Capitolo 38

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"Che colore mi consigli?"
Sono stata in grado di convincere Jeremiah a fare shopping.

"Seria?"
Agita gli altri indumenti, raggruppati fra le sue mani.

"Allora, se non vuoi aiutarmi, prendo nero, bianco e color carne"
Posandoli sopra di lui.

"Fino a qualche mese fa, al massimo si parlava di intimo, ora invece mi occupo di reggiseni per l'allattamento, piagiami antisesso e vestiti"
Alzo gli occhi verso il tetto del negozio.
Il solito esagerato.

"Andiamo bambinone, hai voluto la bicicletta beh ora pedala"
Dico, cercando altri indumenti, ma con scarsi risultati.

D'altr canto se dovessi aver bisogno d'altro posso tornare.
Giunti alla cassa, facciamo la fila e noto le collane chiama angeli, mi son sempre piaciute.
Quando alcune amiche di mamma venivano a casa nostra ed io le guardavo estasiata, sperando che un giorno le potessi indossare anch'io.

"Un ultima cosa"
Prendo la collana e la aggiungo al nostro conto.

"Bene e per la prossima gravidanza, siamo già pronti"
Dice chiudendo lo sportello del conducente.

"Ehi ehi.
Calma eh, intanto fammi finire questa"
Secondo lui quali poteri dovrei avere?
Una gravidanza non è una passeggiata.
Non tutte sono Kate Middleton che dopo qualche ora dal parto riesce a sorreggersi e sostenera lo stress di tutti quei paparazzi.

Tornati a casa, poso i miei nuovi acquisti in un cassetto del mio armadio.
Successivamente vado in cucina, sedendomi.

"Ti va un po' di pasta?"
Chiede mettendosi ai fornelli.

"Si.
Allora io apparecchio"
Scendo dalla sedia, apro un cassetto e prendo la tovaglia, i bicchieri, acqua gassata, naturale, i due piatti e le forchette.

"Spaghetti con funghi, panna e granella di pistacchio"
Allargo gli occhi, meravigliata da questa delizia.

I funghi mi son sempre piaciuti.
Alcuni sull'insalata con del limone, altri al forno col polpettone, fino ad alcuni in padella o alla piastra.

E poi beh, il pistacchio.
Tornano ricordi sulle mie serate del sabato sera a quelle estive, con i miei amici dell'università.

Quando volevamo sbrigarci o non avevamo grandi pretese prendevamo un pezzo di tavola calda, tra i miei preferiti c'era l'arancino al ragù, al pistacchio e la bombetta al pistacchio.
I miei dolci preferiti sono al pistacchio.
Il mio gelato preferito è il setteveli al pistacchio.

"Non ti piace?"
Sbatto le palpebre, tornando sulla terra con la mente.

"No, ora mangio"
Avvolglo gli spaghetti, soffio poiché ancora calda.

"È molto buona"
Dico una volta ingoiato il mio boccone di pasta.

"Grazie"

Il nostro pranzo procede con tranquillità.

Jeremiah sta provando a farmi mangiare qualcosa in più, vuole che nostro figlio nasca grande e forte.

Io non ho nulla contrario, ma andando avanti così avrò dei seri problemi di peso forma.
Schizzofrenica come sono per la forma delle mie cosce, non è un granché.

Potrei informarmi su quale tipo di atletica potrei fare.
So di varie donne della televisione che durante la gravidanza andavano in palestra e che quei particolari allenamenti aiutassero il corpo, al momento del parto e la ripresa.

Però, se c'è un momento in cui puoi mangiare senza farti problemi è proprio questo.

Inoltre, ah oggi sono un treno che non si ferma, l'altro giorno mi aspettavo di affrontare un discorso importante e delicato, sul quale mi sono anche preparata su cosa dire, come comportarmi eccetera.
Ovvero, sul problema che lo affligge.

Invece Jeremiah mi ha dato un'altra versione, neanche lontanamente vicina alle parole dette dal fratello.

"Oggi siamo nel mondo dei sogni"
Ritorno di nuovo fra gli esseri viventi, risvegliata dalle parole di mio marito.

"Scusa, ho tanti pensieri"
Confesso, avvicinandomi a lui, mettendoci comodi sul divano.

"Questa testolina pensante.
Vuoi rendermi partecipe?"
Mi stringe a sé, coccolandomi, circondandomi con il suo braccio destro.

"Se te la senti"

Il Segreto Dell'illegalità 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora