Capitolo 49

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Nel fare l'ultima prova del vestito, Sasha scoppiò a piangere.

Beh, all'inizio non ci vidi nulla di anomalo, ma passarono due minuti per capire che non era il solito pianto di commozione.

Le feci spazio nella poltrona.

"Ho paura"
Panico pre-matrimonio, del tutto normale.
Rimasi ad accudirla per un paio di minuti, fino a quando non si aprì realmente.

"Luca non ragiona più.
A volte mi fa paura"

Ecco, queste frasi mi tormentano.

Da quando in qua qualcuno ha paura di Luca, teoricamente il braccio della famiglia, il fratello minore, il meno pericoloso fra i due.

Okok, pessima idea, avrei dovuto dirglielo.

Cosa sto facendo?
Sto permettendo che Sasha sposi qualcuno di cui non si fida più ciecamente, la quale ha notato dei cambiamenti particolari, ma nonostante ciò lo ama.

Assurdo, l'ho sempre invidiata ed odiata per quanto lei fosse inserita e perfettamente a suo agio nel sistema, a differenza mia.

Ora però, ha bisogno del mio aiuto.

"Io ti lascio qui"
Jeremiah mi lasciò vicino i suoi migliori amici, al primo banco.
Il testimone vuole restare accanto a suo fratello.

Lo trovo così carino e tenero in questo momento, colpa degli umori?
No.

Jeremiah non è un libro aperto, ti lascia accedere ad un nuovo capitolo, un po' alla volta.

Ricevo dei complimenti per il pancione e chiacchiero con altre mamme o neo mamme.

Lo sguardo fiero e felice di mio marito, non potrebbe rendermi così orgogliosa di me stessa, posso essere la sua spalla, posso essere alla sua altezza.

Sasha arrivò in tutto il suo splendore, uno splendido abito a sirena in pizzo segnava la sua vita stretta, le sue piccole spalle ed il suo corpo asciutto.

Una splendida sposa.

La cerimonia fu una come altre, non che ne abbia viste tante.

"Sei stato splendito, bellissimo"
I suoi abbracci e le sue labbra non mi bastano, non sono sufficienti.

"Avrei voluto che anche il nostro matrimonio fosse desiderato da entrambi"
Sospiro.

Già le cose sarebbero potute andare diversamente, però guardando il risultato, va bene così.

"Si, beh.
A proposito di matrimonio felice, ti devo parlare"

"Vai, ti devo parlare.
Devi sapere"

In questo momento, seduti in un panchina bianca del giardino della villa dove si fessteggia il matrimonio, i nostri dubbi, incertezze e paure si palesano davanti i nostri occhi.

Solamente al vederlo, mi strinsi a mio marito, sentendomi impotente ed in pericolo.

"Salve.
Signore e signora"
Davanti a noi, si fermò davanti a noi, con l'intento di passeggiare insieme.

"Signora, è passato un po' dal nostro ultimo incontro.
Vi faccio le mie congratulazioni per la vostra gravidanza.
È un vero peccato che la famiglia Moore sia sparita e non possa godere della vostra presenza"

Bastardo, prenderci in giro in questo modo.

"Oh, son certo che non sfiori dei limiti, da persona intelligente ed astuta com'è lei"
Perché?
Cos'è incredibilmente stupido?
È una tattica?

Io non voglio vederlo più, ma di sicuro, non appena il "signore" se ne sarà andato, voglio riempire di botte quella grandissima testa di cazzo del piccolo angioletto Luca.

Un grande abbraccio.
Restiamo forti❤💪🏻

Il Segreto Dell'illegalità 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora