 

Non volevo farmi vedere dagli altri, così mi sedetti su un muretto isolato e poco illuminato, lasciando le lacrime correre per le mie guance. "Non dovresti piangere per quel pezzo di merda" una voce alle mie spalle mi sorprese "Ash" si sedette di fianco a me "ho sentito quello che ha detto. Non devi darti colpe. Tu hai fatto quello che era giusto per te" "non capisci, io mi sono messa con lui solo per colmare il vuoto che avevi lasciato, se fossi rimasta, questa situazione non esisterebbe" non mi accorsi delle mie parole fino a quando non uscirono dalla mia bocca. Guardavo i miei piedi non sapevo come l'avrebbe presa "quindi sarebbe colpa mia?" chiese fredda "sì, no, forse... non lo so! è che tu mi hai sconvolto, ero così innamorata di te che non volevo allontanarmi neanche un secondo, e quando ti ho confessato i miei sentimenti, pensavo che saremmo potute restare insieme. Ma poi te ne sei andata, mi sentivo ferita, distrutta pensavo che tutto quello che mi avevi detto e fatto in quei mesi fosse solo una finta per vincere la scommessa, per trattarmi come tutte le altre e poi buttarmi una volta ottenuto quello che volevi" mi fermai, pensando che volesse dire qualcosa ma rimase a fissare le sue scarpe. "All'inizio non sapevo che non era colpa tua, ma quello l'ho scoperto dopo che stavo con Josh da un paio di settimane. Mi sono sentita e mi sento uno  schifo per aver pensato quelle cose, sapevo che volevi cambiare, me lo avevi detto tante volte" le lacrime continuavano a fluire era difficile esprimere i miei sentimenti.

Attesi con ansia una riposta "Ash?" sussurrai, lei alzò la testa, mi fisso negli occhi e mi abbracciò rimasi immobile ma poi ricambiai "mi dispiace, non pensavo di averti procurato tanti problemi. Sono ricomparsa nella tua vita, convinta che fosse tutto come prima, convinta che tu mi volessi ancora" "ma io ti voglio ancora" la allontanai "io sono felice quando sto con te, mi sento completa, non potrei volere niente di diverso" mi fissò per alcuni secondi "non hai idea di quanto io ti possa amare " e mi baciò. 

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