Poco a poco ci avviamo verso la fine.
Scusate l'attesa.L'unica mia ancora è il suo sguardo.
Spero e credo che lui riesca a farcela, ma una parte di me sa che uno, contro quattro energumeni armati non ci sono molte probabilità.Nonostante ciò, accanto a mio marito riesco a sperare, a respirare ed essere positiva.
Perché se c'è lui, c'è vita.A quanto pare la villa prenotata da Luca ha altre sale.
Ci portarono verso quella più isolata.
Accesero le luci fredde che con il pavimento tirato a lucido diedero fastidio agli occhi, dovetti distogliere lo sguardo, notando alcuni tavoli rotondi con delle tovaglie color crema.
Io non posso morire.
Lui non deve morire.Chiusi gli occhi, concentrandomi su altro, in particolar modo sui miei bei ricordi con Jeremiah, tentando di calmarmi.
Chiusero la porta e le tende.
"D'accordo, ci hai fatto fare un'incantevole passeggiata.
Passiamo dritti al punto"
Non riesco a farne a meno, mi stringo a lui.
È assurdo, riesce a mantenere il controllo o magari è un apparente controllo."Si, con calma.
Son sicuro che non avete fretta, aspettiamo una persona"
Quel mostro, si soffermò su di me.
Richiamò uno dei signori che mi portò una sedia.Effettivamente, mi scappa la pipì ora che ci penso.
"La mia signora non ha niente a che vedere con i nostri attriti.
Non ti fa onore tenere una donna in dolce attesa"
Jeremiah mi fece segno di sedermi e lo feci."I nostri attriti sono inziati con la sua famiglia, ora è sotto la tua ala, di conseguenza ho due piccioni con una fava"
Sorride, orgoglioso del suo bottino.Durante l'attesa, credo di venti minuti, ma non sono riuscita ad essere obbiettiva.
Ti prego, ti prego.
Qualcuno, una sola persona che ci salvi.
Anzi che li salvi, posso morire anche adesso se sono consapevole di poterli salvare, in qualche modo.Io?
Una stupida viziata che si è fatta abbindolare da ciò che luccicava, ma misero dentro, quando avevo la miniera d'oro accanto, sebbene fosse nascosta dalla polvere.Le mie preghiere furono esaudite.
Vedere una faccia familiare mi riempì il cuore di gioia, vidi il fondo del tunnel, la speranza ritornò in me.La porta si aprì ed entrò Luca, mio cognato, oh santo cielo, grazie!
"Signori"
Saluta, piegando la testa.I miei occhi si aprirono, il mio cuore si fermò e pensai che non ci fosse scampo.
Il mio bambino.
Ti prego.Luca, appoggiò la mano sulla spalla sbagliata.
"Sei un pezzente!"
Grida, suo fratello infuriato, provando ad avanzare verso Luca.Lo fermarono e mi strinse la mano.
Era vero, tutto vero, era tutto sbagliato.
Alla fine, i due fratelli, si trasformatono in nemici.
Ed in un modo o nell'altro, la causa ero io."Fratellone sei intelligente, sai che dovresti stare a bada.
Ti sarai guardato intorno, no?"
Luca posò il suo sguardo su di me, mi fece l'occhiolino.Prese una sigaretta, la strinse tra le labbra e la lasciò accesa per pochi secondi, il tempo di fare un tiro.
"Ah scusa"
Escordisce, buttandola per terra e calpestandola."Candida, quanto manca alla nascita?"
Finge di preoccuparsi del mio stato."Poco"
Rispondo, facendomi coraggio, senza allentare la presa sul braccio di Jeremiah."Stupendo"
Ghignò."Gli affari sono stati portati a termine, abbiamo rispettato i patti.
Di lui fai ciò che ti pare, ti prendi una percentuale dei suoi affari ed io mi occupo di lei"
No, no!Ci ha tradito per i soldi?
Per quella merda che ci soggioga, li acceca, li rovina ed è per colpa di essi che determinate persone buttano nella merda gli altri.Dio mio.
Non me lo portate via, per favore."Sei un bastardo"
Colto da un impeto d'ira, repressa da troppo, mischiato allo schifo e lo stupore di questa situazione assurda, lasciò il mio braccio.Si avvicinò a Luca, ma fu fermato col un colpo dell'impugnatura sulla nuca che lo stordì e lo fece cadere a terra.
"No!"
Immediatamente il mio corpo voleva gettarsi vicino al suo, ma quel verme, quel traditore mi fermò.Mi strinse a sé, le sue mani mi facevano schifo.
"Nessuno deve toccarla, deve partorire mio figlio.
Sono stato chiaro?"
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Il Segreto Dell'illegalità 2.
Teen FictionDue cuori che si cercano disperatamente, ma ripetutamente allontanati e soppressi. L'essere umano è troppo complicato e stupido per dargli ascolto. Ecco cosa vivono Luca e Candida, quest'ultima ripetutamente messa alla prova dalla vita con dure sfi...